Trentuno

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Il ritorno a Hogwarts dopo le vacanze era molto simile al primo giorno di scuola

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Il ritorno a Hogwarts dopo le vacanze era molto simile al primo giorno di scuola. I binari 9 e 3/4 era pieno di studenti, che si riunivano come se fossero stati separati per anni invece che per due settimane. In effetti, quasi tutto era uguale. Beh, tranne per una cosa.

"Milla!" Quattro ragazzi gridarono all'unisono, correndo verso di lei con gli occhi che si illuminavano come i bambini di 5 anni che erano in realtà. James Potter era in testa alla corsa, con Sirius e Remus che lo seguivano e Peter che era molto indietro rispetto al gruppo. Si fermarono rumorosamente davanti a lei, ansimando ma con sorrisi uguali. Improvvisamente, Milla sentì un braccio avvolgerle le spalle in modo protettivo.

"Allora, chi di voi è James?" chiese Maxwell, con aria minacciosa. Il ruolo di fratello iperprotettivo è senza dubbio il suo preferito. Milla alzò gli occhi al cielo guardando i sciocchi ragazzi che facevano parte della sua vita. James, invece, praticamente tremava.

Il fratello di Milla conosceva il ragazzo per via del Quidditch e, ad essere onesti, non era difficile notare il ragazzo e il suo famigerato gruppo di amici. Maxwell era stato prefetto dal quinto anno fino al diploma e durante le riunioni si parlava sempre di loro. Non conosceva bene il ragazzo dai capelli ricci, ma conosceva la sua reputazione e ricordava vagamente che si struggeva per la saggia ragazza di Hogwarts, Lily Evans. Era strano vederlo raggiante di fronte a Milla come se si fosse preso una cotta per lei da sempre.

"Non essere stupido, Max," lo rimproverò Milla, dando una gomitata al Rosamund più grande e facendolo grugnire dolorosamente. "Sai chi è, ti piaceva guardare il Quidditch a scuola."

Fu il turno di Maxwell di alzare gli occhi al cielo. "Giusto, mi ricordo che dovevo praticamente trascinare il ​​tuo culo per veder le partite."

"Aspetta," lo interruppe James, con gli occhi spalancati e lo sguardo incredulo su Milla. "Non ti piace il Quidditch?!"

Il ragazzo biondo sbuffò, arruffando i capelli della sorella. "Questa non sa nemmeno volare con la scopa! Non so come abbia fatto a passare il primo anno."

Milla si rallegrò. "Okay, credo sia ora di andare, Max. Ciao, ci vediamo alla fine del trimestre! Mi mancherai. Ciao!" si affrettò a dire, cercando di spingere il fratello verso i genitori che se ne andavano.

"Ehi, non ho ancora finito!" protestò Maxwell, prima di raddrizzare la schiena e avvicinarsi a James. Il caposcuola si irrigidì quando gli mise le mani con forza sulle spalle, giocando a sistemare il colletto di James. "Potter,"

La ragazza bionda trasalì alla vista. "Max..." si interruppe in segno di avvertimento.

Maxwell sorrise alla sorella, dicendo "rilassati!" prima che il suo sguardo si indurisse, rivolgendosi di nuovo a James. I due ragazzi avevano quasi la stessa altezza, ma il ragazzo dagli occhi castani aveva bicipiti più grandi e spalle più larghe di quello dagli occhi blu, grazie agil anni di Quidditch. Nonostante sapesse che James avrebbe potuto batterlo in una scazzottata o in qualsiasi altro scontro fisico, non riuscì comunque a trattenere il nervosismo che lo attanagliava quando il ragazzo più grande si avvicinò.

"Ora, mi piacerebbe guardare il Quidditch," esordì il Rosamund più grande, socchiudendo gli occhi color oceano. "Ma kick-boxing? Quello è il mio vero sport. E sono dannatamente bravo. Solo qualcosa da tenere a mente quando deciderai di fare del male a mia sorella, a lungo andare."

James deglutì. "Preso nota," gracchiò prima di schiarirsi la gola. "Voglio dire, sì, certo. Ho capito."

"Bene," Maxwell sorrise sarcasticamente, dandogli una leggera pacca sulle spalle prima di indietreggiare. "Bene ragazzi, è stato un piacere parlare con voi. Milla, abbi cura di te. Probabilmente la mamma ti scriverà non appena torneremo a casa. Ti voglio bene, sorellina."

I due fratelli si abbracciarono prima che Maxwell facesse un ultimo saluto e sparisse tra la folla.

"O mio dio!" esclamò Milla improvvisamente mortificata. "James, mi dispiace così tanto!"

Come se si fossero esercitati, Remus, Sirius e Peter scoppiarono tutti a ridere in modo odioso, schiaffeggiandosi le mani e stringendosi lo stomaco.

"Amico," riuscì a dire Sirius. "Le tue palle sono ancora intatte?"

Il ragazzo occhialuto arrossì, abbassando lo sguardo sulle sue scarpe di pelle nera prima di borbottare. "Stai zitto."

Non poté fare a meno di sorridere al suo sguardo imbarazzato e probabilmente speculare a quello mortificato di Milla, sentendo il sangue affluirle anche sulle sue guance. "Mi dispiace davvero,"

"Tutto okay."

La caposcuola sospirò prima di prendere la sua borsa da terra dove l'aveva lasciata il fratello e decidere di cambiare argomento. "Beh, dai ragazzi, non vorremmo perdere una cabina vuota."

"Aspetta, Milla!" James la chiamò quando lei iniziò a camminare verso il treno. Lei si voltò verso si lui con le sopracciglia alzate in segno di domanda. Lui si fermò, faticando a trovare le parole. "Cosa... cosa diavolo è la kick-boxing?"

Lei ridacchiò, non aspettandosi quella domanda del tutto innocente. Dio, a volte vorrei solo  prenderlo per  il  suo bel  faccino  e  baciarlo a morte. Scollandosi di dosso i pensieri, scelse di stuzzicare il ragazzo e sorrise. "È meglio che tu lo scopra da solo",

Con ciò, continuò a camminare verso il treno, senza voltarsi a guardare il ragazzo con la testa congelata che aveva lasciato dietro.

Strange Benefits || James Potter(da Revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora