«Guardami in quel modo un'altra volta e giuro che interrompo la lezione per far vedere a tutti quei mocciosi come si tratta realmente una ragazza.»
«Lo prometti?»
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Mía e Chris sapevano bene quant...
Come promesso, anche se un po' in ritardo, ecco qui finalmente il capitolo 21!
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It's crazy what you'll do for a friend.
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Il bagliore dei lampioni e dei palazzi era l'unica fonte di luce ad occupare la strada ampia e deserta che Chris si trovava a percorrere sulla sua auto, prima che le ruote solcassero la porzione d'asfalto prossima al marciapiede, al quale accostò. Appena arrivato a destinazione, spense il motore, sfilò la chiave dalla serratura e scese.
L'aria fredda e pungente gli si poggiò sul viso con la stessa rapidità di mille aghi appuntiti, facendogli sentire l'impellente necessità di correre al riparo dal suo amico, che dopo quell'improvvisa chiamata nel cuore della notte, lo stava molto probabilmente già aspettando.
Sentiva le gambe ancora un po' stanche, impazienti di tornare a sedersi su un qualsiasi morbido appoggio che le sorreggesse, ma non prima d'aver risolto una faccenda che non poteva passare inosservata alla sua attenzione.
Frettolosamente, Christopher camminò per tutto il perimetro dell'auto, arrivando nel lato vicino al vialetto per aprire velocemente lo sportello della sua Audi A8 su cui sedeva ancora un passeggero.
«Coraggio bello, salta giù...» la sua voce giunse subito alle orecchie del cucciolo che, seduto comodamente sul sedile, attendeva di esser considerato, e non appena la udì fu pronto a seguire i comandi del suo padrone.
Portarlo con se quella notte non era sicuramente un'idea che aveva programmato, eppure quando era tornato nella sua stanza per prepararsi e l'aveva visto nella sua cesta, a fissarlo attentamente con i suoi occhioni in cerca di coccole infinite, non aveva resistito. Ultimamente non era più affettuoso come un tempo nemmeno verso il suo compagno di giornate, e lasciarlo solo ancora una volta l'avrebbe soltanto fatto sentire in colpa più di quanto già non facesse.
Così, con il suo piccolo pupazzo di peluche fra i denti e le sue zampine bianche, Dodger si sollevò dai cuscini in pelle e prese una breve rincorsa, sufficiente per fargli fare un balzo esattamente sulle mattonelle color fumo del marciapiede.
