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Senza pensarci due volte mi alzai e lo abbracciai talmente forte da poterlo quasi stritolare, non volevo lasciarlo andare avevo paura che se avessi allentato un po la presa la sua figura mi sfuggisse di nuovo tra le braccia.

"Sei vivo" mi uscirono alcune lacrime che asciugai subito."sei tu vero? Non è un sogno"

"Si... sono io" si staccò dall'abbraccio, ci rimasi male ma allo stesso tempo mi vergognai di essermi buttata tra le sue braccia cosi senza un reale motivo. "Come sei finita in questa situazione" lo guardai meglio era diverso dal solito non aveva i suoi capelli rossi con ciocche bianche ma erano completamenti neri, ed il suo sguardo non era più quello di una volta ora erano più spietati e no dolci come li ricordavo, per non parlare di quella grande bruciatura sul collo e sotto l'occhio destro, anche se non diminuivano la sua bellezza. Poi guardaii più in basso e vidi che aveva anche una stampella per reggersi.

"Sono successe tante cose da quando te ne sei andato" a pensare a questi anni mi venne la pelle d'oca. "E non sono state belle" sorrisi per non piangere ma fallii miseramente.

Lo vidi togliersi la giacca in pelle esageratamente enorme in confronto a me, era diventato anche molto più alto dall'ultima volta, e la poggiò sulle mie spalle. "Vieni con me ti porto in un posto"

Lo seguii per tutto il tragitto in silenzio, lui non era più quel bambino con cui ho passato i 3 migliori anni della mia vita, quel bambino è morto in quel incendio ne sono sicura, anzi sono sicura che lui direbbe cosi. Eppure io riesco ancora a percepirlo so che lui e li da qualche parte.

"Siamo arrivati"

Ci fermammo avanti un bar o almeno da fuori sembrava questo, quando entrammo ci piombarono addosso 2 persone al quanto strane ma che parlavano con Touya in modo molto disinvolto.

"Oi dabi chi è quella?" Mi nascosi dietro Touya quando vidi che l'uomo mi puntava "no, non mi interessa" questo suo cambio d'umore mi fece ridere.

"Lui è Jin, ma puoi chiamarlo Twice" mi disse Touya puntando il ragazzo di poco fa. "Mentre la pazza dietro di noi" mi girai di colpo, non avevo per niente notato che si fosse mossa "si chiama Himiko Toga"

"Chiamami Toga" mi strinse la mano.

"Mentre il ragazzo dai capelli celesti è Tomura Shigaraki" quest'ultimo non si era praticamente mosso dal bacone forse era quello più normale tra le 3 persone presentate. "Poi il barista, anche se è più come un genitore si chiama kurogiri" aveva un aspetto al quanto strano, era vestito di tutto punto con giacca e cravatta ma indossava un velo viola che gli copriva tutta la faccia a parte gli occhi.

"T-touya ma cos'è questo posto?"

Toga mi prese per le spalle e mi fece girare verso di lei "Questo è un posto sicuro per chi non ha più nessuno" mi fece fare un giro su me stessa " aspetta ma come ti chiami?"

"Toga lasciala in pace" intervenne Touya che mi salvò da quella ragazza un po iperattiva "Lei è Eda, kurogiri spero non sia un problema farla restare qui..." quando pronunciò il mio nome vidi finalmente il volto dell'azzurrino che si era girato giusti per guardarmi, anche se male.

"Vorrei tanto ospitarla ma non abbiamo più posti" mi rattristai, avevo finalmente trovato un posto dove stare ed invece.

"Starà con me" disse Touya "può stare in camera con me" quando mi guardò negli occhi finalmente rividi lo sguardo che aveva da bambino, dolce e bellissimo.

"Vabbene"

"Grazie mille"

Feci amicizia con tutti, o quasi A shigaraki non stavo per niente simpatica. Venni a sapere che tutte le persone che erano li avevano qualche distrubo o non avevano famiglia e quindi non sapevano dove stare. Ad esempio Twice soffriva di doppia personalità, Toga di iperattività e Tomura era depresso... mentre su Touya o come lo chiamano loro Dabi non mi hanno detto niente.
La stanza in cui si trovava Touya era abbastanza grande per due persone anche se aveva un solo letto matrimoniale, ma la cosa che mi fece innamorare di quel posto era il bagno, ognuno ne aveva uno in camera ed era dannatamente grande e bello, aveva sia vasca che doccia e dio non vedevo una vasca da troppo tempo.

"Ti sto preparando un bagno caldo" sobbalzai, ero cosi presa dalla bellezza della stanza che non avevo visto Touya vicino a me.

"Grazie" abbassai lo sguardo "posso farti una domanda?"

"Dimmi"

"Perchè sei qui?" Si fermò di colpo.

"Dopo essere stato quasi bruciato vivo sono stato in coma per un po e quando mi sono svegliato ho dovuto fare riabilitazione, ma stare qui mi piaceva e ci sono rimasto"

"Mi dispiace"

"La vasca è pronta" stava per uscire dalla stanza, ma la mia paura di non rivederlo una volta uscita da qui mi stava tartassando.

Lo presi per la manica "aspetta parliamo ancora un po"

"L'acqua si farà fredda" Maledizione io non voglio che vada via.

"Touya" non riuscivo a guardarlo negli occhi. Strinsi ancora di più la presa sulla sua manica. "Quando uscirò da qui... tu sarai li fuori ad aspettarmi vero?" Dissi tutto con voce tremante la mia paura di perderlo aveva preso il sopravvento su tutte le altre emozioni.

Mi tirò a se e mi abbracciò, non so se prenderlo come un segno positivo o negativo, nel senso potrebbe anche essere un abbraccio di addio.

"Non andrò più da nessuna parte"

"Promettimi che sarà per sempre" lo strinsi di più a me.

"Lo prometto" aveva la voce rotta, come se stesse per piangere, sembra un dejavù questa scena di noi abbracciati dove lui piange.

A Million Dreams 《TOUYA/DABIxOC》                CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora