Capitolo 18

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Sento la luce del sole che mi riscalda il braccio, e da sotto mi arriva l'odore del caffè caldo, devo alzarmi. Allungo la mano davanti a me, ma il posto è vuoto, mi sveglio e non c'è nessuno, dov'è Jackson? Provo a chiamarlo " Jackson" ninete " Jackson" ah stupida telepatia, non riesco ancora a farla funzionare. Mi alzo dal letto, e vado di sotto, ci sono Kol e Eda in cucina « buon giorno Violet dormito bene?» « si grazie», mi guardo intorno ma ancora nessuna traccia di lui, « se cerchi Jacksons è andato fuori con Miles, ad allenarsi, e faresti meglio a muoverti, devi allenarti pure tu» allenarmi? Io non voglio allenarmi, non sono brava a combattere, questo lo so! « Cara di sopra nella cassettiera ci sono i panni che ti serviranno» « okay grazie» mi giro, e faccio il primo scalino, ma poi me ne pento e torno indietro « scusate una domanda, ma perché volete che mi alleni? Insomma io non ho poteri magici» « nemmeno Miles» « si ma tra Miles e Jackson, di sicuro Miles è il braccio» il signor Kol si mette a ridere e anche Eda fa un accenno di risata, poi Kol « quando ieri è venuto Levich, stranamente ti ha risparmiata» « risparmiata???» « lo so può sembrarti strano, ma lui non ha mai finito le torture lasciando in vita la sua vittima, a te però stranamente è capitato questo miracolo, quindi mentre cerco di capire il perché, tu ti allenerai» mi allontano, e vado di sopra, devo schiarirmi le idee. Facciamo il punto della situazione, Jackson è un Salvatore, una persona che salva altre persone, Levich è il cattivo, che vuole uccidere Jackson, io sono importante, solo perché un pazzo alla ricerca di una pietra ieri non mi ha ucciso, Kol e Eda non so cosa siano, solo fratelli, e Miles, bhe non lo so. " Ti vuoi muovere?" Mi lavo e mi cambio velocemente, i vestiti trovati nella cassettiera sono un pantalone nero attillato, una canottiera nera e sopra una giacca indovinate il colore ?!? Nero. Scendo di sotto, e questa volta trovo solo Eda, sta preparando qualcosa di strano con erbe, per il momento ne sta triturando alcune. « siediti così fai colazione» mi siedo, e mi porge un tazza con un cappuccino e un piattino con un cornetto al cioccolato « Jackson mi ha detto che ti sarebbe piaciuto» « ehm si grazie» mentre lei fa colazione, io bevo il mio cappuccino, ma poi mi ricordo di una cosa« io non ho avvertito i miei, insomma sono stata fuori una notte intera, e loro non lo sanno» « tranquilla ci abbiamo pensato noi, per il momento, secondo loro tu sei in vacanza» che bella vacanza « come avete fatto?» « ogni cosa al suo tempo» questo è Kol, sta entrando dalla porta seguito da Miles e Jackson, entrambi esclamano « buon giorno» « giorno» Miles si avvicina, e mi porge la mano « non ci sono state le dovute presentazioni, piacere Miles» «Violet» e gli stringo la mano, finisco di bere il mio cappuccino " carini i vestiti, sembri una perfetta killer sexy" per poco non mi strozzo, metto la tazza sul piatto e lo guardo male "idiota" "sei ancora più carina quando ti arrabbi" e gli compare un sorrisetto sul volto « voi due» ci giriamo entrambi verso Kol « vi parlate attraverso la mente?» non so cosa rispondere ma Jackson «si» « come è successo? » « l'ho baciata, è da allora..» ci guarda entrambi e poi esclama « forza fuori ad allenarsi» « no bastaaaa io mi sono già allenato tanto» « Miles muovi le tue chiappe» è così usciamo, fuori la giornata è splendida, c'è il sole, e nemmeno una nuvola, Kol ci conduce per una strada,e davanti a noi c'è un capannone, entriamo dentro, e la vista è alquanto terrificante. Attrezzi come coltelli manichini freccia con archi, corde, fili di ferro, e altri materiali per uccidere sono in il lato a sinistra invece ci sono gli attrezzi per fare pesi, e in fondo c'è una pista vuota, il soffitto è alto ed a cupola, è fatto di vetro, quindi entra molta luce naturale.« dunque Miles e Jackson in fondo, sapete quello che dovete fare, Jackson questo vuol dire che non ti devi mostrare figo davanti alla ragazza, altrimenti ti faccio restare a digiuno, intesi?» non so perché ma in questo momento mi viene da ridere « agli ordini capo» e se ne vanno « tu invece resti con me, ti insegno qualche mossa, allora vediamo quello che sai fare» ci mettiamo in mezzo alla sala, mi tolgo la giacca, e non vorrei combattere, non so fare niente, la lancio da un lato « bene cominciamo» mi insegna a piegarmi sulle ginocchia, e mi insegna la posizione di partenza , poi mi scaglia un cazzotto, ma io non so con quali riflessi, lo evito, anche lui rimane sbalordito « ottimi riflessi» e mi tira un altro cazzotto, ma evito anche questo, al terzo, gli blocco la mano, e poi faccio tutte mosse che lo mandano al tappeto, mi guardo incredula le mani, mentre lui si rialza ed esclama « complimenti» ma poi mi guarda, e capisce che qualcosa non va « che succede?»« io non avevo mai picchiato nessuno prima d'ora» « strano, come hai detto che fa di cognome?» «Marro» « Marro?!? Tuo padre non è forse Cam Marro e tua madre Lucy Stote?» come fa a conoscere i ieri genitori??? « si ma come fa a conoscerli?» « ora capisco parecchie cose» « cosa?» «Violet tu sei....»

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Salveeee gente, scusate il ritardo, ma sono stata male.
Come sempre, se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento :)
Grazie che leggete la mia storia

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