Capitolo 5

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Erano le 23:50. Il film era appena finito. Sia lei che sua madre si alzano per andare a dormire "Buonanotte." Disse Miriam e sua madre ricambiò. Miriam va in camera sua e ripensa alla sua giornata. È stata pesante, ma finalmente la giornata era finita. Miriam cadde fra le braccia di Morfeo. Quando Miriam si svegliò si sentì strana, come se non fosse più dove era prima. Aprì gli occhi e vide un tetto, ma non quello della sua adorata stanzetta. Miriam si alzò di colpo chiedendosi dove fosse. Realizzò solo quando sentì la puzza di umidità proveniente dal pavimento. Era nelle Backrooms. Miriam era confusa. Se il rituale non era riuscito perchè si trovava lì? In quel momento non importava. Doveva cercare il suo cellulare. Sapeva che probabilmente non lo avrebbe trovato e che nel caso lo avesse non avrebbe potuto chiamare qualcuno. Era consapevole di essere in una realtà parallela. Non aveva il cellulare, ma per lei non fu una tragedia. Le serviva solo per sapere l'orario ed il giorno, ma non pensava di avere un disperato bisogno di saperlo. Lì non c'erano finestre. Miriam si alzò ed iniziò a guardasi intorno. Era uguale a come era stato descritto su internet. Un corridoio che sembrava infinito con le pareti giallastre, una moquette puzzolente ed il ronzio delle lampadine. Miriam iniziò a camminare. Non notò nulla di particolare, ma si sentiva in ansia. Sapeva cosa la aspettava, e non le piaceva. Mentre camminava vide una porta. La aprì. C'era un'uomo, lì dentro. Sembrava un'altro essere umano. Miriam si sentì felicissima, fino a quando l'uomo non si girò: non aveva un volto. Quella era una delle tante entità che avrebbe visto. Miriam urlò terrorizzata e chiuse la porta. Non sapeva che quello non era nemmeno l'inizio.

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