XII

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Ci avviammo nel bosco, l'ansia era palpabile e nessuno osò proferire parola durante tutto il tragitto, e mille domande mi si posero nella testa.

Saremmo riusciti a sopravvivere tutti? Qualcuno di noi ci avrebbe abbandonato? Oppure saremmo tornati a casa tutti insieme vittoriosi?

Ovviamente non seppi dare risposta ad esse, ma ero sicura che se avremmo seguito il piano alla lettera saremo riusciti a salvarci.

Stiles e Lydia erano davanti a tutti e si stavano tenendo per mano, la stessa cosa fecero Theo e Liam, mentre io, Scott e Derek eravamo rimasti dietro per lasciare loro un po' di intimità.

Derek era soprappensiero, era rimasto più indietro di tutti noi, era visibilmente preoccupato e nella sua testa probabilmente si stava ponendo le stesse domande che mi ero fatta io poco prima.

"Okay ragazzi, siamo quasi arrivati, stanotte forse salveremo di nuovo Beacon Hills, la nostra città da quest'altra minaccia, questa volta abbiamo avuto l'aiuto di Taylor, se tutto andrà bene, sarà anche merito suo, detto questo io confido in voi, sono sicuro che vinceremo anche questa volta, torneremo a cada tutto insieme" così disse Scott, ma non aveva ancora finito.

"Ah, e un'ultima cosa, qualsiasi cosa succeda, a ognuno di noi durante il combattimento, non dobbiamo fermarci, dobbiamo continuare a lottare per il futuro della nostra città, per noi stessi, sarà difficile, anzi più che difficile guardare i nostri compagni cadere uno dopo l'altro, sarà duro tornare a casa con l'amaro in bocca, ma questi siamo noi, noi però siamo qui per vincere e oggi lo faremo, noi non perderemo".

Il discorso di Scott accese un barlume di speranza in noi, noi potevamo farcela, ci saremmo riusciti, sarebbe bastato attuare il piano, sbagliando anche solo una virgola avremmo fallito.

E dopo essere arrivati davanti l'entrata del bosco, però le emozioni si moltiplicarono, l'ansia divenne il doppio, la paura iniziò a prendere il sopravvento, dovevamo rimanere calmi.

E uno dopo l'altro entrammo nel bosco, non sapevamo dove dovevamo incontrarci, ma supponemmo che il punto d'incontro era l'unica istituzione presente nel bosco, la casa di Derek.

E un leggero sorriso mi si formò sul volto, lì era dove era iniziato il tutto, il primo incontro con Derek, il rischio di perdere la mia vita innumerevoli volte, qui è dove entri in contatto per la prima volta con il mondo delle creature sovrannaturali.

Ma una volta arrivati nel punto dove pensavamo si sarebbe tenuto l'incontro, con nostro stupore non c'era nessuno ad aspettarci, il bosco era vuoto, c'eravamo solamente noi.

Gli unici rumori presenti erano lo scricchiolio delle foglie sotto le nostre scarpe e il leggero soffio del vento, che ci stava spettinando leggermente i capelli.

"Ragazzi, probabilmente era tutto uno scherzo, siamo stati ingannati, non c'è nessuno qui, torniamo indietro", dissi cercando di convincere gli altri a non rimanere un secondo di più nel bosco, ora stavo avvertendo una strana sensazione con non era per nulla piacevole.

E mentre girammo i tacchi per andarcene la voce di Stiles ci fermò.
"Fermi tutti, ho sentito un rumore provenire da lì".

E senza neanche aver avuto il tempo di realizzare cosa stava per succedere, Stiles venne colpito da una spada giapponese, e cadde per terra.

Guardammo la scena preoccupati, incapaci di muoverci, le lacrime stavano scorrendo sul Volto di Lydia, ma lui non ci avrebbe abbandonato, sopratutto in un momento del genere, Stiles era forte e c'è l'avrebbe fatta.

E infatti, Stiles riuscì ad alzarsi in piedi, non so tutt'ora come lui abbia fatto visto che la lama di un Oni è letale, in grado di ucciderti nel giro di pochi minuti o addirittura secondi.

E appena Stiles si alzò il piedi, venimmo accerchiati da un "branco" di Oni, noi eravamo pronti per combattere, e il piano stava per essere messo in atto.

E così fu: Derek e Scott iniziarono a combattere contro gli Oni, Theo e Liam iniziarono a correre per tutto il bosco, producendo dei rumori da una parte all'altra facendo confondere addirittura noi stessi, Lydia iniziò ad urlare, riuscendo a stordire alcuni di loro.

E ora era arrivato il momento più importante, Stiles afferrò la balestra, ci carico dentro le frecce e se la portò agli occhi per prendere la mira.

Ora era tutto nelle mani di Stiles, lui c'è l'avrebbe fatta, ne eravamo sicuri, noi credevamo in lui.

Ed eccolo scagliare la freccia, la traiettoria era quella giusta, ma l'Oni, forse più astuto la ruppe tra le sue mani.

Il nostro sorriso si spense lentamente dal nostro volto, ora avevamo una chance in meno, ma come si suol dire, la speranza era l'ultima a morire.

Ma ovviamente le sorprese non erano finite, vedemmo arrivare un branco di lupi che si scagliarono con gli Oni e quindi automaticamente contro di noi, e in questo preciso istante la battaglia di fece molto più intensa.

Io e Stiles eravamo ancora nascosti dietro l'albero, non avendo poteri sovrannaturali eravamo quello più a rischio fra tutti, se Stiles sarebbe stato colpito un'altra volta quasi probabilmente l'avremmo perso, e questo non poteva succedere.

Noi pur essendo in minoranza non demordemmo, combattemmo fino alla fine, pure quando le forze ci stavano per abbandonare, non li avremmo fatto vincere.

E proprio mentre la situazione si stava per aggravare sentimmo una voce abbastanza familiare.
"Pensavate per caso di combattere senza di me? Beh in caso vi sbagliavate di grosso".

Questa era la voce di Malia, e la ringraziai mentalmente per essere accorsa in nostro aiuto, non so come fece a sapere che avevamo bisogno di lei, ma non fa niente, l'importante è che ora avevamo una speranza in più.

Ma eccola morire uno dopo l'altro stavamo cadendo, chi venne ferito gravemente, chi fu colpito dal branco del lupo, chi invece era troppo stanco e senza forze per andare avanti.

Gli unici che non smisero di combattere neanche per un secondo furono Malia e Scott, loro erano ancora lì, stavano combattendo per noi, per loro, per me, per Beacon Hills, per tutti i cittadini di questa città, per eliminare anche questa minaccia.

E bastò così poco per farmi alzare in piedi, afferrare la balestra da terra e recuperare le frecce nel mio zaino, con Stiles che mi pregava di rimare lì con lui, con tono quasi di rimprovero ma io ero irremovibile.

Presi la mira e uno dopo l'altro uccisi gli Oni, ma improvvisamente sentii un dolore lancinante al torace, una spada giapponese mi aveva colpito da dietro e ora stavo perdendo sangue.

Caddi a terra priva di sensi e l'ultima cosa che sentii fu la voce di Stiles preoccupata.
"Non sento il battito cardiaco, dobbiamo portarla immediatamente in ospedale".

Forse per me era arrivato il momento di riposare per sempre.

Ma credete davvero che sia finita così?

                                FINE.

Angolo autrice:
Siamo arrivati alla fine di questa storia, che per me significa molto, spero che continuerete a leggerla e chissà magari un prossimo sequel, grazie a tutti per il supporto.❤️

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