Capitolo 1

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Qualche mese prima...


Spengo bruscamente la sveglia che trilla fastidiosa sul mio comodino.

Eccoci, ci siamo, oggi ricomincia l'anno scolastico.

Mi fermo a rimuginare un po' nel letto, tanto mi sveglio sempre in largo anticipo.

L'anno scorso non è andato troppo male, di sicuro non è stato pieno dei problemi esistenziali che hanno di solito le sedicenni.

Carmel, il paesino in cui vivo, è una cittadina molto chic sulla costa californiana, abitata da gente perbene, straricca o alternativa. Tutto è perfetto, sembra finto, sono veramente pochi i soggetti fuori posto qui.

Mi rigiro un'ultima volta e poi decido di alzarmi.

Oggi fa veramente molto caldo, come quasi durante tutto l'arco dell'anno, quindi opto per dei pantaloncini di pizzo e una camicia rosa antico molto leggero. Dopo essermi fatta la Doccia ed essermi vestita mi trucco: metto solo del mascara per valorizzare i miei occhi verde smeraldo e sono pronta. Quando sento strombazzare un'auto davanti alla porta infilo al volo le Vans a fantasia floreale e mi lego i lunghi capelli scuri in una crocchia disordinata in cima alla testa.

Ad aspettarmi davanti casa c'è Val, la mia migliore amica, con la sua Porche bianca. Ecco, lei è tra quelli straricchi.

-Pronta per il primo giorno di scuola?- mi chiede con un sorriso a trentadue denti mentre mi porge un muffin

-Si! Soprattutto se vengo scortata in macchina da te!

- Solo fino a quando non ti deciderai a prendere la tua auto!

Questo è sempre stato un argomento di discussione tra me e Val, ma ormai ci ridiamo su: io ho una macchina, ma sono seriamente un pericolo pubblico e, sinceramente, non ho neanche voglia di imparare a guidare finche c'è Val per tutti i miei spostamenti.

Arriviamo a scuola, brulicante di ragazzi eccitati e ragazze starnazzanti che gli palpano i bicipiti.

Quando usciamo dalla'auto Val si avvicina furtivamente e mi sussurra all'orecchio

-Wow, Mel! Oggi stai da Dio!

Sorrido alla sua osservazione, ma poi ci penso. Non sono mai stata brutta; minuta, capelli castani occhi verdi... ma mai niente di speciale. Ma durante questa estate sono cambiata molto: sono più... donna.

Val, invece, è sempre stata bellissima. È alta, un fisico pazzesco anche se non troppo formoso. I suoi tratti sono resi particolari dalla sua famiglia multietnica: ha il naso dritto come la sua madre greca, gli occhi di un azzuro glaciale come il suo papà americano e i lunghi capelli corvini come la sua nonna indiana. Sua sorella Margo, invece, è minuta, bionda, il piccolo naso cosparso di lentiggini e gli occhi azzurro ghiaccio, unico segno che sia veramente figlia dei suoi genitori. Forse.

Torno alla realtà solo quando Liam Payne, giocatore nella squadra di football della scuola fischia languidamente passando davanti a noi. Al che Val ride:- Gesu, Hamilton! Non devi diventare così figa, ora non mi divertirò più a cercare di migliorarti l'aspetto!

-Ah ah ah ah, Val. Pittosto, non dovremmo preoccuparci del fatto che l'unica lezione che non abbiamo insieme è alla prima ora?!

Lei si appoggia teatralmente agli armadietti ma, al suono della campanella, sobbalza.

-Allora ci vediamo dopo!

Mi dirigo senza fretta all'aula di letteratura, la mia materia preferita ma, quando vedo i corridoi svuotarsi velocemente, mi accorgo di essere in ritardo.

 Corro verso l'aula ma, quando arrivo, è quasi piena.

Vi ricordate quei pochi soggetti fuori luogo di cui vi avevo parlato? Uno di loro è Harry Styles, ed è seduto accanto all'unico posto libero.

if  || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora