Capitolo 15

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Mi scende una lacrima involontariamente. Mi sento male ma non so perché. Ho come lo stomaco aggrovigliato e vorrei solo sparire.
Decido di uscire a fare due passi per calmarmi e capire che cosa mi sta succedendo.
Prendo cuffiette, chiavi di casa e una giacchetta ed esco.
Con la musica nelle orecchie giro per Roma persa nei miei pensieri.
Quando per colpa della fottuta riproduzione casuale parte "quel bar" di Ari, i miei occhi si riempiono di lacrime.
Comincio a pensare a tutte le cose successe fino ad ora: il litigio con due delle mie amiche, la situazione a casa con i miei genitori e Sara che si sta allontanando sempre di più.
Poi penso a come Ari in così poco tempo sia riuscita a portare un filo di luce nella mia vita. Quindi sti cazzi del bacio con Jenny, io sono felicissima di aver incontrato una persona così e non ho motivo per rimanerci male. Stop.
Una volta uscita dal mio mondo di pensieri, mi accorgo che involontariamente sono arrivata al parchetto dove siamo state l'altra sera io e Ari.
Come sempre non c'è nessuno.
Certo che di notte da sola fa leggermente paura, ma non so è come se questo parco fosse un po' il mio posto sicuro, quindi sono comunque tranquilla.
Mi stendo sull'erba a guardare il cielo godendomi la musica della mia playlist.
A un certo punto a svegliarmi dai miei viaggi mentali è una persona che si sdraia accanto a me.
Mi giro di scatto per la paura.
Ma mi tranquillizzo subito appena riconosco la persona: era Ari. Ma che ci faceva qui all'una di notte?
"Mi hai fatto prendere un colpo!" le dico.
Lei mi guarda e ridacchia e io in risposta le tiro un pugnetto sulla spalla.
"Che fai?" mi chiede.
"Pensavo"
"E tu invece? Come mai qui?" chiedo.
"Avevo bisogno di schiarirmi le idee" dice lei.
"E perché sei venuta proprio qui?"
"Perché l'altra volta mi avevi detto che non ci veniva nessuno e io avevo bisogno di stare da sola a riflettere" risponde.
"Se vuoi posso andare" dico tranquillamente.
"No macché scherzi, sto bene qui con te" parla lei.
Io sorrido lievemente e le chiedo: "Che è successo che devi riflettere? Non è andata bene con Jenny?"
"Sisi è andata bene, solo che, a differenza mia, lei vuole approfondire il nostro rapporto e io al momento no. Non che non ci sia interesse eh, è solo che boh c'è qualcosa che mi blocca e non so che cosa" dice lei.
"E tu invece? A che pensavi?" mi chiede.
"Un po' a tutto" non saprei nemmeno da dove iniziare a raccontarle cosa sta succedendo nella mia vita.
"Mmm misteriosa la ragazza. Tranquilla, non durerà molto, prima o poi cederai e mi racconterai" dice con un sorriso compiaciuto.
"Sese vedremo"
"Ari ti va di venire da me? I miei e mia sorella sono fuori sta notte e domani, io sono rimasta perché ho scuola, mentre mia sorella domani ha sciopero. Quindi sarei da sola e ho paura ahahah" chiedo.
"Hai paura di stare a casa da sola ma stai all'una di notte in un parco al buio" dice ridendo.
Beh effettivamente ha ragione.
"Questo è il mio posto, mi sento al sicuro qui" rispondo sincera.
"Comunque si vengo da te e ti proteggerò dal mostro sotto al letto" mi prende in giro.
Io le faccio la linguaccia di risposta.
Poi ci alziamo e andiamo verso casa mia con il suo motorino, con il quale era venuta fin qui.

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Mi fido di te //ARIETEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora