Capitolo 21

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Canzoni per il capitolo:

Hold back the river- James Bay

When the sun goes down- Arctic Monkeys

The one- Kodaline




Mi sveglio a causa di un raggio di sole insistente che mia arriva sul viso dallo spazio tra le serrande.

Sbuffo frustrata e provo a tirarmi le coperte fin sopra alla testa e a riprendere a dormire, ma presto capisco che è inutile.

Mi alzo pigramente vado a farmi la doccia. Il suono dei miei piedi nudi sul parquet del corridoio è l'unico suono della casa, che è vuota visto che la scuola è già iniziata.

Apro l'acqua e la lascio scorrere mentre mi spoglio.

Ieri sera i miei piani erano di entrare a scuola più tardi ma ora, dopo aver dormito solo nove ore dopo aver guidato per quattordici, l'idea di andare a scuola mi sembra ridicola.

Lascio che l'acqua calda mi scorra addosso lavando via tutta la stanchezza insieme alla sporcizia.

Quando il campanello suona quasi non lo sento a causa del rumore dell'acqua e della canzone che sto cantando, e devono suonare qualche altra volta prima che io esca dalla doccia e, avvolta solo in un asciugamano, vada ad aprire.

Cammino in punta di piedi fino alla porta per bagnarmi il meno possibile con la scia d'acqua che i miei lunghi capelli bagnati stanno lasciando per terra.

Apro la porta con una mano mentre con l'altra tengo l'asciugamano.

E me lo ritrovo lì, le mani nelle tasche dei jeans stretti e un sorrisetto sfacciato dipinto in faccia.

"H-Harry!"

"Mel." Mi fa un cenno con la testa, poi si gira e prende un fagotto appoggiato su un cespuglio.

"Non mi ricordo molto di eri sera ma, mi ricordo che sei venuta a prendermi a Las Vegas e, visto che mi sono svegliato con una coperta di Dora l'esploratrice addosso,m suppongo sia tua"

Un angolo della sua bocca si alza, mettendo in mostra la fossetta.

È così composto, così chiuso, ma quel sorriso, Dio... mi fa sciogliere il cuore.

"Beh, si.." Arrossisco imbarazzata e porto lo sguardo sul pavimento.

Le mattonelle non sono mai state così interessanti.

Sento i suoi occhi che reclamano i miei, e non posso fare a meno di alzare gli occhi e di incontrare quei due pozzi verdi.

Sento le gambe farsi molli e mi devo appoggiare allo stipite della porta.

So che per lui è stato solo un bacio, e che di sicuro non se lo ricorda vista la quantità di alcool che era presente nel suo corpo ieri, ma io lo ricordo benissimo.

Sento ancora le sue labbra morbide sulle mie e non so come farò a stare vicina a lui dovendo portare questo fardello.

Il suo sguardo brucia nel mio tanto che non riesco a sopportarlo e sono costretta a riabbassare gli occhi.

Delle dita lunghe e sottili prendono il mio mento e mi fanno rialzare la testa, portandomi vicinissima al suo volto.

Ci guardiamo per qualche momento, le sue labbra socchiuse mandano un caldo soffio alla menta sulle mie, e i suoi occhi mi studiano in modo assorto, come se avesse visto solo ora qualcosa che nessun altro ha visto.

if  || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora