12

135 7 0
                                    

Erano passati mesi da quando Touya mi aveva portato in quel posto, un po alla volta sono diventata parte della loro grande ma pazza famiglia, nonostante questo loro essere un po particolari sono veramente contenta. Da quando sono qui ho ripreso la mia vita in mano, ho iniziato un lavoro part-time come cameriera e frequentavo una scuola serale per completare gli studi. Con Touya avevo iniziato una specie di relazione, ho detto specie perché in realtà non mi ha chiesto ancora di fidanzarci ma è come se lo fossimo, o comunque facciamo quello che si fa tra una coppia. Mi portò al cinema, alle giostre, mi comprò un vero anello anche se quello creato da lui non lo mai tolto, anzi ho aggiunto vicino quello nuovo, quando andammo al luna park mi vinse anche un peluche.
Tra tutte le persone che ho conosciuto non sono riuscita per niente ad avere un buon rapporto con Tomura eppure io ci ho provato in tutti i modi possibili ma mi evita completamente, come se avessi la peste. Toga e Twice invece sono diventati i miei migliori amici, specialmente Toga, nonostante sia molto iperattiva ma questo mi piace di lei.

Di solito a lavoro vado dalla mattina fino alle 15 per poi andare alle 19:00 al corso serale, ma questa routine di sabato e domenica non valeva ovviamente. Questi ultimi giorni lavoravo invece dalle 19 fino a tarda notte. Molte volte capitava che Touya mi venisse a prendere ma se devo essere sincera è da qualche giorno strano e non si fa vedere molto neanche al rifugio... mi hanno detto che fa spesso cosi, che un periodo non viene e resta a casa sua.
Quella sera al bar venne una persona che non vedevo da molto, anche se speravo di non vedere.

"Una birra" ordinò senza neanche guardarmi, meglio cosi non voglio che mi riconosca.

"Subito" di solito era sempre vestito molto bene e ben curato ma invece in questo caso era trasandato, non era l'uomo che mi aveva ospitato in casa quando ne ho avuto bisogno. "Professor chisaki, sta bene?"

"Non sono più un professore" era ubriaco fradicio. "Eda" mi guardò, forse lui sapeva gia da prima di entrare che io fossi qui.

"Forse è meglio se non beve più" uscii dal bancone e mi avvicinai a lui "le chiamo un taxi"

Mi afferrò per il braccio, strinse molto la presa e mi spaventai parecchio "grazie"

Chiamai il taxi e lo accompagnai fino alla vettura, non era più l'uomo di una volta non aveva più quei suoi occhi gentili.
Quando finii di lavorare si erano fatte le 3 più o meno e come succedeva ormai da qualche giorno Touya non venne a prendermi, cosi mi incamminai verso il rifugio anzi verso casa perché si... quel posto era diventato casa.
Ero quasi arrivata quando vidi un auto mettersi avanti a me e bloccarmi il passaggio quando cercai di sorpassarla venni bloccata dal proprietario della vettura. Era di nuovo lui.

"Professor chisaki, perché non è tornato a casa" indietreggiai, non mi andava di stargli cosi vicino.

"Ci sono tornato Eda, ma poi ho pensato perché non andare a fare due chiacchiere con la mia amata alunna" si accese una sigaretta.

"In realtà dovrei tornare a casa" provai a superarlo "mi scusi parliamo un'altra volta" ma venni bloccata " professore mi lasci"

"Dai Eda" mi tirò verso di lui "non vorrai lasciarmi qui tutto solo"

"Mi sta spaventando" ed era vero non avevo mai visto questo suo lato "la prego mi lasci" provai a liberarmi ma la mia forza era nettamente inferiore alla sua.

"Fa la brava bambina per una volta" mi spinse contro il muro "sai per colpa tua ho perso tutto." Iniziai a piangere ma non perché mi feci male anzi non mi feci niente ma dalla paura, perché mi stava facendo davvero tanta paura. "Ed ora tu sei felice mentre io vivo come un pezzente"

"Mi perdoni" dissi tra un singhiozzo e l'altro, non sapevo cos'altro dire, se avessi detto la cosa sbagliata avrei potuto peggiorare la situazione.

"Non voglio il tuo perdono, cosa credi che me ne faccia delle tue scuse" mi inpanicai quando sentii la sua mano andare sotto la maglia, il contatto delle sue mani sulla mia pelle mi fece gelare il sangue, tante volte Touya mi aveva toccato la pelle e quanto avrei preferito che queste mani fossero le sue.

"La prego si fermi" provavo in ogni modo a liberarmi ma non ci riuscivo.

Vidi il suo volto avvicinarsi al mio e mi venne d'istinto di chiudere gli occhi, non mi andava di guardalo. Però quel contatto delle sue labbra non ci fu mai ed anche le sue mani si allontanarono dal mio corpo. "Sbaglio o ti ha chiesto di fermarti?" Era la prima volta che sentii la sua voce da cosi vicino.

"Chi cazzo sei tu?" Tomura teneva il braccio del professore lontano dal mio corpo.

"Un amico" mi guardò "come stai?" Era realmente preoccupato si vedeva dagli occhi, allora un po gli sto simpatica.

"Sto bene" abbassai lo sguardo e mi accovaciai a terra avevo le gambe che mi tremavano troppo.

Spinse con forza il prof verso la sua auto, quest'ultimo perse l'equilibrio e cadde a terra. "Vedi di non farti vedere più perché la prossima volta non sarò cosi gentile"

Lo vidi alzarsi di corsa e andarsene, fortunatamente c'era Tomura nei paraggi altrimenti non so che fine avrei fatto. "Grazie"

Mi porse la mano "su alzati, torniamo a casa"

"Credevo mi odiassi" accettai il suo aiuto per alzarmi.

"Non ti odio Eda, solo che sono un caro amico di Dabi e non volevo che soffrisse" si incamminò verso casa ed io lo seguii "ma ho visto che tu ci tieni davvero a lui, quindi stagli vicino ne ha bisogno specialmente in questo periodo"

"Perchè cos'ha che non va?"

"Niente pero tu stagli vicino"

Questa sua raccomandazione mi preoccupò molto, avevo come l'impressione che in realtà Touya qualcosa avesse ma che non mi aveva detto niente.
Quando tornammo a casa trovai anche lui li, era preoccupato dato che Tomura non mi aveva ascoltato ed aveva detto tutto a Touya.

"Io lo ammazzo quel bastardo" mi abbracciò forte, era da una settimana che non lo vedevo, era dimagrito molto ed aveva delle occhiaie paurose.

"Sto bene" gli diedi un bacio sulla fronte "non preoccuparti"

"Sarei dovuto venire a prenderti, scusa"

"Touya ho detto che sto bene, andiamo a dormire ora" gli presi la mano e lo portai nella nostra stanza.
Misi il pigiama e mi sdraiai sul letto accanto a lui, è cosi perfetto.

"Domani... vieni con me" si girò verso di me "ad un pranzo di famiglia" aveva i suoi splenditi occhi puntati nei miei.

"Non credo ch-"distolsi lo sguardo.

"Per presentarti non come amica" mi sii illuminarono gli occhi "ma come la mia fidanzata"

''Davvero?'' sorrisi.

''Ho promesso di starti accanto finche morte non ci separi'' prese il suo anello che teneva appeso ad una collana '' ricordi?''

Tante volte mi ero chiesta se si fosse tenuto l'anello ed ora ne avevo le prove.

''Lo tieni ancora'' mi uscirono alcune lacrime.

''Eda in tutti questi anni non ho fatto che pensare a te'' mi asciugò le lacrime ''Io ti amo Eda, mi sono innamorato di te dal primo giorno, da quando ti ho vista in quel parco''

Mi avvicinai a lui ''Anche io ti amo Touya'' Lo baciai. Un semplice bacio a stampo uno di quelli che fa capire tutto anche con un semplice tocco, non era il nostro primo bacio da quando ci siamo ritrovati ma forse era quello più vero di tutti.

A Million Dreams 《TOUYA/DABIxOC》                CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora