Non ci potevo credere

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Scesi le scale in fretta e furia, quasi rotolavo giù come da bambina.
-" PAPÀ, PAPÀ, PAPÀ!"- Entrai in taverna elettrizzata, non stavo più nella pelle, morivo dalla voglia di sapere il suo cognome così finalmente l'avrei trovata!!
-"Cos'hai da strillare tanto angioletto?!"- mio padre non perdeva mai l'occasione per farmi un complimento e anche sta volta ne approfittò per farne un paio alla sua bambina preferita non che l'unica.
Mi sedetti davanti a lui a gambe incrociate, feci un respiro profondo e poi tutto d'un fiato gli chiesi con occhi sognanti:-"Sai la ragazza che vediamo sempre a messa con i capelli raccolti in un fiocco alla vecchia maniera, gli occhiali... la figlia dei tuoi amici..."-
-"Mmh ha i capelli castani giusto?"-
-"Sì sì lei"-
-"Mmh si okay so chi è, perché? "-
"Sia lodato il cielo, no aspetta io odio Dio... meglio sia lodato un albero" pensai tra me e me, dandomi anche un po' della pazza.
-"Ehi fanciulla ci sei ancora? Ti ho chiesto perché?"- disse in tono scherzoso e dandomi un bacio sulla fronte. Scesi improvvisamente dalle nuvole cercando di ritornare in me e poi con un filo di voce dissi:-"Perché vorrei sapere il suo cognome ... ecco ... si...ehm..."-
-"AHAHAHAH okay, appena mi viene in mente te lo dico. Ora vado a dare una mano al grande capo se no mi mangia"- disse tra una risata e l'altra ed uscì dalla stanza.
Rimasi lì, inerente fissando il vuoto, sentivo le lacrime calde che scivolavano sul mio viso. Volevo urlare, prendere a pugni qualcosa ma non feci nienta, lasciai che le lacrime terminassero e andai in camera mia. Mi sdrai sul letto e la rabbia sostituí la tristezza:"COME DOVEVA PENSARCI??! NO, NO E NO, NON POTEVA ESSERE, NON POTEVO PIÙ ASPETTARE. Io dovevo sapere chi fosse ... io ..."
Stavo letteralmente impazzendo, stavo dando fuori di matto per una ragazza di cui conoscevo solo il nome...non aveva senso tutto ciò che mi faceva provare Erica: tutte le volte che penso a lei i battiti del cuore accelleravano, incominciavo a sorridere come una stupida, diventavo tutta rossa e nelle ultime settimane avevo incominciato a sognarla.... sembrava tutto così strano ... io l'am.... no ma era impossibile ... io ero innamorata di Giacomo...

Mamma entrò in camera per avvisarmi che era pronta la cena, la guardai con una faccia sconvolta... non avevo fame, volevo dormire!
-"Tosoro non puoi non mangiare nulla..."-
-"Non ho fame!"- dissi a denti stretti e accendendo lo stereo.
Mi dispiaceva per mamma, lei ci provava a capirmi anche se a volte non c'era nulla da capire, volevo raccontarle di Erica ma sapevo che non lo avrebbe mai accettato... è cattolica!
Ero ormai al limite, stavo per scoppiare di nuovo a piangere e quella volta non avrei smesso: avevo un ragazzo stupendo, che mi amava e che avrebbe fatto qualunque cosa per me e io mi disperavo per una ragazza di cui non conoscevo nemmeno il cognome.

Quella sera avevo perso ormai ogni speranza, mi stavo rassegnando quando papà mi urló dal soggiorno -"MERTI"-
Cosa cazzo aveva da sbraitare quell'uomo così tranquillo? Poi lo sentii chiamare me:-" CHIARA! LA RAGAZZA SI CHIARA MERTI"-
COOOOOOOSA?! L'AVEVO TROVATA ALLORA, SAPEVO CHI ERA!!!!!

Scusa mamma ma sono lesbicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora