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Capitolo 2

Miriam si spaventò. - ciao, Miriam. Com'è andata oggi? - disse sua madre, chiudendo la porta e posando le chiavi nel mobiletto all'entrata - ciao, Mamma - sorride dolcemente, le voleva un mondo di bene, lei era tutto per Miriam: sua madre la consolava, quando pensava a suo padre che le abbandonò per andare a New York con un'altra donna. Quando accadde Miriam aveva solo tre anni. Ma ormai non dava più molta importanza a ciò che fece suo padre, non poteva pensare sempre e solo a quello. La madre abbracciò sua figlia ed uscì dalla stanza di Miriam per andare in cucina a preparare dell'insalata. Miriam raggiunse la madre ed accese la TV - Non c'è niente - disse Miriam - Ho pagato l'abbonamento Netflix, ora puoi continuare a guardare quella serie... Come si chiamava? Squid qualcosa? - rispose la madre - Squid Game? - Miriam rise - Si, quella! - anche lei iniziò a ridere. Nonostante la mancanza del padre, loro due stavano bene insieme. Non avevano problemi. La madre mette il sale nell'insalata e la da alla figlia - Tieni amioe - Miriam era scioccata - Mamma... Stai scherzando? - e la madre - Non lo dite voi ragazzini per dire "Tesoro"? - e Miriam - No mamma, è solo un vecchio meme di Tik Tok, non ne ho mai capito il senso - e la madre - Oh, capisco - sua madre si imbarazzò. Diede l'insalata a Miriam e lei iniziò a mangiarla in silenzio, immersa nei suoi pensieri. Anche la più grande iniziò a mangiare e le sembrò strano il fatto che sua figlia non stesse parlando, di solito mentre mangiavano parlava un sacco - Miriam, che succede? - disse la madre - Oh, niente. Stavo solo pensando - rispose Miriam - Pensi ad un ragazzino? - disse la madre, ormai disperata perchè voleva che la figlia, finalmente, riuscisse a trovare un ragazzo bello e per bene (a differenza degli altri che ha avuto) - Mamma, io vado in camera mia. Ho sonno - disse la figlia - Ok - rispose la madre. Miriam si alzò dalla sedia e si dirisse nella sua stanza, voleva dormire fino a quando sua madre non se ne fosse andata per poi andare in un edificio abbandonato a fare il rituale.