27. 𝑈𝑛 𝑃𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑎

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Hey! Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo! Chi mi segue qui e su Instagram avrà sicurmente letto che questa luuuunga assenza fosse dovuta al mio esame di maturità e che finalmente mi sono levata di torno, quindi eccomi nuovamente qui, super carica per scrivere e pubblicare tutti i prossimi capitoli!

Vi anticipo che in questa parte ci saranno tanti nuovi personaggi, che ovviamente potrete trovare nella seconda parte del Cast all'inizio della storia che ho appena pubblicato e in cui ci sono tanti altri personaggi, alcuni ancora inediti!

Prima di lasciarvi al capitolo però, ho bisogno del vostro parere per una questione a cui sto pensando da un po' di tempo, ossia: vorrei rendere In Sin più originale e meno FANFICTION, e per fare ciò vorrei sostituire tutti i cognomi (ripeto: i cognomi, NON i nomi e NON i prestavolto) dei personaggi che hanno a che fare con la realtà, come Chris, Tom Holland, Tom Hiddleston, Sebastian, Anthony Mackie, con dei cognomi diversi, che li rendano dei personaggi "originali" a tutti gli effetti... ovviamente so che così su due piedi sembra una scelta un po' ambigua, ma sento la necessità di rendere questa storia e tutti i suoi protagonisti più "miei" possibile, appartenenti ad un mondo tutto mio e inventato... che ne pensate?

Ovviamente datemi il vostro parere, lasciate tanti voti e commenti e ditemi se il capitolo vi è piaciuto!

Baci!❤️✨

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I'm worse at what I do best and for this gift I feel blessed

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I'm worse at what I do best and for this gift I feel blessed. Our little group has always been and always will until the end.

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Le ruote dell'auto si accostarono al largo marciapiede, fermandosi esattamente in corrispondenza dell'immenso edificio in cui Mía e la sua amica sarebbero dovute entrare.

«Eccoci, siamo arrivate.» annunciò, sfilando la chiave dalla serratura «Mi passi la borsa, per cortesia?» subito la castana fece come le aveva richiesto, e le porse la borsa nera che per tutto il viaggio aveva sostato sul suo grembo insieme al suo zainetto verde.

Mía vi lasciò cadere le chiavi all'interno e con un sospiro aprì lo sportello, scendendo. Susan fece altrettanto e la raggiunse sul marciapiede.

L'aria si era fatta più pungente rispetto a quella mattina, il vento si era placato lasciando spazio ad un freddo piatto che soltanto stringersi nei loro cappotti le avrebbe aiutate a percepire un po' meno.
Nuvole grigiastre e probabilmente cariche di una pioggia non troppo fitta incombevano lente all'orizzonte, nascondendo quasi del tutto il sole e lasciando solo qualche spiraglio libero per far oltrepassare la luce.

Per l'occasione Mía aveva preferito mettere qualcosa di comodo e confortevole: un paio di skinny neri strappati a vita alta, un top bianco dallo scollo a V e un cardigan bordeaux.
Decisamente un abbigliamento differente da quello che aveva indossato per recarsi in facoltà qualche ora prima.

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