Bound to you

Capitolo 23

Riapro gli occhi un po' titubante, non so quello che sia successo, e non so dove ci ritroviamo, noto che per terra nel punto in cui siamo atterrati, c'è disegnato un cerchio, come quello nel giardino di Kol, non so bene cosa significhi « è una specie di teletrasporto, nelle piccole distanze non serve, ma in quelle lunghe si può fare solo tramite questi cerchi» mi spiega Miles, forse aveva capito il mio dubbio, «la domanda è perché ci siamo fermati così lontani dalla meta?» chiede rivolto a Jacksons « non so deve essere successo qualcosa, si vede che Levich ha distrutto gli altri cerchi, dovremmo andare a piedi» « allettante». Siamo in mezzo ad una sorta di deserto, ma non ce la sabbia, la terra è secca e ci sono delle spaccature qua e là nel terreno,ma a differenza di un normale deserto, non fa caldo, tira un leggero venticello, c'è la luce, ma non riesco a vedere il sole « dove dobbiamo andare?» chiedo alla fine, non possiamo restare qui, dobbiamo spostarci. Jackson tira fuori dalla maglietta la collana che gli aveva dato Kol, la apre e all'interno vi è una sorta di bussola, ma sembra diversa, non ci sono le indicazioni nord, sud, c'è solo una freccia che gira e indica qualcosa, qualcosa alle sue spalle, lui si gira « dobbiamo andare di là». Miles mi guarda, e io non so cosa dire, « come fai a dirlo?» « fidatevi di me okay?» incomincia ad incamminarsi, e noi lo seguiamo,verso quale posto non lo sappiamo. La strada è lunga, e dopo ave percorso un pezzo in silenzio, Miles rompe il silenzio « dunque mi domandavo, una volta arrivati lì, qual è il piano? Insomma non possiamo entrare e dire "hey siamo venuti a riprendere sua madre, no tranquilli, non restiamo per cena"» nonostante la situazione, un sorriso si forma sul mio volto. Anche Jackson si mette a ridere, «quando siamo là vedremo» Miles non sembra molto entusiasta della risposta, ma nessuno ha in mente cos'altro fare, l'unico problema di adesso è arrivare.

È da quasi due ore e mezza che camminiamo, decidiamo di fare una pausa per rifoccilarci. Scegliamo di sederci sotto un albero, il sole sta calando, e dovremmo fare il percorso al buio. Dobbiamo stare attenti anche alle razioni, non sappiamo quanto sia lungo il tragitto, e da quello che sembra noi siamo gli unici esseri viventi. Ci sediamo, le gambe mi bruciano per lo sforzo, sento tutti i muscoli indolenziti, e alcune parti del mio corpo che nemmeno sapevo della loro esistenza. Mentre beviamo, sentiamo degli strani rumori, come degli ululati ma più forti, e più vicini, ci alziamo di scatto, e li vediamo, da dove siamo venuti, stanno arrivando degli enormi lupi, più grossi del normale, alti quasi quanto un orso, con delle zanne enormi, ci stanno raggiungendo.
«CORRETE»
Urla Jackson, noi ci alziamo in piedi di scatto e iniziamo a correre, sento i muscoli delle gambe che tirano, ma l'adrenalina è in circolo, e la voglia di sopravvivere è tanta. I ragazzi sono accanto a me, le nostre gambe si muovono all'unisono, sento ancora il rumore di quei mostri che sono dietro di noi, ma non posso girarmi altrimenti rallenterei la corsa. Ci blocchiamo tutti e tre contemporaneamente, non solo quella sotto specie di lupi stava dietro di noi, ma c'è un branco davanti, nella direzione opposta alla nostra, « andiamo a destra» dice Miles, ma non riusciamo a fare a un passo, che ci sono dei lupi a anche da quella parte, perciò decidiamo di andare a sinistra, ma niente, sono tutti intorno a noi, abbastanza vicini da poter sentire il loro alito fetido, siamo circondati, e non c'è via di fuga.

----------------------------------------------------

Salveee gente, si lo so, sono in ritardassimo, scusatemi veramente tanto, spero che questo capitolo vi piaccia, e come al solito se volete lasciate una stellina ⭐️ e un commento dicendo se vi è piaciuto oppure no, e vorrei farvi una domanda, vi piace la nuova copertina, oppure avete qualche altra immagine che secondo voi ci starebbe meglio? Se avete una foto più appropriata inviatemela per messaggio, grazie che leggete la mia storia ❤️