Capitolo 9

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Ci sedemmo in una panchina lí vicino e distante da quella persona che vidi.
Dopo un po, che Mirko mi fissava mentre io mi lamentavo del dolore al piede, lui mi disse "Devo dirti una cosa"
Lo guardai e gli dissi "Dimmi tutto"
"Sai, ora che è già Aprile, ho deciso di dirtelo adesso così potrai renderti conto di quanto poco tempo ci serviamo.. Fra circa tre mesi dovró partire per le riprese di Braccialetti Rossi 3,so che sarà molto difficile per noi due, perché tu, si proprio tu sei entrata a fare parte della mia vita e mi hai cambiato, quindi mi mancherai così tanto che non riesco a pensarci. Scusami.." Mi disse per poi inchinare la testa in segno di tristezza.
Lo guardai a bocca aperta e mi sentí come se mi stesseró dando una coltellata al cuore, mi avviciai un pò di più a lui e con la mano gli alzai il viso dicendogli che tutto questo sarebbe durato poco, per qualche mese e rassicurandolo da ogni problema.
Mi guardó, incerto e triste, e annuí.
Non potevo vederlo triste, perché d'altronde se lui non mi mostrava quel magnifico sorriso che aveva, come potevo vivere? Ormai le mie giornate erano riempite dai suoi magnifici sorrisi.

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Dopo un pò ci dirigemmo verso la spiaggia, ormai quella persona che ebbi visto fortunatamente era andata via. Prendemmo un telo da mare e lo poggiammo sulla sabbia, ci siamo sdraiati su di esso e prendevamo il sole. In quel momento era calato il silenzio. Ma per spezzarlo Mirko, ad un certo punto, si tolse la maglietta, poi i pantaloncini che indossava e si dirisse di corsa in acqua, lo guardai con gli occhi spalancati facendomi domande in mente.. Ma non è freddissima l'acqua? Ma è pazzo? Ma che si è bevuto?

Si tuffó in acqua e poi risalí gridandomi "Dai vieni è bellissimo"
"Non ci penso neanche "gli dissi.
" Se non vieni tu sono costretto io a prenderti ed a portarti qui" mi disse sfidandomi. Non gli risposi e misi le mie cuffie nelle orecchie e spuntó subito la canzone di Marco Mengoni "Guerriero".. Questa canzone mi faceva tornare sempre in mente una persona, quella persona che ebbi incontrato lí a Pomezia.
Ad un certo punto sentí delle gocce d'acqua cadermi di sopra, nella schiena, era Mirko tutto bagnato che mi stava per prendere e trasportarmi in acqua. Cazzo! Mi ha presa! Mi portó di corsa, in braccio, in acqua. Io cercavo di libberarmi ma non ci riuscí. Mi buttó in acqua ed andai sott'acqua respirando,infatti appena risalí incominciai a tossire, perché avevo bevuto. Sto grandissimo scemo... Pensai.
Mirko mi guardava e cercava di aiutarmi, ridendo.
Difficilmente ho provato a dirgli "Cazzo ci ridi?"

Per fortuna mi ripresi, io e Mirko iniziammo a schizzarci l'acqua ed a giocare come bimbi.

Uscimmo dell'acqua e ci sdraiammo sul telo.
Si fecero le 13:30 ed io dovevo tornare a casa per pranzo. Ci vestimmo di fretta, già asciutti, e andammo a casa.

Il Sorriso di un Angelo, Mirko.❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora