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Sotto c'è una notizia!

"Co-cosa?" chiesi ad Harry, sorpresa dalla sua dichiarazione improvvisa che mi avrebbe aiutata.

"Ti aiuterò." lui scrollò le spalle. Lo guardai con confusione il quale lui ne prese nota per iniziare a spiegare ulteriormente.

"Lo so che ieri ho detto di no," iniziò, "e penso ancora che non è la miglior idea e sostengo ancora cosa ho detto su mio padre. Ma ci ho pensato l'intera notte e ho realizzato come comprensibile è per te voler fare questo. Ugualmente, ho visto perchè tu vuoi il mio aiuto. Quando ho avuto questi pensieri non volevo venire qui e dirti che ti avrei aiutata così improvvisamente ad essere onesto, ma vederti così ferita e così arrabbiata mi ha fatto volere di aiutarti e farti voler provare che io mi preoccupo."

Mentre gentilezza sbilanciava le sue parole, esse mi fecero sentire un po' colpevole. "Harry," dissi stringendo la sua mano. "Non voglio che mi aiuti perchè ti senti costretto."

"Non lo sono. Lo sto facendo perchè voglio."

"Ma hai anche appena detto che dopo riesaminato tu non saresti venuto e detto che avevi cambiato idea." sostenni.

"Si ma quello è prima di ora. Non so, qualcosa è appena cambiato in me vedendoti fuori di te prima, mi ha fatto vedere così tante ragioni per cui aiutarti."

"Harry, i-"

"No, ascoltami Fliss. Io voglio aiutarti. È rischioso ma voglio aiutare perchè voglio aiutare te, Zac e tua madre."

Sospirai, "davvero?"

"Si,davvero. Non sarà facile ma ho visto che ha un valore." Considerai tutto questo per un momento e il fatto che ora lui era disposto ad aiutarmi ammettendo che era perché voleva aiutarmi era molto promettente e molto lusinghiero. Non potevo solamente lasciar scivolare questa opportunità ora.

"Okay. Allora, grazie" sussurrai.

"Hey, non c'è bisogno di ringraziarmi" rispose. Mi tirò più vicino e avvolsi strettamente le mie braccia intorno al suo torso. Il suo abbraccio mi fornì tanto conforto come al solito.

"Solo una cosa però Fliss" parlò facendomi spostare leggermente. "Non fidarti troppo di quelle ragazze laggiù. Mi è sembrato un po' strano che loro ti abbiano chiesto di farsi aiutare da me, se sono gentili come tu pensi sicuramente avrebbero fatto in modo che tutto questo venisse tenuto lontano da quelli come me" Aveva estremamente un punto valido, facendomi essere un po' sospettosa su Mya Rose e le sue amiche ma non tanto da perdere la fiducia su questa ribellione.

"Okay" annuì.

"Bene" rispose, prima di dare un bacio sul mio naso. "ora andiamo a riordinare tutto questo fuori"

"Aspetta. Cosa intendi?" chiesi.

"Voglio dire, andiamo giù nella Stanza del Lavoro e dirgli che sono a bordo" ridacchió alla mia goffaggine.

"Oh okay"

Con questo, lo seguii fuori dalla stanza e camminammo giù per i corridoi alla Stanza del Lavoro.

"I tuoi capelli sono carini oggi" dichiarò in modo casuale. Li avevo lasciati lisci oggi, quasi tutti i giorni avevp dovuto vestirmi come insistito da Veronica ma oggi avevo solamente rinunciato e lasciati naturali. "Grazie" arrossii. "Veronica mi dice di portarli in su ma non mi piacciono" 

Si fermò sui suoi passi e si girò verso di me, pizzicando il suo naso e facendo uscire la sua lingua fuori. "Ignorala, non sa di cosa sta parlando. Penso che tu sia bella" espresse, un po' per gioco quando prese tra le sue dita la fine dei miei capelli e gli diede un colpetto. Risi di lui. "Oh zitto, facciamo quello che dobbiamo fare"

Divided(italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora