Capitolo 24

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L'ansia mi assale, le bestie iniziano ad avvicinarsi sempre di più. Okay calma Violet calma, sai benissimo cosa fare. «ehm Jackson sarebbe ora che tu tirassi fuori uno dei tuoi trucchetti da mago» ma anche in un momento così critico Miles non riesce ad essere serio? Cerco di guardarmi attorno, ce ne sono almeno 10, 10 mostri da combattere, uno di loro potrebbe essere quello che mi ucciderà, oppure no, dipende tutto da me, il mio destino dipende da me e da nessun altro. «posso provarci, ma anche se il potere che mi viene dato è tanto,non so se sono capace di usarlo» Miles si gira a guardarlo «spero scherzi? Credevo che fossi in grado di padroneggiarlo alla grande?!?» « ho 17 anni okay!!? Sto ancora imparando» « si ma...» non possono mettersi a litigare adesso «ragazzi non mi sembra il momento più adatto! Jackson qualunque cosa tu sia in grado di fare falla, Miles tira fuori la tua spada» «agli ordini capo» tirò fuori un piccolo pugnale che mi aveva dato Kol «Hey aspetta» Jackson si avvicina, prende il pugnale e premendo un tasto questo si è trasformato diventando così una spada. La prendo dalle sue mani, il contatto della mia pelle fredda con le sue mani calde, mi tranquillizza, mi fa sentire bene "sei sicura di quello che fai?" Sento la sua voce che mi parla nella testa, e nonostante intorno a noi ci siano delle bestie pronte ad ucciderci alla prima mossa, per me siamo solo io e lui. Ma poi vengo strappata bruscamente da quello stato di trans, a causa del ringhio di un lupo. "So quello che faccio" prendo la spada, e a differenza di come mi immaginavo, risulta particolarmente leggera e facile da manovrare. « Pronto Miles?» «pronto» «ORA» urlo con tutto il fiato che ho nei polmoni, e come se loro non aspettassero altro che quel momento, iniziano ad attaccare. Colpisco un lupo di striscio, e nel frattempo vedo che Miles ne ha già ucciso uno «fuori uno, facciamo una gara a chi ne uccide di più? In questo momento sono in vantaggio io» e parte alla carica della prossima bestia da uccidere. Mi volto a guardare Jackson, ma la mia vista è stata occupata da un enorme ammasso di peli. «io non ho paura di te» iniziò a muovere la spada, sferzo un colpo e lo sento guainare, vuol dire che il colpo è andato a fondo. La bestia cerca di attaccare di nuovo, ma questa volta si fa troppo vicina, e la mia spada si infila fra le sue costole, provocandole così la morte. Lasciò cadere il suo corpo, se così lo si può chiamare. La mia mano è sporca del suo sangue, ho appena ucciso un essere vivente. Guardo Jackson non riesco a capire cosa stia pronunciando, «ehy mi daresti una mano» Miles è sdraiato, con addosso un lupo mannaro che cerca di mordergli la faccia, alzo la spada in aria, e con un taglio netto, la testa della bestia cade via. «molte gentile, io sto a 4 e tu?» «2» «stai un po' in dietro, ma ti puoi rifare con questi altri» ed eccoli lì, pronti ad aspettarci. Ci prepariamo all'attacco, ma Jackson si para davanti a noi «julo inu oti» e le bestie cadono a terra. «così non vale però, a noi la fatica e a te qualche parolina senza senso». Siamo tutte e tre stanchi, i nostri fiati sono pesanti, il sole è tramontato del tutto, e noi rimaniamo in piedi a guardare le carcasse delle bestie lasciate inerti al suolo « ci dobbiamo riposare, domani sarà un altro giorno di cammino» Jackson è il primo a prendere parola, e si incamminano lui e Miles. L'adrenalina ormai è andata via, è un forte dolore mi percorre tutto il braccio sinistro, porto la mano sulla spalla, e la prima cosa che sento è un liquido caldo che mi bagna la pelle, la manica è strappata, sono stata morsa. Jackson si gira «Violet?» la sua voce la sento in lontananza, ovattata, un senso di debolezza prevale sul mio corpo, crollo a terra, e il mio braccio disteso con la mano che tocca il terreno è l'ultima cosa che vedo. Poi è tutto nero.

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Salve gente, questa volta non vi chiederò di lasciare stelline oppure commenti, se volete fatelo, ma quello che vi chiedo, dopo quello che è successo a Parigi, è di passare il più tempo possibile con i vostri cari, di godervi al meglio ogni singolo momento della vostra giornata, di sentire tutte le emozioni, di essere e di sentirvi vivi. Fatelo, ma non perché ve lo sta chiedendo una sconosciuta attraverso uno schermo. No. Fatelo per voi stessi, perché ne vale pena, la vita è un fragile fiore che può essere spezzato facilmente, perciò godetevi nel migliore dei modi il tempo che avete, perché il tempo è la cosa più preziosa che uno ha.

Bound to youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora