Quattro muri confinanti, un soffitto di pietra grigia e uno scomodo pavimento duro.
Mi sedetti contro il muro osservando il mio ambiente proprio come avevo fatto ogni altro momento del giorno per le ultime, per quelle che dovevano essere, settimane. Strizzai gli occhi per adattare la vista alla mancanza di luce che veniva dalla piccola, rotta e polverosa lampadina che pendeva dal soffitto.
Dopo essere stata trascinata via dal podio nella piazza fui portata in una cella sottoterra che risultò essere piena di altri membri della Metà Inferiore che anche loro avevano fatto qualcosa di presumibilmente sbagliato.
Tali eventi mi avevano portato a rifletterci su ripetutamente e mentre lo facevo, sospiravo. La ribellione era fallita; in effetti la ribellione non avrebbe mai avuto successo come intendeva Mya, ci aveva trascinati in una trappola, sapendo cosa sarebbe accaduto. Io ed Harry fummo catturati e non potevo essere sicura che l'avrei rivisto di nuovo. Probabilmente non avrei mai visto niente dentro queste mura. Probabilmente non avrei mai visto molto al di là di queste mura e le guardie che mi portavano una volta la giorno il cibo e mi portavano in una stanza al lato per usare il bagno.
Mi ero spesso ritrovata a riflettere e a chiedermi cosa stesse facendo Harry e se avesse dovuto anche lui affrontare le conseguenze delle nostre azioni o se era stato allontanato perché della Metà Superiore. Sperai stesse bene, non potevo sopportare il pensiero di lui ferito o rinchiuso come me. Né potevo sopportare il pensiero di non poterlo rivedere mai più che stava diventando sempre più inevitabile in ogni momento che passava e ogni giorno diventava storia.
I miei pensieri furono interrotti quando la porta di metallo fu aperta ed entrò la guardia. "La cena per te" parlò e spinse un piatto di cibo freddo sul pavimento. Si voltò per andarsene e bloccare la porta dietro di lui come ogni giorno ma lo fermai.
"Aspetta!" urlai.
Si voltò improvvisamente quando mi sentì e si accigliò. "Cosa?" parlò duramente.
"Err.." iniziai a parlare ma esitai non sicura di cosa volevo dire.
"Vai avanti" la guardia richiese.
"Posso..posso vedere mia madre?" chiesi. Sapevo che se avessi chiesto di Harry mi avrebbe dato una risposta troppo ovvia così chiesi di mia madre. Non fraintendetemi, lei non era una seconda opzione. Lei mi mancava come mi mancava Harry e sentivo di doverle spiegare molte cose.
La guardia, avendo sentito la mia domanda, mi guardò e rise. Sembrava che tutte le persone che erano contro di me si divertivano a deridermi. Des, Mya, Morgan e questa guardia, se avessi dovuto citarne alcuni. "Certo che no"
"Perché?"
"Per iniziare non lo meriti, non reagire innocente Felicity, sei lontana e tutti lo sanno. Ognuno nella Metá Inferiore e nella Metà Superiore sa cosa avete fatto voi due" sputò come se dovessi vergognarmi.
"Bene!" esclamai improvvisamente.
"Bene?" rise.
"Si. Amo Harry e voglio che tutti lo sappiano"
Lui rise di nuovo e lo interruppi. "Per favore lasciami vedere almeno mia madre. O dimmi, come sta? Oppure Zac, mio fratello, sai come sta?"
"Non vedrai nessuno di loro, dio sa dove sono in ogni caso. Si dice che la tua piccola casa sia stata bruciata al suolo" quando disse quelle spaventose parole, andai nel panico, i palmi delle mie mani iniziarono a sudare e il mio cuore aumentò i battiti.
"Cosa?!" chiesi scioccata. Si fermò e mi guardò prima di rispondere. Non mi aveva dato una risposta ragionevole, tuttavia, lui diventò come tutti gli altri e cercò invece di darmi ordini.
"Mangia la cena" pretese prima di lasciare la stanza e sbattere la porta.
Il mio stato di panico fece in modo da farmi attraversare tutta la stanza con frenesia. Iniziai a colpire la porta ferocemente, i miei pugni iniziarono a diventare lividi e dolorosi in seguito.
"Dimmi cosa è successo!" urlai contro la porta. Senza dubbio chiunque fosse dall'altra parte, se ci fosse stato qualcuno, mi avrebbe sentito. La mia rabbia crebbe quando non mi diedero una risposta.
"Fatemi uscire!" urlai e continuai a colpire la porta duramente.
"Devo andare a casa. Voglio la mia famiglia e voglio Harry, non potete tenermi lontano da lui per sempre!" continuarono a ignorarmi e sospirai in disperazione prima di scivolare giù contro la porta fino ad accasciarmi sul pavimento. Seppelii la testa tra le mie ginocchia e piansi. Le lacrime lasciarono i miei occhi implacabilmente mentre temevo per la mia famiglia, il desiderio di rivederli diventava più evidente. Le lacrime erano anche il risultato del mio bisogno di Harry. Odiavo non essere in grado di vederlo e non potevo sopportare il fatto di non sapere come stesse o cosa stesse facendo.
La mia preoccupazione verso le parole della guardia giocarono nella mia mente per una notevole quantità di tempo, come suppongo chiunque se lo aspetterebbe dopo aver sentito che la loro casa di famiglia era stata bruciata. Vedendo la verità nelle parole, supposi il peggio. Temevo che mia madre si fosse fatta male e che le nostre poche cose erano poco più di un mucchio di cenere per terra. Avevo paura che, anche se Zac si stesse riprendendo così come avevamo sperato, non importava ora. La speranza che lui stesse bene e ritornasse alla sua felicità era andata in fumo, proprio come la piccola abitazione che noi avevamo chiamato casa, se la guardia era stata sincera come avevo potuto solo supporre che aveva preso in considerazione come gli sfortunati eventi erano sembrati essere stati messi in scena.
Non avevo idea di cosa stava accadendo nel mondo fuori da questa piccola e fredda stanza e per cosa ero spaventata, ma anche piena di speranza. La piccola quantità di speranza nella mia mente mi aveva portato a credere che le cose stessero cambiando lì fuori. Che sarei stata libera in un mondo in cui io ed Harry saremmo potuti stare insieme e dove potevo essere chi volevo, l'altra parte di me però mi aveva portata a credere che le cose erano peggiorate o a malapena cambiate. L'unica cosa che avrebbe potuto farmi andare avanti era l'ignoto e il fatto che poteva essere promettente così come terrificante.
-3
Allora volevo avvisarvi che ci sarà una nuova traduzioneeeee *urla di felicità*
Una lettrice ci ha chiesto di tradurre Greenwood, una storia spagnola, e noi abbiamo subito chiesto subito alla scrittrice che ci ha dato il consenso quindi appena saremo pronte la pubblicheremo :)
Intanto fateci felici, stellinate e commentateeee suuu
All the love
Ale xx
STAI LEGGENDO
Divided(italian translation)
FanfictionIn una storia di ribellione e romanticismo,Felicity Green e Harry Styles devono combattere i vincoli crudeli di una Londra divisa quando i loro due mondi si scontrano. Attenzione: la storia non è nostra, noi la stiamo soltanto traducendo. Tutti i di...