Capitolo 6 L'ora è giunta. -Jack

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Non mi ricordavo di essere andato a dormire la notte scorsa ma mi svegliai nel letto della mia camera. Mi ci volle un attimo per comprendere dove fossi. Mi alzai e andai verso il bagno per lavarmi il viso, ero pallido ma forse piú degli altri giorni ma non ci diedi peso.
Mi feci una doccia veloce e misi i vestiti che mi aveva preparato Silvia il giorno precedente. Volete la verità? Mi piacevo vestito così. Ero vestito semplicemente con una camicia nera e dei jeans blu normalissimi ma mi sentivo bene perché erano abiti nuovi, nelle vecchie famiglie avevo sempre con me la mia vecchia tuta ormai mi andava strettissima, però mi ci ero affezionato. Mi avvicinai alla scrivania e trovai un biglietto con uno zaino nero, presi il biglietto e lo aprii,'Ben svegliato Jack, questo é il tuo zaino di scuola spero non ti dispiaccia il nero, comunque dentro ci sono due libri e un quaderno quelli del primo giorno e dentro al quaderno l'orario di oggi, noi siamo giù a fare colazione. _Silvia' .
Veramente un gesto molto gentile me ne resi conto. Non molti avevano fatto un gesto del genere, anzi forse nessuno, il gesto più carino che mi avevano fatto in una casa affidataria è stata quella di comprarmi un cappellino da baseball rosso. Beh mettiamo le cose in chiaro da subito, non lo avevano comprato per me ma per il loro figlio viziato che non aveva gradito il gesto allora lo avevano dato a me come pseudo regalo. Per convenienza accettai e lo tenni per un periodo limitato perché poi lo diedi 'accidentalmente' al cane dei vicini che ne fece il suo giocattolo preferito.
Presi lo zaino e scesi le scale per poi dirigermi verso la cucina,dove non mi aspettavo di trovare Silvia e Michael seduti a tavola con tutto il cibo intatto. Mi stavano aspettando. Wow. "Ben svegliato" mi disse Michael sorridendo "la colazione é pronta, poi ti accompagno a scuola"
Mi sedetti al mio posto "Michael non ce n'é bisogno,non vorrei farti arrivare tardi a lavoro" sorrisi prendendo una ciotola e il latte.
Silvia mi guardava esterrefatta ma non capivo il motivo, ero sempre lo stesso Jack di ieri sera. "Oh no mio caro ragazzo ti accompagno io" insistette Michael e non potei dirgli di nuovo di no. Finimmo di mangiare e salutai Silvia con un cenno della mano e salii in macchina.
"Sei contengo Jack della tua nuova casa?" , mi chiese Michael sedendosi al posto di guida. "Oh si ti ringrazio Michael" sorrisi dolcemente cercando di non sembrare freddo e distaccato. "Ne sono veramente felice" disse lui estraendo dalla tasca un pacchetto incartato con una carta blu scuro con tutto l'universo raffigurato sopra. "Questo è per te, spero ti piaccia, lo ha scelto Silvia, spero ti sia utile" disse prima di porgermi il pacchetto. Nessuno ripeto nessuno mi aveva mai fatto dei regali e non sapevo come scartarlo.
"Grazie Michael , grazie veramente" dissi strappando la carta cercando di non rovinarla del tutto. Aprii la scatola e trovai un iphone nero, credo che fosse uno degli ultimi usciti. Rimasi senza parole,non sapevo che dire. "Ma Michael quanto vi é costato?.." Lo guardai un po' perplesso per la risposta.
"Beh Jack visto che fai parte della famiglia non ti deve mancare mai nulla e nemmeno un telefono per poter contattare noi e gli amici che ti farai a scuola " disse Michael sorridendo "e poi lo abbiamo uguale,due iphone 6" disse estraendo il suo iphone dalla tasca,anch'esso nero. "Ti ringrazio davvero, è il primo regalo che mi fanno in tutta la mia vita, lo terrò come un tesoro" sorrisi e accesi il telefono, intanto Michael aveva acceso la macchina e si era messo in cammino verso la scuola.

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