Un fiocco di neve bollente.

Cap 14 Jack

Era ferma, in piedi che mi fissava. Anzi possiamo dire che io la fissavo, non so che espressione potessi avere ma non riuscivo a recepire tutto quello che avevo attorno. Vedevo solo lei e sentivo solo il battito del mio cuore.
Aspettate un attimo da quando in quà ero diventato cosi sdolcinato? Beh sta di fatto che in quel momento lei mi sorrise. Non un sorriso spavaldo, ma un sorriso timido quasi pudico. Era troppo bella per essere reale. Dopo quel sorriso inaspettato mi vibrò il telefono nella tasca dei jeans. Era Derek. "smettila di sorridere sembri un maniaco ahaha" che gentilezza Derek.
Risi tra me e me e iniziai a mandare i messaggi a Derek durante l'ora di economia, me la cavavo bene con tutte le materie dove bisognava calcolare, a dire la verità me la cavavo bene in tutte le materie.
Passarono due ore e io non avevo ancora rivolto la parola a Elsa, mi sentivo un verme schifoso quando prendeva il telefonk in mano e notavo che riceveva dei messaggi e sorrideva. Sorrideva per quel biondino del bar, non mi piace per niente quel tipo. Sono sicurissimo che ha solo in mente una cosa e non è rendere felice Elsa.
"Ehi come mai sei cosi serio?" Non me ne accorsi ma al mio fianco spuntò Derek con un panino in mano. "Stavo pensando e tu cosa ci fai qui?" Dissi.
"Ho chiesto a Genna di spostarsi al mio posto non era molto contenta ma ha dovuto accettare" sorrise lui con fare cattivo. "E bravo il mio amico" risi di gusto, era divertente vederlo un po' sciolto nel parlare con gli altri.
"Come mai Genna si è spostata?" Sentii Ariana l'amica di Elsa chiedermi di Genna. "Volevo stare con il mio amico e non con lei" dissi freddamente ma appena vidi che anche la mia dea era girata verso di noi, il mio cuore iniziò a battere forte.
Ma dopo quel momento non vidi più il suo viso fino alla fine della giornata scolastica.
Suono la campanella definitiva e li potevo dire di essere felice ma anche rattristato perché dovevo andare a casa e non potevo vedere Elsa.
"Vai a chiederglielo" disse Derek. "Che cosa?" Dissi guardandolo. "Ma allora ti devo dire tutto io, chiedile di andare a casa insieme" arrossii e mi voltai verso di lei che in quel momento stava mettendo a posto i libri nello zaino.
Forza Jack sei un uomo no? Allora dai... "
Emh...Elsa..posso chiederti una cosa?

SCUSATE IL CAPITOLO È CORTO MA VOLEVO CHIEDERVI UNA COSA. VORREI CHIEDERVI SE NON SOLO A METTERE MI PIACE ALLA STORIA (non è che non mi faccia piacere per carità) MA VORREI CHE COMMENTASTE PER VEDERE SE LA STORIA É DI VOSTRO GRADIMENTO.
SPERIAMO IN BENE . BACI.
😘