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Da quel giorno è passata una settimana, non ho fatto altro che ripensarci, il ricordo dei suoi occhi tanto belli quanto tristi non riesco proprio a dimenticarli. Sono tornata più e più volte in quel parco durante questa settimana ma di lui nessuna traccia, ovviamente ero consapevole di non poterlo ritrovare ma la speranza è l'ultima a morire, no?. Oltre alla preoccupazione verso quel ragazzo, che di oltre il nome non sapevo nulla, si metteva in mezzo anche l'inizio delle scuole medie. Ho sempre sentito che le medie sono gli anni più brutti, ma voglio essere positiva, chi dice che non mi ritroverò Touya li. Forse la cosa più brutta sarà il non avere la mia migliore amica dalla mia parte, vorrei tanto poterle parlare ma quando si mette una cosa in testa è difficile che cambi idea.

Il giorno tanto atteso arrivò abbastanza in fretta, non so se è volato perchè ho una speranza di rivederlo o semplicemente il tempo è volato senza che me ne rendessi conto, fatto sta che stanno per iniziare i miei, spero, migliori anni di scuola di sempre.
Mi svegliai abbastanza velocemente, di solito ci vogliono i carri armati per svegliarmi e neanche bastano, misi la divisa scolastica era molto semplice gonna nera, camicia bianca e una giacca nera come la gonna. Mi guardai allo specchio più volte, avevo paura di non piacere, di essere vista come mi vedevo io, cioè brutta, non mi è mai piaciuta la mia carnagione esageratamente pallida in contrasto con i miei capelli esageratamente scuri, ma non li avrei mai toccati, mio padre mi dice che ho i capelli identici a mia madre. 

''Sei bellissima tesoro'' mi girai e vidi mio padre quasi piangere ''sei identica a lei, sai io e la mamma ci siamo conosciuti alle medie, quelle dove vai tu ora'' 

''papà com'era la mamma?'' non gli avevo mai chiesto niente su di lei avevo paura di aprire vecchie ferite, non ho mai visto neanche una sua foto.

''era identica a te, pelle pallida in contrasto con i suoi capelli esageratamente scuri, ma era bellissima come lo sei tu'' 

''Grazie, ora devo andare altrimenti inizio a piangere e faccio tardi'' sorrisi, mio padre è un grand'uomo senza di lui sarei persa, senza di lui non sarei la persona che sono diventata, gli devo tutto. 

''Tesoro non starai dimenticando qualcosa?''

''Giusto il pranzo''

''Io intendevo-''

'' Sto scherzando papà'' iniziai a ridere, lo abbracciai e gli diedi un bacio ''ti voglio bene''

Arrivai fuori scuola dieci minuti in anticipo, abitando due isolati dall'edificio non ci metto tanto ad arrivare quindi sarei potuta uscire di casa anche più tardi ma dovevo accettarmi prima di entrare se lui frequentasse il mio stesso istituto. MI appoggiai al cancello esterno della scuola in modo da poter vedere chiunque lo varcasse, aspettai finchè non suonò la campanella, ma di un ragazzo dai capelli rossi con ciocche bianche ed un paio di occhi azzurri non ci fu nessuna traccia. Devo ammetterlo fino alla fine ho sperato di vederlo scendere dalla sua auto accompagnato da suo padre o da chiunque altro ma niente, dovevo rassegnarmi. Andai alla ricerca della mia aula, ero stata smistata nella 1-A, ero sia delusa ma anche emozionata nel conoscere i miei nuovi amici. Quando entrai vidi delle facce a me conosciute, anche se non ero felice di vederle tutte, ho sperato di non capitare nella sua stessa sezione ma a quanto pare non ha funzionato. 

''Ma ciao Eda anche quest'anno insieme'' disse con un sorrisetto.

Yu Takeyama, da tutti chiamata Mount Lady per la sua corporatura enorme per essere una ragazza di 10 quasi 11 anni, la mia ormai vecchia migliore amica.

'' A quanto pare si'' 

Fortunatamente è entrato il professore altrimenti non sarei riuscita a stare zitta più di tanto, se non gli ho risposto male è semplicemente perchè voglio fare bell'impressione con gli altri. Presi il posto all'ultima fila verso le finestre, mi è sempre piaciuto guardare il cielo mi rilassava. Anche se avrei da ridire sull'insegnante, un tipo davvero particolare, lo dico per il fatto che si è presentato in classe con un sacco a pelo giallo ed un paio di occhiali del medesimo colore, è un uomo abbastanza trasandato ma molto affascinante devo ammettere.  

''Piacere a tutti io sono il vostro insegnante e coordinatore, mi chiamo Aizawa Shota, ora faremo l'appello vi prego di alzarvi e dire presente'' Beh che dire diretto e coinciso.

Man mano che chiamava si alzarono tutti, Aizawa chiedeva anche se avevamo già un'idea su cosa avremmo voluto fare da grande, avevano quasi tutti le idee chiare anche se era solo il primo anno tutti erano già proiettati verso il futuro, poi arrivò il mio turno. 

''Eda Miyamura'' 

''Presente'' mi alzai, proprio nel momento in cui stavo per continuare dalla porta entrò un ragazzo, non misi subito a fuoco pero poi mi resi conto che era proprio lui, per un secondo mi è sembrato quasi che si fermasse il cuore dalla felicità. 

''Touya Todoroki, è il primo giorno e già sei in ritardo'' come mai il professor Aizawa già conosce Touya, e da come gli ha parlato sembra conoscerlo da molto. 

''Mi scusi, il treno ha fatto ritardo'' Mi guardai intorno e notai che l'unico posto libero era quello avanti a me, iniziai a deglutire a vuoto quando vidi che stava venendo proprio verso di me. 

''Miyamura, prima che Todoroki interrompesse stavi per dire cosa vorresti fare da grande o avresti intenzione di studiare'' ero cosi impegnata a guardare Touya e a cercare di non sclerare che non mi resi conto minimamente che stava parlando con me ''Miyamura, mi ha sentito?''

''ehm... si certo, io vorrei studiare medicina'' fortunatamente non fece altre domande ero troppo agitata e contenta per rispondere in modo sensato. 

L'ora del professor Aizawa si concluse, non ho ascoltato per niente ho passato tutto il tempo a guardare il ragazzo avanti a me, dato che era il primo giorno le altre lezioni si basavano sulla nostra conoscenza. Tra tutti i ragazzi io ne conoscevo già 3, Touya, Yu anche se non ne sono felice e Keigo takami il mio migliore amico da sempre, a lui dico sempre tutto ma di Touya non ho proferito parola, dopo il litigio con Yu mi è passato totalmente dalla testa. 

''Tu sei Eda giusto?'' disse ad un tratto Touya, era seduto in maniera al quanto strana non si era girato ma aveva abbassato la testa all'indietro '' oh, aspetta mi giro altrimenti ti vedo capovolta'' 

''Si sono Eda'' dissi imbarazzata, nel alzarsi si era scompigliato tutti i capelli.

''Io mi chiamo Touya'' 

''Si, lo so'' avevo la mente cosi annebbiata che non pensavo a quello che dicevo '' cioè nel senso ho sentito il prof Aizawa''

''quel rompiscatole'' corrucciò la fronte.

'' come  mai già vi conoscete?'' ero curiosa, volevo sapere tutto di lui. 

'' beh, io dovrei stare in seconda, ma sono stato bocciato per le assenze'' 

Almeno non è un ignorante o uno che combina guai, però chi sa perchè ha fatto tutte quelle feste. 

''Touya è suonata la campanella andiamo?'' questa voce questa orribile voce, quindi Yu conosce Touya, da quando? perchè pur essendo sua migliore amica non mi ha mai detto una cosa del genere.

''Yu vado da solo a casa non ho bisogno di essere accompagnato. Ci vediamo domani Eda'' fece un sorriso.

Lo salutai, ero al settimo cielo, anche se lo sguardo di quell'odiosa Yu addosso mi sta urtando i nervi. 

''Eda dobbiamo tornare a casa'' questa volta era stato Keigo a parlare '' Eda mi stai ascoltando, ci chiuderanno dentro se perdi altro tempo''

''hai ragione mio caro Hawks'' sin da piccola ho sempre chiamato cosi Keigo per la sua acuta osservazione come un falco e capacità di intuire sempre tutto.

''Dai Eda non chiamarmi più cosi, è imbarazzante'' disse ridendo '' comunque non ti sarai presa una cotta per quel Touya spero'' 

Ecco appunto per la sua acuta osservazione '' ma che dici no, non sarai mica geloso?''

'' sai che sei una sorella per me, non voglio che poi ci resti male''

''Non preoccuparti, sai benissimo che ti direi qualunque cosa'' 

Tornai a casa più felice che mai, Touya non solo era nella mia scuola ma persino in classe, come ho detto saranno i 3 anni migliori della mia vita.

A Million Dreams 《TOUYA/DABIxOC》                CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora