Devo trovarla

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"Chiara sei sempre la solita ritardataria, VUOI MUOVERTI?"
La mamma quella mattina era piuttosto agitata, urlava per tutto e non stava un attimo ferma.... avrei voluto legarla alla sedia! Non so chi cazzo dovesse venire quel pomeriggio a casa nostra ma di certo io non lo avrei mai saputo perché dovevo uscire con Giacomo e poi andare da lui a cena.
Mamma correva da una stanza all'altra con in mano la scopa, papà era tranquillo, seduto su una delle vecchie sedie della cucina mentre leggeva il giornale con una tazza di caffè e gli occhiali storti ... quell'uomo era un santo, riusciva sempre a mantenere la calma anche se per moglie aveva una pazza!
Papà è il mio eroe, trova sempre il modo di tirarmi su il morale perché "la sua bambina non deve stare male", mi accompagna ovunque io voglia andare anche se ci vuole un'ora, a San Valentino mi fa sempre il regalo, tutte le volte che può mi porta a mangiare dal giapponese, mi porta lui a comprare i "vesti" (felpone e jeans) e per lui sono sempre bellissima anche appena sveglia... insomma il mio papà è dannatamente epico, guarda perfino i film con me!

Insomma quella mattina era una mattinata come tutte le altre, la mamma sclerata, il papà che mi sorrideva mentre entravo in cucina e sceglievo la colazione.
Mi stavo versando una tazza di caffè quando la mamma spuntò da dietro e me la tolse dalle mani: "Questo no signorina, così impari ad andare a letto prima"
"Ma mamma.."
"Niente ma e sbrigati"
"Mmh uffa"-dissi guardando papà con due occhi tipo gatto con gli stivali. Lui con molta calma si alzò e mi versò un'altra tazza di caffè e se ne andò!
Mi vestii in fretta e furia e corsi alla fermata del pullman ma come al solito lo avevo perso e non avevo voglia di aspettare quello successivo, così mi incamminai verso la scuola e, con le canzoni di Ed che mi facevano da colonna sonora e le mani in tasca, mi guardavo attorno pensando a quella ragazza che avevo diciamo conosciuto domenica ..... aspetta come si chiama?! Ah si Erica!
Mi era piaciuta fin da subito, anche se la nostra conversazione non è stata molto avvincente, però sembrava una a posto, molto timida e dolce ed era anche MOLTO bella! VOLEVO ASSOLUTAMENTE CONOSCERLA...... no no frena un attimo la volevo conoscere perché mi sembra un'ottima persona con cui fare amicizia, per forza, doveva essere così perché io amavo il mio Giacomo!

Davanti all'entrata di quella struttura infernale gli studenti si ammassavano e sgomitavano per riuscire ad entrare .... questo i secchioni, quelli sempre puntuali e quelli che avevano freddo, quelli come me (pigri ai livelli cosmici e ritardatari) aspettavano il suono delle seconda campanella per entrare; quindi me la presi con comodo, arrivai davanti a scuola, salutai il mio gruppo che comprendeva Giulio (il mio migliore amico), Teo (Il migliore amico di Giulio), Alice (la mia migliore amica) Barbara (la ragazza di Teo e la migliore amica di Giacomo) e poi Giacomo. Mi stavo accendendo un sigaretta quando Giacomo si avvicinò a me, mi cinse la vita con un braccio, mi diede un bacio e fece un tiro dalla mia sigaretta .... era così bello quando buttava fuori il fumo, sembrava uno di quei ragazzi un po' sboroni che se ne fregano di tutt, così per scherzare gli dissi: - smettila di fare il buffone neo 18enne!"
"Adesso me lo paghi"-disse affermandomi e facendomi il solletico.
Mi mancava quasi l'aria talmente ridevo, quando Alice ci bloccó:-"Dai piccioni entriamo"
Entrammo tutti insieme, accompagnai il mio ragazzo, Teo e Barbara nella loro classe, la 4 B del linguistico, poi raggiunti Giulio e Alice nella nostra amata 3 H scientifico.

Le 4 ore del sabato sono le meno pesanti della settimana, ma nonostante ciò le odio perché sono di sabato, e quelle di quel giorno lo furono ancor di più: quella di storia era in ritardo come al solito ma quando arrivó fu uno strazio, incominciò a spiegare e sembrava non volesse smettere più... ci salvò la campanella che segnava la fine delle prime due ore e come un lampo arrivó quella di biologia: lei era la mia preferita, non era per niente logorroica, si vedeva che ne sapeva molto sulla sua materia ed era una con cui potevi parlare.
Con molta serenità sistemó le sue cose e incominciò a raccontarci l'argomento di quel giorno, si perché lei racconta non spiega.... stavo tentando di seguire quando Giulio mi scrisse nell'angolo del quaderno "come fai ad ascoltare la prof? Io mi sto addormentando" ..."caffè" ... "mica tua madre te lo aveva proibito" ... "papà" .... "quell'uomo é il mio idolo" ..." è il mio eroe" .
Quando lo lesse mi guardò con due occhi da bambino, mi scompiglió un po' i capelli e mi sussurrò:-"ecco perché mi piaci, quando parli di tuo papà diventi dolcissima..."- gli sorrisi, era uno di quei sorrisi stanchi ma sinceri.
Giulio mi guardò con il suo sguardo dolce e aggiunse:-" però vedi di dormire okay?"

Passai l'ultima ora a pensare a ciò che mi aveva detto Giulio, lui mi conosce davvero bene, quasi più di Alice.
Io e lui siamo cresciuti insieme, è sempre a casa mia a mangiare, i nostri genitori si conoscono da una vita .... è quasi un fratello gemello, sa sempre come aiutarmi, capisce subito se c'è qualcosa che non va e mi difende in tutto. Voglio davvero bene a quel ragazzo e quella volta aveva ragione: era da una settimana che non dormivo per cercare Erica, volevo trovarla!
Suonò la campana, uscii da scuola e per un attimo pensai di averla vista, ma mi ero confusa.
Avevo il cuore che mi martellava nel petto .... ma perché? Non capivo ...
Giacomo mi prese da dietro e mi baciò il collo, mi prese per mano e insieme agli altri andammo verso casa chiacchierando, erano tutti presi a discutere tranne me, volevo sparire, volevo andare a casa a cercarla... ne sentivo il bisogno ma non riuscivo ancora a capire il motivo.

Arrivati a in centro salutai tutti e svoltai a destra e in cinque minuti arrivai a casa.... non mangiai e scrissi a Giacomo che quel pomeriggio non sarei uscita
DA: GIACOMO ❤
-Ehi amore cos' hai?! Ho combinato qualcosa per caso? O sei solo malata?
-No no tranquillo sono solo un po' stanca perché ho dormito poco e mi sento un po' debole
-Okay vuoi che venga da te?
-No tranquillo, sarei anche di poca compagnia
-D'accordo, come vuoi. Riposati, ti amo ❤

Non gli risposi, mi sentivo così in colpa... ma poi mi scrisse Giulio, la mia ancora di salvezza
DA: GIU❤❤
- Hei Chiara, tutto a posto? Eri un po ' pallida oggi ... non avrai un altro calo di pressione vero?
- Ehi! No no sono solo stanca...
- Non mi convincono quei puntini...
- Sono solo stanca!
- Mmh okay, vedi di dormire allora.
Ti voglio bene ❤
- Anch'io Giulio ❤

Avevo mentito al mio ragazzo e al mio migliore amico...
No aspetta in realtà non gli avevo detto tutta la verità che è diverso dal mentire.

Anche quella notte non dormii, mi sentivo in colpa è sapevo che l'unica cosa che avrebbe perdonato il mio comportamento era TROVARE ERICA!

Scusa mamma ma sono lesbicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora