La guardai, tra una lacrima e l'altra. Era immobile, con gli occhi chiusi ed un camice di stoffa bianco, con pois azzurri chiari, che lasciava scoperte le sue meravigliose gambe.
Spalancai la bocca quando dai suoi occhi, ancora chiusi, cadde qualche lacrima.
"Grace??"
Non mi rispose.
Uscii dalla camera e andai a cercare il dottore, per avvisarlo.
Quando lo trovai richiamai la sua attenzione.
"Dottore!!"
"Mi dica."
"Grace. Sta piangendo, ma ancora non si è svegliata."
"Andiamo."
Entrammo nella stanza di Grace.
"Aiutami, ragazzo." mi disse il dottore.
"Cosa posso fare??"
"Devi dirmi se le frequenze di quella macchina sono alte o basse, mentre le controllo il cuore, finché non arrivano le infermiere." mi indicò il grande macchinario che avevo notato prima.
"Ok."
Controllò il cuore di Grace e vidi che le frequenze che mostrava il macchinario si stavano alzando, così lo dissi al dottore.
Non ci capivo davvero niente, ma speravo con tutto me stesso che tutto andasse bene.
Poco dopo arrivarono le infermiere e mi allontanai dal lettino, sapendo di essere solo d'intralcio.
Passarono circa 15 minuti e le due infermiere che erano entrate uscirono. Avevo le mani tra i capelli e le lacrime agli occhi.
Il dottore mi si avvicinò e si sedette al mio fianco.
"È viva." mi disse.
"Davvero??" alzai la testa di scatto, sorridendo leggermente.
"Si, è viva, perché il suo cuore ha un andamento regolare, ma purtroppo.."
"Purtroppo??"
"È... È in coma." mi avvisò, con il dovuto tatto.
Mi vidi crollare il mondo addosso.
Grace in coma.
Grace in coma.
Grace in coma.
Solo per colpa mia.
"Vuoi restare con lei?" chiese il dottore, concedendomi una grossa opportunità.
"Ovvio che resto."
"Perfetto, allora se succede qualcosa mi avvisi."
"Ok, grazie, arrivederci."
"Arrivederci."
Uscì dalla stanza ed io tornai accanto a Grace.
"Sei in coma?? Piccola, dimmi che è tutto uno scherzo, dimmi che l'hai fatto per vendicarti di me. Svegliati ed alzati da questo lettino, ti prego." appoggiai il viso sul suo petto, piangendo come non avevo mai fatto.Grace's pov
Si appoggiò al mio petto, lo potevo sentire e mi sforzai di aprire gli occhi, ma sentivo le palpebre troppo pesanti.
Volevo alzarmi, ma il mio corpo non ascoltava i comandi che dava il cervello.
"Dammi un segnale, ti prego. Grace, ti amo e non posso perderti, sei troppo importante per me." sentii la sua voce perfetta vicino a me e cercai di sorridere, ma il fatto che sbuffò mi fece capire che non lo avevo fatto.
Non riuscivo a muovermi, dannazione.
Ma qualcosa avrei dovuto fare.
"Non posso vivere senza di te, non posso continuare. Voglio morire. Staresti bene senza di me, magari con Liam, o con un altro ragazzo, ma in ogni caso senza di me tra i piedi."
No, no e ancora no!!
Non potevo star meglio senza di lui, io lo amavo. Mi faceva soffrire e piangere, si, ma era l'unico in grado di capirmi fino a fondo.
I suoi sbalzi d'umore facevano parte di lui, non poteva cambiare se stesso, e questo avrei voluto dirglielo con tutto il cuore, ma non ci riuscivo.
Le mie condizioni non me lo permettevano.
Si avvicinò a me, lo capii perché sentivo il suo respiro vicino le mie labbra.
"Resisti." qualche sua lacrima mi bagnò le guancie, dopo che mi venne dato un bacio delicato sulla destra.Harry's pov
Alcune delle mie lacrime bagnarono le sue guancie perfette e le asciugai con il pollice.
Mi sedetti accanto a lei, su una sedia e la guardai.
Non si poteva dire altro se non che era perfetta.*ore 19:30*
Per tutto il giorno ero rimasto lì e lei non si era più mossa.
Ed era ancora lì, a farmi disperare.
I capelli in disordine erano sparsi sul cuscino, i suoi occhi azzurri ancora chiusi e la pelle leggermente più pallida del solito, in contrasto con le labbra piene.
La vidi muoversi leggermente.
"Grace??" mi alzai di scatto e mi avvicinai a lei.
"Mmh." cercò di dire qualcosa, mormorando.
"Grace, piccola, ci sei??" mi avvicinai ancora di più a lei per poter sentire un'eventuale risposta, ma più niente.
Le accarezzai una guancia, scendendo fino al collo.
"Tesoro, mi senti??"
La vidi chiudere gli occhi con più pressione.
"Grace?? Non muoverti, chiamo il dottore."
Uscii dalla stanza e sentii il cellulare vibrare, lo presi e guardai lo schermo: mia madre mi stava chiamando.
Staccai e raggiunsi il dottore.
"Dottore, Grace ha mormorato, si è mossa per qualche secondo. Quando pensa che potrò rivedere i suoi occhi aperti??" ero nervoso, ansioso, felice, ma anche triste.
"Non posso dirtelo con certezza, perché, ragazzo, certezze per adesso non ne abbiamo. Spera solo che sia al più presto. Però il fatto che stia pian piano reagendo è un segnale positivo."
"Grazie, torno di là."
"Vai, e avvisami sempre se succede qualcosa."
"Certo."
Tornai nella stanza di Grace e mi sedetti vicino a lei un'altra volta, sbuffando con preoccupazione.
Mi scompigliai i capelli, per poi sistemarli di lato.
Guardai il cellulare e trovai un'altra chiamata di mia madre.
Mah, strano che si ricordasse di avere un figlio.
Mia madre Anne era sempre impegnata nel suo lavoro e viaggiava sempre a causa di quello, quindi se la vedevo una settimana ogni due mesi era già tanto. Mio padre invece.. Boh. Da quando si separò da mia madre lo vedevo pochissimo e posso dire di conoscere solo il suo nome, Des.
Mia sorella Gemma invece viveva con una sua amica, in una modesta villetta nel centro di Londra, quindi anche lei era via.
Ero l'unico ad Holmes Chaples della mia famiglia, tranne quando mia madre tornava a casa per progettare un altro viaggio di lavoro.
Da solo.
Chi alla mia età non ha una famiglia? Harry Edward Styles.
E direi che mi vergogno anche di avere lo stesso cognome di mio padre.
Si fecero le 23:00 e mi addormentai, ormai stanco.Grace's pov
Riuscii finalmente ad aprire gli occhi, anche se era tutto sfocato. E buio.
Odiavo il buio, mi faceva sentire sola, e anche un po' spaventata.
Ma.. Dove mi trovavo??
Portai le mani sul viso, sfregandomi gli occhi. Mi sentivo ancora un bel po' pesante, ero stordita.
La mia vista tornò normale e mi guardai attorno.
A destra del mio letto c'era qualcuno che dormiva.
Feci attenzione a scendere piano e mi appoggiai al letto per provare a camminare.
Mi sentivo ancora molto pesante.
Feci due passi verso la sediolina per scoprire chi ci stava sopra, ma sfortunatamente non mi ressi su quando lasciai il letto e caddi sul misterioso ragazzo.
Sussultò quando gli caddi di sopra e capii che era Harry.
Spalancò le labbra e gli occhi, che erano rossi e gonfi e mi guardò.
Mi sollevò sulle braccia e mi rimise sul lettino.
"Grace, ti sei svegliata! Come stai, piccola??" singhiozzò, abbracciandomi.
"Levati, Harry." mi misi una mano alla testa e lo spinsi via.
"Ora che mi sono svegliata te ne puoi andare. Visto?? Io ho rispettato il patto, ora tocca a te." dissi, scontrosa.
Mi riferivo al fatto che se mi fossi svegliata mi avrebbe lasciato in pace per sempre.
Chiaramente non era vero che volessi questo, ma volevo dimenticarlo, e fare l'antipatica era l'unico modo.
Dovevo farmi odiare da lui.
Sorrisi falsamente quando mi guardò con confusione.
"Q-quale patto, Grace, di che parli??" mi chiese, intimorito.
Aspettate un secondo, era davvero Harry Edward Styles?? INTIMORITO???
In quale strano universo ero capitata??
"Avevi detto che se io mi fossi svegliata mi avresti lasciato in pace, che dovevo superare anche quest'ostacolo, che ti eri sempre comportato male. Ho sentito tutto io eh!" dissi, incrociando le braccia.
"B-bene. Solo una domanda. Vuoi davvero non rivedermi mai più?" le lacrime abbandonarono i suoi occhi, già troppo gonfi.
Avrei voluto abbracciarlo, asciugare le sue lacrime e baciarlo, ma dovevo resistere.
"Nah. Non potrei.."
Gli diedi speranza, ma dovevo essere cattiva.
"Vederti a lezione è più che sufficiente. Non c'è bisogno che cambi scuola, ti risparmio questa fatica." sorrisi sfacciatamente, dopo aver parlato.
"Ok." tirò su col naso, prendendomi tra le braccia.
"Che fai?? Lasciami!!" protestai.
"Non ce la fai a camminare, ti devo portare dal dottore e poi a casa."
"Invece ce la faccio, mettimi giù!!"
Lo feci sbilanciare per sbaglio e sbattemmo contro il muro, ora eravamo a due millimetri l'uno dall'altra e i miei piedi toccavano finalmente terra.
Lottai contro me stessa per non baciarlo, ma mi venne troppo difficile, dato che mi si avvicinò ancora di più.#Spazio Autrice#
Hola pipoool!!! Scusate il ritardo ma il mio telefono ha deciso di non funzionare per quasi un mese...Allora come state??
Mi siete mancate 😭
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WRITER'S WALL
Fanfic“Sei il mio sorriso, la mia speranza e tutto ciò in cui credo, non lasciarmi andare. Io ti amo e tu mi ami, questo è il nostro obiettivo, capire che ci amiamo è la nostra meta. Il dolore e le tensioni sono solo il passaggio, lo svolgimento della nos...