//I can't help falling in love with you// killugon

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Gon non chiesea killua il motivo per cui non si fosse fatto vedere per giorni, sapeva che killua doveva elaborare il tutto per fare la cosa migliore, "ti sono mancato gon?" chiese l'albino facendo un leggero sorriso che esprimeva tutto tranne che la felicità, "certo" rispose gon con li suo solito sorriso spensierato, il sorrisetto di killua si trasformò in una espressione vuota, "gon posso farti una domanda?" chiese killua guardando gon negli occhi, "certo, chiedi pure" rispose gon, "tu mi ami davvero?" continuo poi killua, "certo, ma perché questa domanda-" gon venne interrotto da un bisbiglio di killua "impossibile" la voce dell'albino o era tremolante, abbassò la testa e strinse i pugni "non è possibile, tu sei il sole e io la luna, il sole non potrebbe mai innamorarsi della luna, nessuno l'ha mai fatto, perché dovrebbe farlo proprio il sole?" killua strinse gli occhi dai quali sgorgavano le lacrime che rigavano il suo viso, "e se non fosse così?" disse gon guardando gli occhi celesti di killua, "chi lo ha deciso? Se nessuna persona ha mai amato la luna sarò io il primo a farlo" continuò gon, "Ma amare la luna ti sta uccidendo, non è così, gon? Perché? Se una cosa ti fa male normalmente ti allontani da essa, quindi perché? Perché continuare ad amare qualcosa che presto ti ucciderà?" ci fu un momento di silenzio, poi la voce di gon lo spezzo, "perché sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Potrai essere qualsiasi cosa, il sole, la luna, una stella o neanche quella, ma io non smetterò di svegliarmi la mattina con il desiderio di incontrarti, non smetterò di amare la tua voce, il tuo sorriso, non smetterò mai di sentirmi a casa quando sei con me. Prima ero solo, desideravo qualcuno che mi stringesse la mano e tu sei stato l'unico a stringermela. " dopo quelle parole killua si mise piangere come non aveva mai fatto, caddè a terra, e stringendo le mani sul pavimento pianse tirando fuori tutto ciò che non era mai riuscito ad esprimere a parole, usò tutto il fiato che aveva in corpo per tirar fuori un pianto straziante, pieno di ansie e preoccupazioni. Gon si alzò, si mise davanti a killua e lo abbracciò con tutta la forza che gli era rimasta, killua pianse tra le sue braccia, non voleva staccarsi da lui, aveva la sensazione che se l'avesse fatto non avrebbe potuto più stringerlo, non avrebbe potuto dinuovo sentire il profumo del sole sulla sua pelle, sfiorarlo o vedere il suo sorriso.

I due si staccarono e si misero entrambi sul lettino d'ospedale, rimasero li non so quanto tempo, non dissero nulla, c'era il silenzio più assoluto, ma non era un silenzio di tensione ma anzi da quel silenzio riuscirono a tirare fuori tutto. La luna era alta e illuminava i loro volti stanchi, "gon, io ora dovrei andare" disse killua cercando la forza di staccarsi da gon, "puoi restare qui solo un altro po'?" chiese gon, non voleva lasciarlo andare, voleva sentire il suo calore ancora un po', "resterò fin quando non ti sarai addormentato" rispose l'albino sorridendo a gon, "allora farò in modo di non addormentarmi mai" disse gon per poi fare una piccola risatina, "si si, come no, sappiamo tutti che crollerai di sonno tra 5 minuti, lo fai sempre." era ritornata l'atmosfera che avevano prima, entrambi da quando gon si era sentito male avevano dimenticato come erano prima, e in fondo gli mancava poter stare fuori tutto il pomeriggio a parlare di chissà cosa e in chissà quale luogo, gli mancavano le battaglie di neve, i pigiama party, le giornate alla loro "base segreta" dove sognavano di scappare lontano e facevano progetti per il futuro, si erano scordati che prima di tutto questo erano semplici adolescenti legati da un legame speciale, come quello delle anime gemella ma molto più forte.

"killua sei ancora qui?"

"certo gon"

"killua?"

"gon?"

"ti voglio bene"

"Anche io ti voglio bene"

Era stata una giornata dura per entrambi e alla fine si addormentarono cullati dai ricordi passati dei loro giorni da migliori amici.