Capitolo 1

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Sono Agnese, ho 14 anni e vivo in Sicilia. Frequento la scuola superare per il Turismo.
Da qualche mese mio fratello più grande è partito volontario per l'esercito, è stato mandato a Roma.
Qualche giorno fa abbiamo saputo che dovremmo trasferirci anche noi, per stare più vicini in questo periodo di crisi e "guerra".

~Oggi è l'uno Marzo, vedrò i miei idoli, quelle persone che solo attraverso una foto mi fanno tornare il sorriso, quelle persone che da 13 mesi e tre giorni hanno cambiato la mia intera vita, trasformandola in qualcosa di speciale. È un giorno MOLTO importante per me, mi accompagnerà mia madre, alle 14:30 dovremmo essere già lí.

Sono le 10:30 inizio a prepararmi: mi lavo, mi asciugo i miei capelli biondo scuro, mi vesto e mi trucco. Metto una meglio del mio negozio preferito, Subdued, e un paio di jeans stretti con le mie converse bianche.
Sono già le 12:30,mia madre sta preparando il pranzo, mentre io tremo dall'emozione.
È arrivato il momento di scendere da casa per recarsi alla Mondadori, ovvero dove si tengono anche gli incotri con i propri idoli.

Arrivai lì, tremavo, salí quei quattro piani insieme a mia madre a piedi.
Dopo un po di attesa entrarono le persone più importanti di chiunque altro..Mirko, Brando, Pio e lo splendido Niccoló.

Poi arrivó il momento del firma copie, ero vicinissima a Mirko, mi ha parlata (SONO ANCORA INCREDULA!)..
MIRKO: quanti anni hai?
IO: 14☺
MIRKO: sembrate tutte più grandi..

In questo momento mi ero sciolta.
Fuori incontrai la mamma di Mirko, mi feci la foto con lei.

Tornai a casa ancora incredula di avere realizzato il mio sogno più grande!!❤
Arrivó sera, c'era la terza puntata dei Braccialetti Rossi,io pensavo ancora al pomeriggio meraviglioso.
Non poteva finire meglio la giornata..

Il giorno dopo verso le 14 arrivó una chiamata,rispose mia madre. Le dissero che dovevamo trasferirci a Roma, precisamente a Pomezia.
Ero felicissima, la più felice della famiglia. Ma mi creavo tanti problemi, uno principale era quello che non potevo più vedere i miei amici. Separarmi da loro era come se mi dessero una pugnalata al cuore! NON POTEVO LASCIARE IL RAGAZZO CON CUI MI FREQUENTAVO, LA MIA MIGLIORE AMICA, I RAGAZZI DEL JUDO, I MIEI COMPAGNI DI SCUOLA. NO, NON POTEVO FARLO. Bhe questo mi fece subito riattristire.

Il Sorriso di un Angelo, Mirko.❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora