dance of wolves

III

Cammino timorosa per i corridoi di questa scuola, con lo sguardo di tutti i ragazzi puntati addosso, che bisbigliano qualcosa uno all'orecchio dell'altro, si beh me lo sarei aspettata essendo la nuova arrivata.

Mi volto per vedere se Stiles è ancora dietro di me, ma noto con piacere o imbarazzo per me, che si sta baciando con Lydia in modo un po' troppo passionale per essere in una scuola, facendo finta di nulla distolgo lo sguardo e mi incammino per i corridoi, in cerca della mia aula.

Poso le ultime cose nel mio armadietto e sono pronta per dirigermi verso la mia prima lezione in questa fantastica scuola e non appena entro dentro l'aula tutti gli occhi sono di nuovo puntati verso di me, e cercando di essere il più disinvolta possibile mi dirigo verso il primo banco libero che trovo.

Vi risparmio la mia intera giornata scolastica, che nella media è andata abbastanza bene, contando anche che fosse il mio primo giorno di scuola.

E ora mi ritrovo sul letto di casa mia a guardare il soffitto in preda alla noia più totale, conoscendo poco questa città avevo intenzione di andare a fare un giro, ma poi ha iniziato a piovere e quindi ho deciso che fosse meglio rimandare.

Ma, visto che la pioggia si era decisamente calmata, scesi giù dal letto, mi preparai, chiusi la porta a chiave e mi ritrovai a gironzolare per le strade di Beacon Hills senza una meta ben precisa, a dir la verità non sapevo neanche dove stessi andando.

Fino a quando i miei occhi non si fermarono davanti l'entrata  di un bosco, e ora partirà la solita scena nella mia testa -non andare nel bosco, sai quante cose ti possono succedere in una città come questa-? Ma ormai era troppo tardi, le mie gambe avevano iniziato a camminare da sole, cercando lo stesso di fare meno rumore possibile (non si sa mai, per precauzione).

E dopo aver camminato per circa una mezz'oretta senza una meta precisa, trovai e non con, poco stupore, -perché, ti pare che in un bosco, per di più abbandonato, non trovi qualcosa del genere-? Si, davanti a me c'era una specie di catapecchia abbandonata, e come si è visto in molti di quei film americani -tanto per cambiare- all'interno di esse succede sempre qualcosa.

Poi dopo averci riflettuto su per dieci minuti, pensai che forse entrare all'interno non è poi così una cattiva idea, certo, potrebbe succedere di tutto, ma ormai la curiosità aveva preso il sopravvento.

Affermo saldamente la presa delle cinghie di carico dello zaino, e a piccoli passi mi avvicinai, cercando di mantenere la calma.

-Lascia la porta aperta- dissi tra me e me -così, se in caso dovesse esserci qualche spiacevole sorpresa avresti una facile via d'uscita- e forse non aveva torto, ridendo e scherzando, non sapevo realmente così mi sarebbe successo una volta entrata all'interno.

Afferrai la maniglia della porta, e ovviamente il rumore generato da essa fu tale che chiunque ci fosse stato all'interno sarebbe riuscito a sentirmi e molto probabilmente starebbe cercando possibili modi per farmi fuori per essere entrata nella sua proprietà, sempre se si può definire così.

Mi pentii subito della mia scelta, la paura iniziò a prendere il sopravvento, facendomi sudare pur le dita dei piedi, ma ora non potevo tirarmi più indietro, dovevo portare a termine questa esplorazione.

Certo, sarei potuta rimanere tranquilla nel mio letto, ma quale occasione migliore per esplorare le costruzioni dimenticate di questa città se non questa? No, sarei potuta rimanere beatamente sotto le lenzuola con le cuffie isolata dal mondo, ascoltando la mia playlist di spotify o leggere tranquillamente un libro.

Una cosa però, catturò la mia attenzione, su una parete rossa c'era uno strano simbolo, non saprei neanche come descriverlo, una specie di vortice diviso in tre, però qualcosa che mi risultò estremamente familiare,come se fosse qualcosa già visto prima di adesso.

Ma dove avrei potuto vedere un simbolo così strano? Non ero mai stata in luoghi del genere prima di trasferirmi, poi perché la parete era rossa e non di legno bruciato come tutte le altre? E perché questa casa, sembrava come se tutt'ora fosse ancora abitata? Era in ottime condizioni all'interno, e come se non bastasse era fornita di qualsiasi cosa che una casa normale possiede.

Cercai di sforzare il mio cervello, ma fu tutto inutile, perché quel simbolo mi risultava in qualche modo familiare? Magari poteva essere un simbolo di qualche famiglia importante qua a Beacon Hills, o forse era semplicemente un qualsiasi simbolo senza alcuna importanza.

Per sicurezza estrassi il telefono dalla tasca, e scattai una foto a ciò che aveva attirato tutta la mia attenzione, e dopo essermi assicurata che la foto fosse uscita bene, riposai il telefono in tasca e ripresi la mia esplorazione, che si era dimostrata più interessante di passa una giornata sotto le lenzuola ad ascoltare della musica.

Ma ovviamente le sorprese non erano finite qui, questa volta però la cosa mi spaventò parecchio, su una parete erano presenti delle macchie abbastanza grandi di sangue, e sembrava essere pure abbastanza fresco.

Cosa era successo in quel punto? Era stato commesso un omicidio? No, impossibile, sarebbe finito su tutti i giornali e la casa sarebbe stata accerchiata probabilmente da pattuglie di polizia, a meno che l'omicidio non sarebbe avvenuto qualche anno fa.

E come con quel simbolo strano estrassi il telefono dalla tasca e scattai una foto anche a questo, fin da quando ero piccola, nutrivo una certa passione per i crimini, per i libri gialli e tutto ciò che comprende questo mondo.

E all'improvviso sentii qualcosa che mi fece raggelare il sangue nelle vene, sentii una voce di un uomo, che probabilmente si era accorto della presenza di qualcuno all'interno della sua casa e stava cercando l'intruso.

Senza neanche pensarci due volte iniziai a correre il più veloce possibile verso l'uscita della casa, corsi velocemente, ma sentivo la sua presenza dietro di me, continua a correre, non mi fermai neanche quando mi mancò il respiro, finché non sentii una mano afferrarmi un fianco...