Strange Benefits || James Potter(da Revisionare)

Diciannove

La luce del sole filtra attraverso la fessura delle tende personalizzate che la signora Lupin ha regalato a James come regalo di congratulazioni in estate, quando hanno scoperto che era diventato Caposcuola, i colori di Grifondoro brillano nella sua stanza buia. Tutto il suo corpo era avvolto nella coperta di lana e il sonno lo stava abbandonando, ma si rifiutava di aprire gli occhi. Non era il sole a svegliarlo, comunque. Era un altro rosso fiammeggiante e infuocato. Una rossa, insomma.

Lentamente accolse la luminosità con gli occhi che si stavano adattando, ma la sua vista fu bloccata dal bel viso di Lily Evans.

"Buongiorno, amore," sorrise lei, completamente sveglia, luminosa e con le lentiggini, proprio come lui aveva imparato ad amarla prima. Era altrettanto splendida, intelligente e bella come James sperava che fosse. E questo peggiorava la situazione.

Mormorò involontariamente quando la rossa gli stampò un bacio sulla fronte, strofinando poi i loro nasi. "Come hai fatto-"

"Milla mi ha fatto entrare," rispose lei prima ancora che lui finisse di chiedere. Lui si mise improvvisamente a sedere, urtando le loro fronti. "Ahi!"

Si scusò e si rimproverò mentalmente, strofinandole con cura la fronte con il pollice e mordendosi il labbro. Si fermò quando lei cominciò a ridere. "Cosa?"

"Sei adorabile," disse con condiscendenza prima di sospirare e prendergli la mano tra le sue. "James, so che usciamo solo da poche settimane, ma io... io onestamente penso di amarti già."

Trattenne il fiato. Era questo; il momento che aspettava, le parole che aveva sempre voluto sentire dalle labbra di Lily fin dal secondo anno. Questo momento doveva essere l'ultima goccia, l'ultimo fattore che avrebbe dovuto far sparire tutte le sue confusioni e incertezze. Questo momento dovrebbe essere il migliore della sua vita, quello che gli farà dimenticare l'altra ragazza appena fuori dalla sua porta.

Ma le sue parole lo fecero sentire ancora più combattuto e colpevole.

"Mi sento un'idiota, davvero," continuò lei ridacchiando. "Ho lasciato che tu mi passassi davanti per tutti questi anni, senza sapere che saresti stata la persona che mi avrebbe fatto provare tutte le cose che non sapevo di poter provare. Mi dispiace di averti fatto aspettare così a lungo, James. Ti amo."

Lui le afferrò di nuovo le mani, temendo di dire qualcosa, così fece quello che sapeva fare meglio. La baciò. E se chiudeva gli occhi in quel momento, era quasi certo di poter immaginare che le ciocche di capelli in cui infilava le dita fossero di un biondo sporco invece che rosse.

-

Milla rimase impietrita, sentendosi in tutta onestà un'infame. Guardò attraverso la fessura della porta e si maledisse in silenzio per aver notato che era socchiusa. Perché si stava facendo questo?

"Ti amo," sentì Lily sussurrare e le si formò un sorriso amaro sulle labbra. Quando aveva iniziato a piacerle Potter? Era sempre stato un compagno, un collega, un buon scopatore. Ma ora è molto di più.

Quando James ha iniziato a diventare molto di più? Quando l'ha perso?

Sospirando, si ritirò nella sua stanza senza avere intenzione di uscire e affrontare tutti per tutto il giorno. Si meritava almeno un po' di spazio da tutta la solitudine che sentiva ultimamente.

Le mancava non essere sola.

Se ci pensa, tutto è cominciato ad andare a rotoli nel momento in cui suo fratello si è laureato e Cormac l'ha lasciata per la popolarità. Poi ci sono stati sprazzi di notti calde e giorni ancora più caldi con James, risate fugaci con i suoi amici, e per un attimo si è concessa di pensare che finalmente aveva finito di essere sola, ma poi finì troppo presto e troppo in fretta. E ora era di nuovo sola.

Reprimendo le lacrime, Milla afferrò un pezzo di pergamena e la sua penna d'oca, si sedette sul comò e scrisse all'unica persona che sapeva non sarebbe mai andata via. Suo fratello.

Caro Maxwell,

Come va il lavoro? Hai finalmente risparmiato abbastanza per affittare un appartamento a Londra? Se no, salutami mamma e papà. Mi mancate da morire. Non rimuginare tanto sul fatto di vivere ancora con i tuoi genitori a 19 anni e non dare a mamma un dispiacere così grande, ok? Le vacanze di Natale sono imminenti e mi aspetto un caloroso benvenuto a casa da tutti e tre!

Max, ad essere del tutto sincera, non me la passo bene. Non mi sono mai sentita così sola. Sono assolutamente sola in questo enorme castello .

Mi sono anche trovata in una situazione piuttosto compromettente. Ho avuto una relazione con un ragazzo, e tu sai chi è, quindi non dirò il suo nome. È stato divertente, ma ora ha una ragazza. Ero abbastanza sicura che non mi piacesse in quel modo, ma ora mi ritrovo a soffrire ogni volta che li vedo. E Merlino, la sua ragazza è una santa! Mi sento molto male, in questo momento.

Vorrei che tu fossi ancora qui con me, Max. Desidero terribilmente la tua compagnia. Non ho più nessuno con cui mangiare e studiare. Se pensi che sette anni siano sufficienti per farmi fare amicizia , beh, hai sottovalutato l'antisocialità di tua sorella!

Scherzi a parte, non vedo l'ora di uscire da Hogwarts e tornare a casa. Non so se riuscirò a sopravvivere a un altro dramma maschile. A proposito, Cormac continua a fare lo stronzo.

Ti amo idiota. Dimmi tutto nella tua prossima lettera per farmi tornare in me, ok?

Rispondimi presto.

La tua sorella preferita ( e unica),

Milla

Con un'annusata silenziosa, allontanò ogni sensazione di nostalgia e sigillò la lettera. Milla si alzò per aprire la finestra vicino al letto e accarezzò il suo gufo, Juniper, porgendogli la lettera. "Portala a Max, Juniper. Portala a casa,"

Guardò il gufo volare via, sfidando il vento. I suoi occhi azzurri seguirono il suo movimento finché Juniper non sparì dalla vista.

Milla sperava che il suo animaletto tornasse presto. Non riusciva a sopportare che qualcun altro, persino un gufo, la lasciasse. Non poteva.