RAITING ROSSO!!
Mi baciò teneramente le labbra, mettendosi un'altra volta su di me.
Le mie dita percorsero tutti i suoi fianchi, giungendo all'elastico dei suoi boxer.
Li tirai giù lentamente e lui gemette non appena sfiorai la sua erezione, involontariamente.
Arrossii e lui mi sorrise.
"Ora tocca a me, però." mi informò, sorridendo maliziosamente, al punto giusto.
Percorse tutto il mio corpo, senza perdere un particolare. Quando incontrò i miei slip non esitò a tirarli giù lungo le mie gambe, facendoli arrivare al pavimento.
"Voglio fidarmi di te." gemetti, non appena sfiorò il mio punto sensibile.
"Puoi fidarti ciecamente. Voglio farti sorridere, provar piacere."
Ansimai quando il suo dito medio entrò nel mio centro, andando su.
Quando lo tirò fuori lo portò alle labbra, succhiandolo.
Ripetè quell'azione per due o tre volte, mentre mi stava facendo sua ogni secondo un po' di più.
Mi fece sdraiare più su rispetto a dov'eravamo prima.
Aprì le mie gambe, baciando l'interno delle mie coscie.
Chiusi gli occhi e strinsi il lenzuolo tra le mani quando sentii la sua lingua contro la mia intimità.
Gemetti quando la sentii dentro di me.
"H-Harry..." lasciai cadere la mia testa all'indietro, mentre onde di piacere attraversavano il mio corpo.
Qualche minuto dopo raggiunsi l'orgasmo, sfinita, ed Harry si sdraiò al mio fianco e mi abbracciò.
Sentivo un forte imbarazzo.
"Sei così perfetta, piccola mia." mi sussurrò Harry.
"Dimmi che sei solo e soltanto mio, dimmi che non finirà mai."
"Sono solo tuo. Puoi stare tranquilla, principessa, non finirà."
Appena finì di parlare si infilò un preservativo e la sua grande erezione penetrò dentro di me, facendomi gemere.
Ad ogni spinta lo tenevo più stretto a me, avevo paura nonostante tutto.
Avevo paura che non ci fosse amore, ma solo sesso.
Avevo paura di rivivere le brutte sensazioni che avevo vissuto quando mi aveva violentata.
E non volevo.
Ad un certo punto smise di spingere e mi guardò negli occhi.
"Grace, ti prego."
Aveva notato la mia paura.
"Harry, non so.. Non so perché, ma ho paura."
"Basta.. Dimenticati di tutto." disse, alzandosi.
"Dimenticati di conoscermi, dimenticati che ti ho violentato e soprattutto dimenticati che stavamo facendo l'amore. Dimentica tutto." era freddo, lo sentivo tanto distante.
Aveva detto <<Che stavamo facendo l'amore.>> però, quindi per lui non era solo sesso..
"Harry, non potrei dimenticarti. Solo che.."
"Come cazzo ho fatto a non accorgermi che sei solo una bambina??" gridò, dando un forte pugno al muro.
Mi alzai e lo raggiunsi.
"Harry, ti prego.."
Poggiai la mano sul suo braccio e lui la tolse, non troppo gentilmente.
Mi prese entrambi i polsi e mi sbattè al muro.
Sentii un forte dolore sotto l'ingessatura.
Stava succedendo di nuovo, non era più il mio dolce Harry. Ora lui era "lo Styles che mi ha violentato".
Le lacrime abbandonarono i miei occhi, e lo guardai nei suoi.
"Ora capisco tutto. Era solo un modo per farmi del male, altro che "ti amo" e cose del genere! Harry, lasciami andare!!" cercai di ribellarmi, ma i miei polsi stretti a muro e la sua statura che mi stava davanti me lo impedivano.
"E se ora io volessi vendicarmi?"
Guardai il verde dei suoi occhi, che ora era molto pauroso.
Era come se il mio Harry non ci fosse più.
"No!!! Non un'altra volta, no!!!!"
Ignorò le mie lacrime e mi buttò al pavimento, tenendomi per i capelli.
"Ora sono tutto tuo, eccomi." disse rudemente, mentre avvicinava il mio viso alla sua erezione.
Mi rifiutai di aprire la bocca, ma pensò lui pure a questo.
Mi ritrovai la sua lunghezza fra le labbra e nella bocca, mentre migliaia di lacrime mi rigavano il viso.
Venne dopo circa cinque minuti di tortura e sul mio viso si formò un ghigno disgustato.
"Ingoia." mi ordinò.
Eseguii il comando, e se sembrava che fosse tutto apposto in realtà non lo era per niente.
Quando fu soddisfatto mi prese in braccio e mi buttò sul letto, coprendomi con le coperte.
"Sei brava a fare la troia, però." mi insultò ed uscì dalla stanza.
Sentii un 'click' provenire dalla serratura della porta e mi alzai per controllare: aveva chiuso a chiave, lasciandomi dentro.
"Apri Harry, apri!!!!" gridai, battendo i pugni sulla porta.
Quando constatai che non mi aveva ascoltato sbuffai e mi rivestii, per poi tornare vicino la porta. Mi lasciai cadere al pavimento.
Misi le braccia attorno alle ginocchia e mi lasciai andare in un pianto disperato.Harry's pov
Non so perché la trattavo così, e non so neanche che cavolo mi era preso.
Violentarla.
Per la seconda volta???
No, Harry, no.
Inizialmente l'avevo sentita gridare, ma ora più niente.
E mi stavo preoccupando.
Mi odierà, ovvio.
Fra poco saremmo dovuti andare a scuola, dato che erano le 7:45.
Mi decisi a salire le scale e bussai alla porta.
"Grace??"
Niente.
"Grace???"
Non mi rispose nessuno e girai la chiave.
La porta si aprì, ma Grace non c'era. Entrai nel bagno e quando mi resi perfettamente conto di ciò che avevo davanti le lacrime scesero dai miei occhi senza che me ne accorgessi.
La trovai con una corda stretta intorno al collo, che penzolava dal soffitto, priva di sensi.
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WRITER'S WALL
Fanfiction“Sei il mio sorriso, la mia speranza e tutto ciò in cui credo, non lasciarmi andare. Io ti amo e tu mi ami, questo è il nostro obiettivo, capire che ci amiamo è la nostra meta. Il dolore e le tensioni sono solo il passaggio, lo svolgimento della nos...