ho un altra carta da giocare

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Peter/Spiderman: avevo trascorso la mattina a cercare di parlare con Mary ma  con scarsi risultati, mi aveva ignorato per tutto il tempo, verso le tre uscimmo da scuola ero così abbattuto, non sarei mai riuscito a rimediare al dispetto di Julia, senza contare poi che ciò che è successo all'homecoming è sicuramente opera di Julia che era d'accordo con Pietro.
Mentre incominciai a camminare verso casa notai che anche Mary oggi stava tornando a casa a piedi, forse perché happy era già venuto a prendere Julia qualche ora prima.
Volevo andare a parlarle ma sapevo che comunque mi avrebbe respinto, però mi venne in mente un idea,
Essere Spiderman aveva i suoi vantaggi avevo un altra carta da giocare.
Mi nascosi velocemente in un vicolo indossai il mio costume, e in un attimo ero a volteggiare tra i palazzi di New York.

Appena vidi Mary mi precipitai subito da lei, era ferma ad un semaforo.
Arrivai così velocemente che per un attimo la spaventai.
Mary:- OH MIO DIO!! certo che tu hai proprio un talento per spaventarmi sempre, non hai qualche cosa da supereroe da fare invece di pedinarmi-

Peter/spiderman:- uuuuuh oggi sei più scontrosa del solito-
Mary:- scusa è solo che non è una buona giornata per me-
Spiderman/Peter:- se ti va potremmo parlare. Ti va?-
Mary:- sul serio? Vuoi davvero che io ti annogli con i miei problemi adolescenziali?, sono sicura che hai di meglio da fare-
Spiderman/Peter:Mary dopo aver detto quella frase se ne stava andando via, ma io le afferai il braccio è dissi
- sul serio io voglio ascoltarti-
Mary:- davvero?-
Spiderman/Peter:- aggrappati a me-
Mary:- cosa?-
Spiderman/Peter:- fidati-
Mary:- Mary si aggrappó a me ed in un attimo eravamo seduti su un cornicione ad osservare il paesaggio da uno  dei più alti palazzi di New York.
Volevo davvero parlare con Mary ma dovevo stare attento a non dimenticarmi gli allenamenti di questa sera insieme a Natasha.

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