Capitolo 15

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Miriam si calmò e decise di fare un pisolino in quel meraviglioso, morbidissimo letto rosa. Si sdraiò e chiuse gli occhi. Da quanto tempo non sentiva quella bellissima morbidezza? Non lo sapeva, ma in quel momento non importava. Ah, che bello. Si mise sotto le coperte ignorando l'ombra nera che la fissava ancora da davanti la porta. Che bel calore. Si sentiva al sicuro in quel momento. Le uscì una lacrima al ricordo della sua camera da letto. Si asciugò il volto e si addormentò profondamente. Dormì per circa tre ore. Sistemò il letto che lei stessa aveva messo in disordine ed andò nel bagno. Fece i propri bisogni ed una doccia. Mise l'asciugamano ed uscì dalla doccia vedendo la figura scura che la seguiva da ore. Era inquietante l'idea che quella roba là fissasse qualunque cosa faccia, ma non importava. Mise i vestiti e trovò del cibo. Erano delle coste di maiale. Le cucinò, le mise nel piatto e le mangiò. Che gioia! Si sentiva molto meglio. Non voleva più andar via da lì. Appena finito di mangiare si lavò i denti e pulì i suoi vestiti lasciandoli ad asciugare in una stufa nel corridoio. Ora che stava meglio, ricordò di aver trovato un braccialetto carino e che forse l'ombra voleva quello. Magari avrebbe smesso di seguirla. Miriam diede il bracciale alla figura umanoide ed uscì dal livello. No, aspettate... in che senso? Non voleva uscire dal livello. Era così bello in quel livello. Adesso si trovava in una specie di tunnel. Che schifo, sembrava tutto così sporco. Ma come era possibile? Stava così bene nel livello precedente. Miriam si rassegnò al pensiero che probabilmente si sarebbe ridotta come prima. Iniziò a camminare sperando di non imbattersi subito in qualche strana creatura e chiedendosi perché avesse dato quel braccialetto del cavolo all'ombra di prima.

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