Il coraggio

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Ero letteralmente fuori di me.
Ero ancora un po' scossa per la sera prima, avevo praticamente lasciato perdere tutto quando papà spuntò così dal nulla perché si era ricordato il cognome.
Come al solito lui riesce sempre a farmi contenta... l'ho sempre detto che lui é il mio super eroe.
Alla fine dei conti basta un po' di pazienza che tutto si aggiusta... si beh io la pazienza l'avevo proprio persa però cosa mi importava?! Assolutamente niente, avevo finalmente trovato Erica.

Quella notte non avevo dormito per niente, cosa che ormai faceva parte della mia routine, ma la mattina seguente non sentivo neanche un briciolo di stanchezza, mi sentivo pronta e carica per affrontare la mia nuova avventura.
Quando mamma venne a svegliarmi mi trovò già con gli occhi aperti e con in mano il computer: avevo passato tutta la nottata su facebook a guardare le foto di Erica... era così bella, con i suoi abiti alla vecchia maniera.
Faceva proprio una gran bella figura!
La foto più bella era una tra quelle di quando era piccola: si vedevano benissimoi suoi occhi blu con qualche linea azzurra.. e sorrideva, era uno di quei sorrisi che ti fanno dire "era già bella da piccola"
Volevo scriverle, parlarle e diventare sua amica ...
Le inviai l'amicizia sperando che rispondesse subito ma naturalmente non lo fece perché chi vuoi che ti risponda alle 7 del mattino prima di andare a scuola?
Merda la scuola!!!
Mi fiondati in bagno elettrizzata, mi lavai il viso ancora tutto rosso e mi misi solo un filo di terra giusto per nascondere quel pallore cadaverico che mi ritrovavo.
Ora però c'era il problema dei vestiti o meglio della felpa, così aprii l'armadio e frugai un po' tra il caos di vestiti: sembrava fosse passato un uragano!
Stavo per prendere la felpa nera quando vidi, con la coda dell'occhio, la gonna che mamma aveva avuto la brillante idea di comprarmi senza dirmi nulla perché sapeva che le odiago... decisi di provarla e non mi stava proprio malissimo dai.
Misi un maglione largo nero e le hall star nere... si ero tutta nera ma già avevo messo la gonna, non potevo cambiare il mio stile così drasticamente.
Stavo mettendo un fiocco tra i miei capelli rossi quando mamma entrò per avvicinarmi che era più tardi del solito, ma poi si fermò a guardarmi:-"Guarda un po' come ti sta bene la mia gonna ahahah"-
-"Si okay hai fatto un bell'acquisto"-
-"Non volevo dire quello, volevo solo farti notare quanto sei bella anche se un po' nera"-
-"Ah okay grazie"-
-"Dai sbrigati! Ti porto io sta mattina che se no fai tardi al funerale"-
-"BELLA BATTUTA"- le urlai mentre usciva dalla stanza e afferrando le chiavi di casa.

Scesi dalla macchina, misi lo zaino su una spalla e andai verso il gruppo: tutti mi guardarono a bocca aperta perché ero conosciuta come la ragazza dello scientifico vestita sempre alla cazzo.
Beh ora andate a farvi fottere, sembro una ragazza e, lasciatemelo dire, quel giorno potevo finalmente vantarmene ... ovviamente non lo feci perché ero la ragazza più timida e asociale al mondo.
Giacomo si avvicino a me e mi fece fare una giravolta:-" Quanto sei bella"- disse baciandomi.
Provai una strana sensazione di disgusto è questa volta lascia che mi prendesse tutto il corpo perché sapevo qual era il mio destino.
Passai tutta la mattina a parlare con Alice mentre le prof spiegavano, prendendomi anche qualche rimprovero ma pazienza, non avevo alcuna voglia di seguire... volevo solo saltare per la classe.

Suonò la campana di fine giornata e io scattai in piedi, mi fiondai fuori accendendomi una sigaretta e guardando il telefono.
Una nuova notifica: Erica Merti ha accettato la tua richiesta di amicizia.
ODDIO ODDIO ODDIO!!
Stavo per svenire, mi sentivo le gambe molli e la testa piena di pensieri confusi.
Uscì anche Gilio che mi guardò con fare curioso, così lo afferrai per un braccio e lo trascinai nel vicolo di fianco a scuola
Ero fuori come un balcone, non ci stavo più dentro e sentivo il bisogno di dirlo a qualcuno e Alice questa volta non avrebbe capito.
Stavo per aprir bocca ma Giulio mi blocco e mi disse:-" Cosa ti é preso?! Da super depressa sei diventata la ragazza più gasata di questo mondo"-
-"Eeeh..."-
-"Vedi di parlare con Giacomo perché quello sta impazzendo, non vi vedete più, lo ignori ..."-
-"Mi piace una ragazza Giulio"-
Sbiancò.
-" ..com...COME SCUSA?"-
-" Ehi abbassa la voce, non voglio che lo sappiano tutti"-
Lo tirai più in dentro e gli raccontai di Erica.
Giulio ancora un po' perplesso mi domando: -"Sei sicura di essere lesbica Chiara?"-
-"Certo! Mi sento nello stesso modo in cui mi sentivo quando mi piaceva Giacomo"-
-"Okay, però vedi di dirlo a Giacomo perché é giusto che lo sappia"-
-Sisi tranquillo, dai adesso andiamo che non voglio incontrare Giacomo"-

Giulio rimase da me a mangiare e poi verso le sei se ne andò.
Avevo passato tutto il tempo a guardare la chat di Erica: avrei voluto scriverle, ma se poi non mi avesse risposto?!
Non potevo farcela ... però poi mi balenò una piccola scintilla di coraggio e le scrissi:
-Ehi sono Chiara, la ragazza con i capelli rossi a cui piace la tua gonna rossa Ahahah
Non é che ti andrebbe di chiacchierare?-

Scusa mamma ma sono lesbicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora