Non ero necessariamente sorpresa da Harry e Veronica, solo più scioccata. Scioccata che Harry avesse scelto il suo ufficio, quando ognuno poteva camminare in qualsiasi momento e coglierlo in flagrante con Veronica. Non ero sorpresa che Harry avesse scelto lei, lei non era più vecchia di lui come sembrava, e lei era attraente nella norma qui intorno, quindi perché non avrebbe dovuto farlo? Si, lui era fidanzato, ma non penso che gli poteva fregare di meno per la sua futura moglie. Ancora, non ero sicura perché la mia mente cercava di giustificare il suo comportamento quando non aveva niente a che fare con me.
Mi ero appena mossa da quando li avevo sorpresi istanti fa, stando in piedi sulla soglia dell'ufficio. Ero ignara di cosa fare e non passò tanto tempo prima che Harry mi notasse, guardandomi in un modo che sembrava essere imbarazzato, mentre cercava di far uscire Veronica fuori da lui.
Lei ignorò il suo sforzo, mentre continuava a muoversi contro di lui, quella vista mi fece rabbrividire quando finalmente mi mossi dal mio posto e raccolsi in fretta i fogli che mi erano caduti dalle mani. Mi voltai e uscii fuori, chiudendo la porta dietro di me, stando goffamente in piedi chiedendo dove dovevo andare.
Tuttavia, le mie domande non neccesitarono di tempo. Veronica si precipitò fuori (fortunatamente vestita) apparendo umiliata e arrabbiata con Harry, quando imprecò a lui un paio di volte e corse giù nel corridoio. Harry si precipitò subito fuori freneticamente per seguirla, cercando nel corridoio davanti, prima di avvistarmi al lato opposto della porta a quello che aveva visto.
Lui si fermò appena, appoggiandosi di nuovo al muro adiacente a me e guardando per terra. Era nuovamente vestito, ma solo parzialmente poiché la sua maglietta era stata infilata pigramente con la sua cravatta, e il blazer era ancora probabilmente buttato nella stanza da qualche parte del suo ufficio. Lui rimase in silenzio per alcuni minuti mentre respirava pesantemente.
Tossii intenzionalmente prima di interrompere il silenzio. "Probabilmente dovremmo ritornare in ufficio" Camminai verso la porta, entrando nell'ufficio, questa volta incontrando una vista diversa da prima. I passi di Harry erano dietro di me mentre mi seguiva dietro e chiudeva la porta.
"Sono stata nella stanza del lavoro, una delle ragazze era assente" Borbottai, passandogli i fogli.
"Oh dio, questo giorno non poteva andare meglio?" sbuffó. "Presto dovrò andare a suonare con mio padre, brillante" mormorò, roteando gli occhi con sarcasmo. Poi buttò semplicemente il foglio sulla sua scrivania, scavando tra i fogli con più documenti. Si girò verso di me, aggrottando le sopracciglia in sgomento.
"Felicity, per quello che è successo prima, io-"
"Guarda Harry, non dirò niente. Non voglio metterti in imbarazzo"
"Ma voglio spiegarti" disse venendo verso di me così che lui stesse in piedi di fronte a me. "Lei è venuta da me e mi sono lasciato andare, mi dispiace" iniziò a spiegare, confondendomi sul perché avesse bisogno di dirmi perché lo avesse fatto.
"Harry, tu non devi darmi nessuna spiegazione. Cambiamo argomento"
"Si devo farlo Fliss" disse tranquillamente.
"Perché?"
"Solo perché non voglio che pensi a me come uno che va in giro a fottersi persone tutto il giorno, ogni giorno"
"Io non" dissi senza mezzi termini. "E anche se lo facessi, non è affar mio e chi potrebbe biasimarti. Lei è attraente, tu sei un giovane ragazzo. Sono sicura che a tutti i tuoi amici piacerebbe essere come te"
Lui ridacchiò solamente. "Amici? Io non ho amici"
"Ne dubito"
"Beh non dubitare di me perche non hai idea di com'è per me. Probabilmente pensi che sono tutti partiti e soldi e ragazze, ma è lontano da me. Ho così tanta scelta nella mia vita come te" lui sembrava essere arrabbiato per le mie parole e non potevo aiutarlo, ma sentivo che stava esagerando sul quanto fosse difficile essere come lui.
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Divided(italian translation)
FanficIn una storia di ribellione e romanticismo,Felicity Green e Harry Styles devono combattere i vincoli crudeli di una Londra divisa quando i loro due mondi si scontrano. Attenzione: la storia non è nostra, noi la stiamo soltanto traducendo. Tutti i di...