Capitolo 10

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Un altro giorno. Sempre lo stesso incubo che mi assilla.
È martedì e oggi pomeriggio mi vedo con Ari e due suoi amici.
Sono in ansia e non posso negarlo.
Non per Ari perché ormai con lei sento di poter essere me stessa senza problemi, ma per i suoi amici: ogni volta che conosco qualcuno ho sempre paura di sembrare pesante o antipatica.
Comunque ora devo andare a scuola, a oggi pomeriggio ci penserò poi.
Alla fine ieri è stata una giornata abbastanza noiosa. Non ho fatto niente di che: scuola, casa, allenamento.
Oggi è abbastanza leggera come giornata a scuola e infatti passa velocemente.
In un batter d'occhio suona la campanella che indica la fine delle lezioni.
Mentre torno a casa penso a cosa mi aspetta oggi pomeriggio: saremo io, Ari e i suoi due amici Marco e Alessio.
Da quanto so, non si vedono da un po' di tempo per i loro vari impegni. Questo mi fa venire ancora più ansia perché mi fa sentire come se fossi in più e indesiderata.
Aaaa aiuto qualcuno spenga il mio cervello!
Arrivo a casa e dopo aver mangiato mi vado a fare una doccia e poi vado a scegliere che cosa mettermi.
Vado con qualcosa di semplice: jeans larghi neri e una maglia a maniche corte perché fa troppo caldo oggi. Poi mi metto il profumo e mi lego una bandana nera al polso, oltre ad essere utile mi piace anche come stile.
Mi sistemo i capelli e metto un filo di trucco.
Poi esco e prendo l'autobus per andare a casa di Ari.
Arrivo a casa sua in perfetto orario, ma i suoi amici erano già lì. Ari mi fa entrare e io per prima cosa saluto e mi presento.
"Ciao piacere Vittoria" dico sorridendo.
"Ciao io sono Marco"
"E io Alessio"
"Arianna piacere" dice ari porgendomi la mano.
Io la guardo male per un secondo poi dico:
"Oddio! Ma quella Arianna? ARIETE?!?"
"Ti ho detto di non chiamarmi così" mi dice con aria di sfida.
"Ops me ne ero dimenticata" rispondendo con il suo stesso tono di sfida.
Mi guarda per un secondo e poi corre verso di me, allora io scappo girando intorno al divano.
La scena di noi due che giravamo rincorrendoci deve essere molto divertente visto che Marco e Alessio stanno ridendo a crepapelle.
A una certa mi fermo urlando con il fiatone: "Basta! Tregua!"
"Ok per sta volta sei salva" risponde lei ridendo.
Insomma direi una presentazione fantastica, chissà che avranno pensato i suoi amici.
Che imbarazzo!
"Bene che facciamo?" chiede Ari.
"Carte!" risponde Marco.
"Ok ma preparati a perdere!" risponde Ari.
"Vittoria devi sapere che ogni volta che ci vediamo a casa di qualcuno, loro due non possono non fare almeno una partita a uno. E puntualmente ogni volta finché non vincono continuano a giocare come dei bambini. Scappa finché sei in tempo!!!" dice Alessio.
A quelle parole mi giro verso Ari e Marco che avevano entrambi il broncio proprio come due bambini e vedendoli scoppio a ridere, seguita da Alessio.
"Ok divertente ora iniziamo?" dice Ari.
Allora ci sediamo tutti per terra intorno al tavolino davanti al divano.
Marco fa le carte mentre Ari controlla scrupolosamente che non bari.
Giochiamo la partita mentre parliamo un po' di tutto.
Finisco le carte per prima io e poi Alessio. Rimangono Arianna e Marco che si stanno sfidando per non arrivare ultimi. Nel frattempo io e Alessio ci sediamo sul divano e parliamo un po'.
"Tanto prima che quelli finiscono riusciamo a raccontarci tutta la vita partendo da quando siamo nati" scherza lui.
Io mi limito a ridere perché non so proprio che dire. Vorrei uccidermi e rinascere come quelle persone super estroverse che riescono a fare conversazione con tutti certe volte.
Per fortuna ci pensa Alessio a rompere il ghiaccio.
"Come hai conosciuto Arianna?" chiede.
"Allora lei ha una sua amica che gioca a pallavolo in una squadra con cui qualche giorno fa ci ho giocato una partita contro. Poi quando sono uscita lei si è avvicinata e abbiamo parlato un po', poi siamo uscite i giorni seguenti e niente eccomi qui. Tu invece?" rispondo.
Pensandoci è molto strano che io e Ari abbiamo legato così tanto in così poco tempo.
"Io l'ho conosciuta grazie a Marco che già la conosceva e poi ci abbiamo fatto una canzone insieme e in quella occasione abbiamo approfondito l'amicizia" dice lui.
"Ah wow anche voi cantate"
"Già siamo un duo io e Marco"
"Uh che figata" dico io sorridendo.
"SISISI TIÈ!!" sentiamo urlare da Ari.
"Ho vintoo e tu hai persooo" continua a urlare mentre salta qua e là.
Io e Ale non ci tratteniamo e scoppiamo a ridere.
"Dai che palle facciamone un'altra" dice Marco.
"Marco sono le 6 noi in realtà dovremmo andare" dice Alessio.
"Mm vero, vabbè dai per sta volta lascio a te la vittoria Arianna del Giaccio ma ci sarà la mia rivincita molto presto!" dice Marco.
"Sese ciaooo" risponde Ari.
"Comunque a parte gli scherzi ci becchiamo sabato se non avete niente da fare... magari boh andiamo in qualche locale" dice Marco riferendosi sia ad Ari CHE A ME!
Sto facendo i salti di gioia dentro. Se mi chiede di uscire con loro forse in fondo gli sto un po' simpatica(?)
"Per me va bene" rispondiamo all'unisono io e Ari, per poi girarci faccia a faccia e sorridere.
"Va bene allora noi andiamo, a sabato!" dice Ale.
"Si ciao raga" risponde Ari mentre io li saluto con la mano.
"Rimani un po' qui? Poi ti porto io a casa" mi dice una volta che i suoi amici escono.
E io rispondo annuendo.
Andiamo in camera sua e parliamo sedute sul letto per un'oretta buona. Mentre parliamo vedo che Ari fa cadere il suo sguardo molto spesso sulla mia bandana. Questa cosa mi mette a disagio ma faccio finta di non accorgermene sennò dovrei dare spiegazioni e non mi va.
Poco dopo Ari mi riaccompagna a casa e ci salutiamo.

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Wiii ciao sono tornata scusate ma sono piena di verifiche/interrogazioni.
Grazie a chi commenta/vota/legge la mia storia 💖

Mi fido di te //ARIETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora