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Alcune settimane erano passate da quando era stato illustrato a me ed Harry lo spaventoso video della coppia della Metá Inferiore e Superiore che erano stati catturati. Era questo che mi aveva portato a dire ad Harry che dovevamo smettere. Noi eravamo ancora sui termini traballanti come risultato e a momenti era scomodo tra noi quando riuscivo a percepire la sua rabbia verso il fatto che avevo insinuato che dovessimo.

Non avevo ricevuto piú minacciosi messaggi da quando il sangue fu disteso sul muro ma ero ancora sospettosa e sul bordo che un altro presto potrebbe essere nella mia vista in qualsiasi momento. Zac era ancora lo stesso, aveva fatto qualche recupero ma non molto. Questo stava diventando troppo familiare ora e non lo vedevo cambiare subito in qualsiasi momento.

Mentre per il piano di ribellione di Mya, eravamo d'accordo a farlo, sebbene entrambi ammettemmo che aveva i suoi difetti. Per me pensavo avesse valore e sapevo che Harry stava percorrendo esso perché voleva aiutarmi. Lui era costantemente sospettoso di Mya, ma io ero convinta che lei non avesse cattive intenzioni.

La ribellione era solo a due giorni di distanza, Harry alla fine era d'accordo a farlo il 4 ottoble, il che significava che il matrimonio fosse domani. Lo temevo. Non volevo andarci e guardare Harry sposare Morgan quando sapevo che non la amava, e sicuramente non volevo guardare perché ero semplicemente gelosa.

Ero seduta al mio solito posto alla finestra ed ero spaventata quando Harry parló dal suo posto alla scrivania. "Felicity" lui mi attiró dai miei pensieri.

"Puoi per piacere aiutarmi con qualcosa" chiese.

"Si...certo" parlai esitante. Camminai verso di lui e stetti in piedi a fianco al suo posto alla scrivania. Lui mi guardò con un sorriso prima di direzionare il suo sguardo sullo schermo del suo computer.

"Dovrei scrivere un discorso per il matrimonio, ma non ho niente da dire" ammise.

Sospirai. "Dici solo come ti senti"

Harry ridacchió. "Tu sai che non posso farlo. Non sento nessun sentimento per lei"

"Vero" fui d'accordo e risi un po'. "Dici solo qualcosa come amo il colore dei tuoi occhi e i tuoi capelli sono cosí morbidi e non tutti falsi" parlai sarcasticamente e lui rise.

"Suona bene" fece l'occhiolino.

"In tutta serietá, componilo solo. Immagina che la ami" suggerí.

Lui mi guardó e annuí. "Hai ragione. Immagineró solo che sia tu"

Il mio respiro si intoppó nella mia gola e il mio cuore corse. Davvero desidero che mi abbia fermata dal volere lui e dire simili cose affascinanti. "Cosa? Tu non mi ami Harry!"

Lui mi guardó, faccia vuota per un momento prima di parlare. "Quello è cosa tu pensi"

"C-cosa?"

"Tu sai cosa voglio dire" Harry disse cosí fiduciosamente che mi buttó fuori strada. Ero sul punto di replicare ma fui fermata quando la porta si aprí.

L'attenzione mia e di Harry fu attirata dall'entrata nell'ufficio da suo Padre, Des. Harry sospiró e roteó i suoi occhi alla vista di lui.

"Harry!" Des esclamó e camminó dentro. Scomodamente filai via, prendendo posto al margine della stanza di nuovo.

"Spero che tu sia tutto pronto per domani, figliolo" parló e accarezzó la schiena di Harry.

"Credo" Harry parló umile e scrolló le spalle.

"Vedo il modo in cui Morgan ti guarda, è simile al modo in cui tua Madre guardava me" lui parló allegro e io guardai Harry come se non avessi sentito lui menzionare sua madre. Pensavo che l'avrei vista alla festa di fidanzamento ma d'altra parte non sapevo niente. Quando guardai Harry, comunque, lui apparí duro.

"Non parlare di lei" Harry sbottó. "Se Morgan mi guarda nel modo in cui Mamma guardava te allora lei ovviamente mi odia. Mamma non ti amava, non ti ama fottutamente nessuno"

Boccheggiai. Lo sfogo di Harry era cosí improvviso, e le sue parole, per me, erani inaspettate. Non riuscivo a immaginare che suo padre avrebbe reagito bene.

Invece di essere arrabbiato al pensiero, lui rise solo, ed era una di quelle amare. "Quello non è il modo di parlare a tuo Padre, Harry" lo rimproveró.

Harry sbuffó. "Solo non parlare di Mamma, okay? Non c'è bisogno di farlo"

"Bene" Des parló. "Ma sto dicendo, ti sposerai domani e penso che Morgan ti ami molto"

"No, lei ama i nostri soldi" Harry ribolliva.

"Stessa cosa, non è vero" disse Des. "Comunque dubito che lei ci sia solo per i soldi, non è esattamente povera. Se lo era sarebbe bloccata in quel cesso della Metá Inferiore"

Harry sobbalzó e mi guardò. Ero un po' infastidita ma non era niente che non mi aspettassi. Ricambiai lo sguardo ad Harry e gli diedi un accenno di rassicurazione. Ma improvvisamente Des girò la testa, notando il nostro scambio. Fece ad Harry una smorfia di sorriso ma non fece commenti. Fortunatamente.

"Come sta andando il discorso?" chiese Des, deviando l'argomento.

"Proprio brillante" Harry osservó sarcasticamente in replica.

"Bene. Beh sono ansioso di sentirlo. Scommetto che lo è anche Felicity huh?" chiese, guardandomi.

Invece di reagire alla sua provocazione rimasi al gioco. "Si. Sono sicura che sará bellissimo!" esclamai.

Des ridacchió. "Mmm si. Bene, ci vediamo dopo Harry" disse e poi se ne andó.

"Fanculo!" Harry maledí sotto il suo respiro quando si chiuse la porta. So tiró fuori dal suo posto e camminó un po' avanti e indietro.

"Hey. Andrá bene" provai a dirgli.

Lui si acciglió e scosse la testa. "Non penso proprio che lo sará"

Camminai verso di lui e, inaspettatamente come per me e lui, avvolsi le mie braccia intorno a lui. Il suo abbraccio era caldo e mi era mancato cosí tanto.

"Felicity-" lui sussurró, quasi sollevato.

"Desidero che loro non sappiano cosa succedeva tra di noi" dissi.

"Perché parli come se fosse nel passato?" chiese, leggermente triste, mentrw sfregava la sua mano lungo la mia schiena.

"Perchè lo è. Non possiamo assolutamente farlo"

Harry sbuffò e si tirò via da me. Crollò nel suo solito posto. "Allora perchè mi  stavi abbracciando?"

Non ero sicuraperchè l'avessi abbracciato ma lui sembrava angosciato e sentivo il bisogno di fare qualcosa. "I-io non lo so" parlai.

Si alzò di nuovo e venne verso di me un'altra volta. "Penso di saperlo" parlò tranquillamente e con fiducia. Fece scorrere le sue dita sulle mie labbra."Penso che stai provando duramente a stare lontano da me come io sto provando a stare lontano da te"

"Harry i-"

"Mmm?" mormorò, interrompendomi. I suoi occhi tremolarnon lungo il mio volto prima di muoversi in avanti. Era sul punto di baciarmi e desideravo poter ricambiare il bacio, lo volevo. Desideravo sentire le sue labbra carnose modellarsi con le mie ancora una volta e volevo far correre le mie dita tra i suoi morbidi capelli mentre lui guidava le sue labbra giù sulla mia mascella e sul collo. Ma non potevo, era più di un rischio e lui lo sapeva ed ero arrivata a fare patti con me stessa.

Improvvisamente mossi la mia testa lontano da lui, le sue labbra incontrarono la mia guancia invece della mia bocca. Le sue umide, soffici labbra si sottrassero dalla pelle della mia faccia e sospirò.

"So che è un rischio ma tu non puoi negarmi per sempre, Felicity" disse e sapevo che aveva ragione. Si sarebbe sposato proprio domani ma stare lontana da lui stava diventando incresciosamente più difficile e non sapevo se sarei durata a lungo senza baciarlo.

Divided(italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora