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~Grazie~

<<Perché fai così, cosa ti ho fatto>> chiesi io con voce bassa <<Mi sei venuta addosso brutta bastarda>> disse lui <<E te ne pentirai>> continuó lui.

<<Perché, perché fai così io->> mi blocco quando la sua mano toccó la mia guancia, procurando un sonoro schiaffo, mi misi la mano sulla guancia, faceva male, tanto male.

<<Ti ho detto di parlare per caso>> disse lui con i suoi occhi pieni di rabbia, avevo gli occhi lucidi, non volevo piangere, ma non riuscivo a trattenermi, stava per darmene un altro, quando una voce lo fermò.

<<Malfoy>> disse quella voce roca e bassa <<È così il modo di trattare una ragazza>> disse lui <<O guarda piccola troia, è arrivato il mostro a salvarti>> disse lui.

Mi offesi a quelle parole, ci rimasi solo più male, oltre al dolore sua guancia anche dentro sentivo male, perché sono sbagliata.

Il ragazzo biondo mi prese per le spalle e mi scaraventò a terra, ai piedi di Mattheo, prima di andarsene e lasciarci lì da soli, in mezzo al corridoio.

Perché tutti ce l'hanno con me, perché sono sbagliata, continuavo a ripetermi nella testa, così forte che non mi accorsi che stavo piangendo silenziosamente, mentre le lacrime rigavano il mio viso.

Senti la sua mano toccare delicatamente la mia spalla, sobbalzai a quel contatto, avevo paura che anche lui mi facesse male.

Mi fece alzare delicatamente da terra, poi mi prese in modo principesco, mi aggrappai al suo collo, continuando a piangere, sempre in modo silenzioso.

Ero così persa nei miei pensieri che non mi accorsi di vere chiuso gli occhi, e di stare già sognando.

Pov Mattheo...

Avevo tra le braccia una bambina spaventata, che cerca solo protezione da qualcuno, se non fossi arrivato in tempo, chissà per quando tempo Malfoy sarebbe andato avanti.

Non sentivo più il suo pianto debole, mi fermai per osservarla leggermente, aveva gli occhi chiusi e la bocca semi aperte, e la guancia di un rosso acceso.

Sospirai e mi incamminai verso la mia stanza, da quando c'è stata la guerra tutti mi odiano, devo essere grato a Allison e a Jack, non mi hanno mai fatto sentire diverso... sbagliato.

Anche se io sono sbagliato, non ho mai fatto nulla di buono io sono un disastro, non merito di stare qui, ogni cosa che faccio va sempre a finire male.

Ritornai presente quando senti le sue braccia fragili stringermi di più, sorrisi al vuoto, neanche sapevo il perché, ma sorridevo.

Arrivato davanti alla camera, la aprì con fare delicato per non svegliarla, la appoggiai sul letto sempre in modo delicato, e poi mi soffermai ad osservarla.

Sembra una bambina piccola, la bocca socchiusa gli occhi chiusi e le guance arrossate, anche se una lo è più dell'altra.

Non posso negare che si bella, tanto bella, ma come si fa ad apprezzare una persona come me, un... mostro.

Pov Isabel...

Mi svegliai, con la testa che mi girava, mi accorsi del particolare che la stanza era diversa, era la stanza di Mattheo, mi venne spontaneo guardare il mio corpo.

<<Non sei nuda, non sono così disperato>> disse lui uscendo dal bagno, io lo guardi senza dire niente.

Poi lo vidi avvicinarsi, mi accarezzó dolcemente la guancia, dove poche ore fa era stata colpita da una persona a me sconosciuta.

Deglutì a quel contatto, e abbassai leggermente la testa arrossendo di poco.

Come si fa ad avere queste sensazioni per una persona che mi sconosciuta, mi chiesi tra me e me.

<<Mi dispiace>> disse sempre a bassa voce <<Non è colpa tua>> lo rassicurai abbassando la testa <Credo che se non fossi venuto, io probabilmente sarei in pessime condizioni>> dissi sorridendo leggermente.

Lui mi guardava senza dire nulla, con gli stessi occhi di ieri, vuoti.

<<Posso chiederti come si chiamava>> chiesi dolcemente <<Malfoy, Draco Malfoy>> disse con un po' di irritazione, andando verso la scrivania disordinata.

Mi guardai intorno, c'era una grande libreria di legno scuro, con molti libri al suo interno, era l'unica cosa ordinata, sembrava che ci tenesse, l'unica cosa a qui teneva.

<<Leggi?>> chiesi girandomi vedendolo sulla scrivania, mi avvicinai cautamente a lui.

<<Si, è l'unica cosa buona in me>> disse sempre con la sua voce irresistibile.

<<Perché dici questo?>> mi venne spontanea la domanda, perché si crede una persona orrenda, quando non lo è <<Non sai quello che ho fatto>> disse <<Mi diresti anche te che sono un mostro se sapessi ciò che ho fatto>> disse lui abbassando la testa.

<<Se dovrei odiarti o definirti cattivo... perché mi hai aiutato?>>
mi venne spontanea da fare questa domanda, come la precedente.

<<Odio vedere le ragazze, che vengono picchiate, stuprate, violentate, per colpa di qualcuno, per poi arrivare al suicidio, stanche, di essere tormentate, stanche di soffrire, stanche... di vivere>> aprì leggermente la bocca per respirare meglio.

<<Io->> non seppi cosa dire, non sapevo cosa rispondere, sapere che una persona che è cresciuta nell' oscurità pensi questa cose, mi fa capire che non tutte le persone che vengono definite cattive, lo siano davvero, e lui né è la prova.

Posso dire che l'ho appena conosciuto, ma so che lui ha sofferto, lo si legge dai suoi occhi vuoti, e lo si legge anche dalle cicatrici che ha sul viso.

Lo abbracciai, sembrava l'unica cosa buona da fare in questo momento, l'unica cosa, che davvero conta in questo momento.

<<Perché mi hai abbracciato>> chiese lui, quando mi staccai dopo pochi secondi, si vedeva che non riceveva affetto, lo si è visto quando lui non ha ricambiato l'abbraccio.

<<So che ti conosco da poco, ma so che anche se le persone ti giudicano cattivo, tu non lo sei, ma lo fai credere alle persone, Mattheo, tu non sei una persona cattiva>> disse guardandolo, e forse per un istante, avrei giurato di vedere qualcosa nei suoi occhi.

<<Credo che tu abbia sbagliando persona>> disse girandosi <<Chi te le ha procurate, le cicatrici che ai sul viso>> non era una domanda, ma un affermazione, perché non capisce che non è lui la persona sbagliata, ma gli altri.

<<Non credo ti interessa>> disse con voce bassa e dura, io sorrisi e una piccola risata uscì dalle mie labbra, mi avvicinai a lui, che intanto non capiva il mio comportamento.

<<Cerchi di non rispondere alla domanda, anche se so già la risposta, non sei cattivo Mattheo>> disse sussurandogli all' orecchio la frase.

Sentivo il suo fiato sul collo, ma non eravamo ancora all' inizio.

Inferno o ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora