Writober 2021
Prompt 30: Soulmate
Contesto: Katsuki è un Pro Hero
Note: tematiche delicate (suicidio, alcolismo)
Parole: 475
/+/+/+/
(Ispirata alla canzone "Another Life", brano dei Motionless in White. Mai scritto un AU così... chissà se convince!)
/+/+/+/
— 30 —
Chi Mentiva
Nel loro mondo esistevano tre categorie di persone: chi viveva con la speranza di incontrare la propria anima gemella come se fosse una favola, chi cadeva in depressione per non averla mai trovata e poi c'era lui, che rientrava nelle terza categoria.
Chi mentiva.
O almeno, era così che Katsuki Bakugo aveva organizzato efficientemente le persone in quella vita. Nelle loro credenze non incontrare la propria anima gemella entro i vent'anni, era un pessimo presagio, praticamente una condanna.
Bakugo era appena diventato un Pro Hero e aveva trovato la sua anima gemella da ben sette anni. Un giorno, improvvisamente, aveva guardato il proprio riflesso nello specchio del bagno e lesse. Lesse il suo dannato nome.
Izuku Midoriya.
Non l'aveva mai accettato. E mai l'avrebbe fatto.
Non aveva bisogno di lui.
Perciò mentiva.
Mentì quando i suoi genitori gli chiesero se per caso vedeva un nome apparire in momenti e posti strani, mentì quando i suoi amici gli chiesero la stessa cosa e mentì a Izuku, fin dai tempi delle scuole medie.
«Kacchan... anche tu vedi il mio nome?» gli aveva domandato, con le gote rosse e gli occhi timidi.
«Assolutamente no!» gli aveva risposto. «Crepa!»
Mentiva. Continuava a mentire.
Col passare degli anni non cessava di ricordargli che il destino con Izuku aveva sbagliato, che lui leggeva un altro nome, che Izuku non avrebbe mai trovato la sua anima gemella...! Di lasciarlo in pace!
Intanto, i loro amici si sposavano e Izuku veniva lasciato in tronco ogni volta che frequentava qualcuno...
E alla fine, Izuku era morto. Per davvero.
Aveva perso la sua anima gemella.
Doveva sentirsi leggero come una piuma nel sapere di essere libero da quelle dannate catene che aumentavo di giorno in giorno... ma si sentiva solo vuoto dentro.
Ecco come si trovava sulla sua tomba colorata da fiori, candele e cartelloni. Kirishima lo aveva sorpreso a bare alcolici durante le ore di servizio. E ora era sospeso. Serrò un pugno, con il cuore spezzato, una bottiglia di birra stretta in una mano e la voglia di tornare indietro. Era stato stupido e ottuso per tutto quel tempo. Non si sopportava.
Si odiava.
«Odio averti fatto sentire sbagliato! Odio essere stato il tuo nemico a vita! Mi odio per averti reso la vittima di tutta questa merda!»
Gridò con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
«Non dovevi...! Non dovevi morire!»
Pianse. Era stata tutta colpa sua. Della sua mania di indipendenza. Del suo egoismo! A quell'ora avrebbe potuto vivere un futuro diverso, se non avesse fatto certe scelte...
Crollò in ginocchio. «Sono stato troppo idiota... per rendermi conto di non odiare il fatto di aver bisogno di te... Izuku...»
Ora non vedeva più il suo nome galleggiare di fronte ai suoi occhi mentre si specchiava nel vetro della bottiglia. Giunto a quel punto, sperava solo di poterlo incontrare in un'altra vita...
*🍁*
STAI LEGGENDO
𝐈𝐍 𝐌𝐘 𝐌𝐈𝐍𝐃. bakudeku
FanficCOMPLETA | ✔️ #01: «E pensare che è stato Kacchan a invitarmi nella sua camera», sottolineò spiritoso. #02: Sorrise a Katsuki, che ricambiò con lo stesso entusiasmo e porgendo un mignolo. «Segreto!» #03: Si fermò al centro e usò Frusta Nera per spin...