Mi risponderai,
o forse no.
Ti disegnerò,
oppure ti dipingeranno.
Mi parlano di te,
ma tu parli di me?
Cara Isadora,
mi duole dirti che Giuliano, come chiesto nell'ultima lettera a me consegnata, non se la spassa bene. È vero, ha instaurato un rapporto carnale con Simonetta Vespucci, ma non è come vi disse lui. Dovete sapere che dire di amare qualcuno, alcune volte, può essere una scusa; in altre, nei casi peggiori, un'abitudine. Gira anche il mito che le dame bionde siano più facili da amare, mentre le brune sono più complicate da corteggiare. Sono dell'idea che siano entrambi errati – e non dico questo perché mia moglie abbia i capelli di un biondo cenere- bensì perché siamo tutti umani e tutti diversi. Giuliano non condivide questa mia prospettiva, ma non posso di certo imporgli il mio punto di vista.
So che queste lettere, come su vostra richiesta, devono essere solo per diletto, ma è bene che conosciate cosa accade anche in lui. Gli avete lasciato un vuoto incolmabile, insanabile, che cerca di ignorare ogni volta che può. Egli ha la vostra età, ama la goliardia e il sesso. Vive ogni secondo come se fosse l'ultimo, però sa che la morte lo aspetta molto più in là. Ha sedici anni, non sogna una vita famigliare, bensì una vita ricca di sfarzo e di tentazioni. In fondo, i fiori fra i seni delle belle donne sono più dolci del cibo degli dei.
Siete al sesto mese ormai, le curve stanno crescendo in fretta, ma manca ancora molto tempo. Vorreste conoscere questa piccola creatura? Chissà a chi assomiglierà di più, magari prenderà tutto da voi. Sappiate che Geremia merita ben altro, non di certo una donna del vostro calibro, ma sto divagando. Capisco che i vostri nomi scarseggino, ma vostro marito, l'altro giorno mentre visitava Clarice, ha decretato che il nome Giovanni gli piacesse parecchio, e che vi concederà la scelta del secondo nome. Se fosse femmina, invece, gli piacerebbe chiamarla Lavinia, come sua nonna. Spero che siate impaziente quanto me e che questo piccolo compensi il vostro vuoto, come accennato nella lettera precedente.
Non vedo l'ora di vedervi, assieme a tutta la piccola famiglia che vi state pian piano costruendo. Sono impaziente.
Con amore, Lorenzo de' Medici
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Arte atque Medicina
Historical Fiction«Ed ella arrivò nel nostro palazzo assieme ad un temporale. Nei suoi occhi vi era pece così come fuoco e acqua. La sua mente era vasta quanto i cieli e il suo cuore era puro come un bocciolo in primavera. E, ahimè, di ella m'innamorai. Di ella morm...