Agosto 2020
Gulf è da solo nella camera da letto, tra un paio di giorni ha di nuovo un incontro con il suo psicologo, questo mese è stato un inferno, letteralmente.
Le compresse che sta prendendo lo aiutano a dormire di notte e a stare più calmo ... ma due al giorno sono poche, ci sono state occasioni che ne ha assunto di più.
Quelle occasioni in cui gli mancava il respiro, quelle occasioni dove il corpo morbido di Janie non lo soddisfaceva, quelle occasioni in cui ha continuato ad ascoltare le sue canzoni ... ecco in quelle occasioni si sentì sprofondare di nuovo.Per alcuni istanti gli balenò l'idea di ... riprovarci ma subito venne spazzata via quando poi la parola tradimento prese il suo posto.
Cazzo Gulf!
Spera che Jenie non si sia accorta di questo suo lieve cambiamento, ha cercato in tutti i modi di essere lo stesso di sempre, anche se alcune volte si perdeva guardando un punto fisso non definito o non ascoltava ciò che la sua ragazza gli dicesse. Avrebbe proprio bisogno di un amico, ma non ne ha, dopo che Mew lo tradì chiuse tutti i ponti con i suoi amici dell'università, anche quelli che non lo erano, forse è proprio per questo che si è rivolto ad un psicologo.
Quella mattina Jenie è partita, le hanno proposto un servizio fotografico e una sfilata per un importante marca di intimo, lei era indecisa se andarci o meno perchè doveva rimanere lì per quasi tre settimane, Gulf l'ha convinta ad accettare è un'occasione che non va assolutamente sprecata.
E poi così ha l'occasione di rimanere da solo, ha chiesto dei giorni di ferie nell'agenzia in cui lavora che senza problemi gli hanno accettato.
Fa caldo, vorrebbe starsene in piscina o al mare ma un qualcosa dentro di lui lo spinge a non alzarsi dal letto fino a quando non sente il campanello suonare. Si alza, indossa dei pantaloncini e a torso nudo si dirige alla porta, non sa veramente chi sia, non viene a trovarlo nessuno se non sua sorella che al momento è in vacanza, quindi Chi è?
"Si?" dice all'interfono.
"Gulf"
Si immobilizza al sentire la voce di Mew ... come ha fatto a sapere dove abita? Cosa vuole? Perchè è li? Riattacca senza rispondere e ritorna indietro, non ha intenzione di aprire la porta, non vuole vederlo, aspetterà semplicemente che va via.
Gulf ha pensato che il castano insistesse nel suonare e invece no, il silenzio e il fruscio del vento sono le uniche cose che il corvino sente. Una piccola voce dentro di se era curiosa di sapere cosa volesse, ma non ha fatto in tempo a farsi sentire, così è stata messa direttamente a tacere.
Un rumore lo fa dirigere in cucina, probabilmente il vento avrà fatto cadere qualcosa e invece si trova davanti Mew.
"Tu ... come ..."
"Stai al primo piano e la porta finestra è aperta, non è stato difficile arrampicarmi qui"
"Esci fuori da casa mia" la voce è flebile, ma Gulf spera che risulti ferma.
"La tua ragazza non c'è ... perchè vorresti mandarmi via?"
"Come ... lo sai?"
"Ti interessa così tanto saperlo?" dice mentre si avvicina e il suo odore entra nelle narici del corvino, lo stesso di sempre, lo stesso suo. "Sono qui per te, non mi interessa degli altri ... non sono lo stesso di allora, voglio stare di nuovo con te ... ripartiamo da capo, come se ci stessimo conoscendo dall'inizio, cancelliamo il vecchio e creiamo nuovi ricordi ... Io voglio conoscere il nuovo te e lo stesso farai tu ..." e mentre dice ciò con voce decisa e dolce al tempo stesso, allunga le braccia tirandolo a sè, poggia una mano sul suo fianco nudo stringendo sulla pelle mentre con l'altra gli accarezza il retro del collo, sa che gli piace, lo adorava mentre stavano insieme. Il respiro di Gulf è affannoso e il modo in cui Mew lo sta toccando, gli provoca lo stesso brivido e lo stesso desiderio che hanno caratterizzato il loro rapporto. Le gambe tremano mentre il cuore batte ad un ritmo forsennato ... vuole allontanarlo, vuole spingerlo via, ma non ci riesce, il suo corpo non vuole.
Mew trema dal desiderio, dalla passione, dall'amore di averlo di nuovo nelle sue mani ... ha paura di togliere le mani dal suo corpo, ha paura che se lo facesse lui si allontanerebbe ... non resiste più e si abbassa baciandolo, con forza preme sulle sue labbra e tira quello inferiore in modo che il corvino apra la bocca per poi entrare. Geme e stringe ancora di più il corpo sotto di sè, lo divora famelicamente non lasciando il tempo neanche per respirare, Gulf si ritrova a ricambiare il bacio, il suo sapore quanto gli era mancato, è familiare ... troppo familiare, il corpo prende vita propria arcuandosi sotto le mani esperte del castano, allunga una mano per metterla nei suoi capelli che sono morbidi al tatto, come esattamente si ricordava. Lo desidera, il suo corpo lo desidera, ma non la sua mente.
Inconsciamente, nel vero senso della parola Gulf trascina Mew in camera da letto e lo getta per poi sedersi sopra, gli sfila la maglia e armeggia con la corda della tuta che indossa il cantante, sfila il tutto per poi liberarsi anche lui, questa volta è il corvino che si getta sull'altro baciandolo, entrambi nudi i loro corpi si toccano in tutti punti dove è possibile, i gemiti e gli ansimi risuonano nel tardo pomeriggio della stanza e al limite della sopportazione Gulf si siede sul membro del castano, inglobandolo tutto. "Gulf ... no ... tu" Mew non fa in tempo a fermarlo che ormai è fatta, il volto del corvino è intriso di dolore e lacrime calde scivolano lungo le guance, un urlo squarcia il silenzio creatosi e in tutto ciò Gulf non ha aperto mai gli occhi.
"Guardami" dice il castano asciugando le guance, ma il designer non fa ciò che ha chiesto. "Ti ho detto di guardarmi!" questa volta il tono è perentorio, di comando, non ammette repliche e nel momento il cui Gulf apre gli occhi ... il vuoto è ciò che vede il cantante, non una traccia di amore.
E' come se si fosse estraniato dall'amplesso che stanno facendo, come se Gulf avesse lasciato il corpo ... Mew in quel momento si rese conto che la persona che stava sopra di lui era un guscio vuoto. Quando era successo ciò? Perchè non se ne era accorto? Dov'è lo sguardo pieno di amore e desiderio che hanno sempre caratterizzato quegli occhi scuri? Dov'è finito il suo Gulf?
"Gulf!" Mew alza la voce fermando il ragazzo sopra di se dal muoversi, ha lo sguardo perso nel vuoto ... non lo riesce a trovare.
Non sa cosa lo ha spinto a fare ciò che ha fatto successivamente, ma lo fa fatto. Gli ha dato uno schiaffo sulla guancia sinistra, il volto si volta di scatto e velocemente, il rossore subito prende il sopravvento ... Mew è distrutto ... ma Gulf ha portato una mano sulla sua guancia, scotta e brucia, questa sensazione lo fa destare e si volta verso Mew.
"Cosa ... hai fatto?" domanda sull'orlo di una crisi di pianto.
"Sei ... ritornato" è ciò che flebilmente dice Mew.
"Ritornato ..?" Gulf si alza di scatto allontanandosi, prende il suo pantaloncino da terra e se lo mette "Esci da casa mia prima che chiami la polizia" la fredda voce rotta dal pianto entra nel cuore del cantante, Gulf sta tremando e piangendo, ha gli occhi rossi ... gli trema il labbro inferiore. Dio Santo perchè?
Mew si alza e si riveste senza guardare Gulf, non ci riesce e quando ha finito si dirige senza dire una parola verso la porta d'ingresso, il pianto del corvino lo accompagna fino a quando non mette la mano sulla maniglia.
"Te lo dico ... per favore. Basta ..." è quasi un sussurro ma Mew lo sente benissimo, non risponde, ha il groppo in gola ma tacitamente acconsente alla richiesta di Gulf, aveva ragione Bright, vedere Gulf così lo uccide.
Quando il cantante lascia definitivamente l'appartamento il designer si accascia sul pavimento ritrovandosi senza forze continuando a piangere.
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•Il ricordo di Te• {MewGulf}
Fiksi PenggemarNon è la solita storia MewGulf. Questa storia parte dalla fine, dalla fine dei sentimenti, della relazione, dell'amore. Mew e Gulf si sono lasciati e hanno preso strade diverse, Gulf è andato avanti ma Mew ... Mew è rimasto bloccato nel passato. Il...