10 | 𝐀𝐍𝐂𝐇𝐄 𝐂𝐀𝐒𝐀 𝐓𝐔𝐀

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Writober 2021
Prompt 10: Future Fic
Contesto: Katsuki e Izuku sono Pro Heroes.
Parole: 450
/+/+/+/







10
Anche Casa Tua






«Sì, mamma», ripeté per l’ennesima volta, annuendo. «Sì, sta’ tranquilla! Il viaggio è andato benissimo e ho già organizzato tutto. Sì, ho ca- Ah, non piangere! Così fai piangere anche me…!» 

«Deku!» urlò Kacchan nell’aeroporto, attirando l’attenzione di tutti i passanti. Sembrava spazientito. «Sbrigati, non ho mica tutta la giornata!» 

Midoriya ridacchiò nervoso. «Devo andare- Sì, ti voglio bene anch’io, a presto!» 

Terminò la chiamata e si avvicinò al biondo in attesa. L’eroe era appena tornato da tre lunghi anni passati all’estero. Ricordava che appena gli era stata offerta quell’occasione, volendo seguire i passi del suo idolo, All Might, ci si era fiondato senza pensarci due volte. 

«Kacchan, potevi evitare… Era mia mamma!» 

«Ah? Non sei l’unico partecipante alla cena di beneficienza di stasera, idiota. Di certo tutti possono fare a meno di te, ma non del Numero Uno!» 

Midoriya annuì arrendevole. «Kacchan… Sei sempre il solito! Vedrai che ti supererò in un battito di ciglia!» 

«Tch, speraci.» 

Midoriya aveva chiesto un piccolo favore a Katsuki: trovargli un alloggio appena rientrato, così da non infastidire troppo sua madre. Ovviamente, avrebbe pagato tutto lui. 

Arrivati a destinazione di certo non si aspettava un appartamento così grande. Era un piano per ridurlo al verde o cosa? «Kacchan, mi sa che hai esagerato… Non posso permettermi una casa così!» 

«Deku, è casa mia.» 

Si bloccò. Aveva sentito bene? Il suo cervello andò in tilt. 

«Se proprio ci tieni, possiamo dividere le spese del mutuo», continuò, sconvolgendolo ancora di più. «Allora, resti?» 

La mandibola si muoveva a vuoto, rischiando di mordersi la lingua. «Ka- Kacchan? Hai la febbre per caso? N-non voglio infastidirti, volevo solo u-un alloggio in città per un mese. E-e insomma, non vivi con u-una ragazza? Cioè, io—Tolgo il disturbo.» 

Si voltò, stringendo il manico della valigia e aprendo la porta per scappare, ma una mano si era stretta attorno al suo polso, congelandolo. 

«Dove cazzo stai andando? E che cazzo stai dicendo? Ma quale ragazza? Vedi qualcun altro qui?» 

Si guardò attorno. In effetti, riconosceva molti oggetti e abitudini di Kacchan in giro; non c’era nessuna mano estranea a contaminare l’ambiente. O meglio, da lì a poco sarebbe diventato proprio lui quella mano, e il pensiero gli attorcigliò le viscere. Kacchan voleva vivere con lui…? Impossibile. 

«Kacchan… Sei sicuro di stare bene? Magari ti ha colpito qualche Quirk-» 

Schioccò la lingua. «Deku, mi stai facendo incazzare. Ho mai fatto qualcosa contro la mia volontà? No. Quindi, invece di parlare a cazzo, ti basta dire una parola e diventerà anche casa tua.» 

Beh… tralasciando la presenza scorbutica di Kacchan, c’erano solo lati positivi nel decidere di accettare. La casa era perfetta. Poteva provarci?  

«Sì», rispose. 

«Bene.» 

Katsuki chiuse la porta. 





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  𝐈𝐍 𝐌𝐘 𝐌𝐈𝐍𝐃. bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora