Capitolo 15

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Vuoto. Non vedo nulla. Sento un forte dolore in tutto il mio corpo. E c'è un qualcosa che continua a fare bip. Devo aprire gli occhi, devo farmi coraggio. Con calma, poco alla volta. Okay ci sono. Vedo un'enorme luce sopra la mia testa, e poi sento una mano sulla mia spalla, è Jackson «ben tornata» cosa come ben tornata? « che cosa è successo? Dove sono i miei genitori?» cerco di alzarmi, per mettermi seduta, ma ho poche forze « no, no, no stai ferma non puoi alzarti! I tuoi genitori stanno parlando con i medici, ma tu devi rimanere sdraiata» mi appoggia delicatamente la testa al cuscino « ma che cosa è successo?» lui si guarda intorno, per vedere se c'è qualcuno in ascolto « dopo che noi abbiamo iniziato a parlarci con la mente, io ti ho detto che sarebbe andato tutto bene, ma tu non hai risposto, ti ho chiamato più volte, ma niente, sembravi sparita» «sparita?» «si boom non ti sentivo più» «ma come è possibile?» «sono corso indietro, apro la porta e bem tu eri lì per terra» «cos...?» «eri svenuta! Troppo emozioni tutte insieme hanno fatto andare in corto circuito il tuo cervello» lo guardo ancora scettica, non posso crederci. Sento la porta che si apre «tesoro» è mia madre «mamma» «devi restare qui per questa notte, papà torna a casa io rimango qui con te okay» «oh non serve» sia io che mia madre ci giriamo verso Jackson «ehm salve signora Marro sono Jackson un'amico di sua figlia, Bhe se vuole posso rimanere io qui con lei, non ci sono problemi» « Violet tu cosa ne pensi» ho un gran mal di testa, meglio far restare Jackson devo parlargli «vai a casa mamma, non ti preoccupare rimane lui» mi lascia un bacio sulla fronte e se ne va. Mi giro verso Jackson «adesso è meglio che dormi» e in effetti mi addormento subito.

Mi risveglio, e c'è uno strano silenzio. Mi giro e Jackson è lì, sulla poltrona dormire, mi prendo questo tempo per riflettere. Non so ancora dove è Miles, che cos'è Jackson, il problema della telepatia, e poi ho baciato Jackson, ora però devo vedere se era un vero bacio, oppure era solo per attivare questa cavolo di telepatia. Sento Jackson che si muove dalla sedia, mi giro, è sveglio, addio momento di riflessione. «ben svegliato» «da quanto sei sveglia?» «uhm non da tanto» «ora stai meglio?» annuisco «bene, hai fame?» annuisco di nuovo. Si alza per andare a prendere da mangiare, ma qualcosa non va, si risiede subito, ora ho più forza e riesco a mettermi seduta «hey che succede?» mi guarda. Ha gli occhi completamente gialli, non un giallo uniforme, ma più tante sfumature di giallo messe insieme. «qualcosa non va» detto questo, i suoi occhi ritornano normali, il solito color marrone «resta qui» e si allontana dalla porta. Ora non riesco a pensare. Rimango così, seduta sul letto a fissare la porta, quando poi sento l'urlo di una donna, devo alzarmi, ma ho ancora i fili attaccati al mio corpo, li stacco tutti molto velocemente, tranne l'ago quello con più calma, non siamo mica in un film! Esco fuori di corsa, e la situazione è tragica. Jackson è in piedi poco più avanti di me, e a qualche metro di distanza c'è un uomo e attaccato a lui un ragazzo, non si vede bene, alcune luci sono staccate, camminano in modo strano. O mio Dio. Il ragazzo è Miles, e l'uomo sta tenendo un coltello puntato alla sua gola! Rimango a guardare la scena, e poi l'uomo inizia a parlare «via Jackson quanto tempo» «ciao Felt» «finiamo questa storia velocemente, tu dammi quello che cerco, e io ti restituisco il tuo amico» «no,no Jackson non farlo, ti ucciderà lo stesso» «Miles ha ragione, cosa mi prova che una volta restituito quello che vuoi lui sarà in salvo?» «niente» detto questo traccia una riga sulla guancia di Miles, lui inizia ad urlare «FERMO! Io non ho con me la pietra! È nascosta e mi serve Miles per prenderla» «ora tu pensi che io creda a questa storia? Andiamo! Comunque io starei attento, posso lasciarti Miles, ma mi prenderò lei» detto questo fa un movimento con la mano, e tutte le siringhe escono dai cassetti, dalle stanze e vengono tutte contro di me, ma prima di colpirmi si fermano, così da lasciarmi accerchiata «allora? Voglio la pietra! E tu e il tuo amiche tot andrete a prenderla e me la porterete, altrimenti lei muore» «non la ucciderai» «ne sei proprio sicuro?» non riesco a dire nulla, ho la bocca chiusa, impastata. «tu non la toccherai» «lo farò adesso» e fa un altro movimento con la mano, le siringhe come se all'improvviso riprendessero vita, si avvicinano verso di me velocemente. Non ho mai pensato in che modo sarei morta, ho sempre sognato che al mio funerale dovevo essere deposta in una bara rossa, ho sempre sognato i miei immaginato i miei genitori in lacrime, e ho sempre sognato che sarei morta per un buon fine, oppure di vecchiaia addormentandomi, ma di certo non voglio morire ora. L'istante prima di morire sento una voce «protezione» e poi niente, apro gli occhi, e intorno a me è come se ci fosse una bolla, in cui le siringhe non possono passare! « ora» è Jackson quello a parlare, ha una mano verso di me, e l'altra verso Miles, è il ragazzo come se fosse legato alla vita da un filo invisibile e poi tirato si dirige verso Jackson. Mi giro a guardare l'uomo, ed è rimasto a bocca aperta, come me, poi Jackson ritorna a parlare «ora Felt, tanti saluti, e a proposito uno a zero palla al centro» «io ti troverò e ti ucciderò» Jackson fa un altro movimento di mano. E cala il buio

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Salveeeee gente, si lo so, sono una rompipalle, scusatemi! Ma come sempre lasciate un commento se vi piace oppure se non vi piace! Grazie a tutti che leggete la mia storia :)

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