VI

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Silenzio tombale, questo era quello che era calato in riposta alla mia domanda, non mi sembra di aver fatto un quesito troppo difficile, eppure nessuno aveva ancora risposto, facendomi spazientire ancora di più.

E senza ascoltare Stiles che urlava il mio nome alle mie spalle, raccattai tutte le mie cose da terra e uscii da quella casa facendo sbattere rumorosamente la porta.

E ora voi vi starete chiedendo, ma non è una reazione un po' troppo esagerata? Potrebbe esserla, ma la cosa sul momento mi aveva fatta imbestialire.

Percossi il tragitto fino a casa con l'amaro in bocca e piena di curiosità, cosa non dovevo scoprire? Cosa stava succedendo alle mie spalle?

Queste furono tutte domande a cui non seppi dare una riposta, ma una volta tornata a casa ed essere salita nella mia camera iniziai a riflettere magari su alcuni comportamenti bizzarri che avevo notato oggi.

Scott, durante gli allenamenti di lacrosse, dopo essere stato battuto da Jackson, ha iniziato a respirare pesantemente, e avrei giurato di vedere i suoi occhi diventare gialli -ma questo non posso dirlo con certezza- e Stiles è corso nella sua direzione, portandolo negli armadietti, e non tornando più in campo.

Invece Malia e Lydia, appena ero nelle vicinanze iniziavano a sussurrare una all'orecchio dell'altra, assumendo comportamenti sempre più sospettosi nei miei confronti, ponendomi delle domande sempre più strane.

È vero il comportamento delle due ragazze, non posso considerarlo bizzarro e magari assurdo neo miei confronti, ma riflettendoci sopra, forse è tutto collegato, come una corda che se tirata troppo si rompe.

E forse io era l'elemento che stava per rompere la corda, e loro stavano cercando di tenerla ancora intatta nelle loro mani, facendomi ragionare sul perché lo stessero facendo.

E dopo questo momento riflessione, la mia mente stava già vagando in possibili direzioni per scoprire cose mi stessero nascondendo, appena avevo detto loro di quell'uomo nel bosco avevano iniziato ad assumere comportamenti alquanto strani, lasciandomi addirittura da sola, mentre loro parlavano di non so cosa.

Poi una lampadina si accese nella mia mente, scattai in piedi dal letto e corsi verso il mio computer, cercando il significato di quel simbolo che avevo trovato sulla parete rossa dentro quella casa.

E dopo una lunga ricerca, trovai qualcosa che mi incuriosì parecchio, forse ero sulla strada giusta:
La triskele (così si chiama quel simbolo) è un antico simbolo con variegati significati, utilizzato in tutto il mondo. Sembra assomigli alla spirale usata per indicare vendetta da parte del branco di lupi mannari.

Lupi mannari? È impossibile, queste creature non esistono più da ormai secoli. In allegato c'era pure una piccola foto di questa triskele, quindi estrassi il telefono dalla tasca e la confrontai con la foto che avevo scattato io quel giorno.

E non l'avessi mai detto, i due simboli corrispondevano alla perfezione, ma cosa centravano i lupi mannari? Sopratutto un branco di lupi che vuole vendetta? E perché quell'uomo l'aveva disegnato sulla parete per di più di colore rosso?

Ah e domanda ancora più importante, perché quel corpo era nel giardino della sua abitazione e per di più nascosto sotto una fossa scavata nella terra? L'aveva per caso uccisa lui? Queste sue cose potevano coincidere? E se fosse così, perché i miei amici non me l'hanno detto?

Forse loro stavano proteggendo quell'uomo, cercando di portarmi sulla strada sbagliata, o forse non conoscevano la storia e stavano parlando di tutt'altro argomento, queste erano tutte possibili ipotesi, ma la mia curiosità non si fermò di certo su di esse.

Tornai di nuovo davanti al mio computer, questa volta però, cercando informazioni su quella casa "abbandonata" -che poi non era- trovata nel bel mezzo del bosco.

"Casa andata a fuoco nella città di Beacon Hills, l'incendio non si sa da cosa sia scaturito, ma sembra aver coinvolto la maggior parte delle persone all'interno della casa, solo alcuni sono sopravvissuti, appena avremo delle notizie vi aggiorneremo".

Quindi quella casa era andata a fuoco, per questo era in quelle condizioni, e forse quell'uomo che ho incontrato nel bosco potrebbe essere uno dei ragazzi sopravvissuti all'incendio.

Ma una sola domanda fluttuava nella mia testa, cosa è successo prima dell'incendio? Lo ha appiccato qualcuno? Se si perché? Se invece fosse saltato qualche cavo? Forse stavano facendo una festa.

La seconda ipotesi era quella che mi convinceva di meno, secondo me l'incendio era stato appiccato per forza da qualcuno intenzionalmente, e il suo obbiettivo era quello di uccidere tutte le persone al suo interno, non riuscendoci del tutto, visto che alcune persone erano sopravvissute.

Ora la mia mente stava vagando verso possibili ipotesi, la triskele, era un simbolo per vendicare vendetta, qualcuno forse aveva appiccato il fuoco nella casa, possibile che fosse tutto collegato? Magari quell'uomo aveva disegnato quel simbolo su una parete rossa apposta, per vendicare la morte di tutte quelle persone, magari anche dei suoi familiari e amici, e ora dopo tutto questo tempo stava cercando il colpevole.

E forse questa teoria non spruzzava acqua da tutti i pori, aveva un ragionamento sensato dietro, ma non potevo di certo dire che questa teoria fosse quella giusta al cento per cento.

Solo una persona avrebbe potuto confermare la mia teoria, oppure smontarla del tutto, e quella persona era quell'uomo, avrei potuto trovarlo facilmente, sapevo dove abitasse, mi avrebbe riconosciuta e avrei cercato di avere un discorso civile con lui, per poi arrivare al punto e chiedere la sua versione dei fatti.

E quindi nel bel mezzo della notte, mi attrezzai, presi il mio zaino, lo caricai sulle spalle ed uscii di casa, facendo attenzione a fare il meno rumore possibile per non svegliare mio padre che avrebbe iniziato a fare duemila domande a cui non avrei riposto.

Camminai per le strade di Beacon Hills in totale silenzio, non volava neanche una mosca, le strade erano vuote se non ad eccezione di qualche macchina.

Mi addentrai nel bosco, accesi la torcia che mi ero portata da casa e feci attenzione a percorrere la strada giusta, di notte sembrava un vero e proprio labirinto!

E come se sapesse che stessi cercando lui, appena arrivata davanti la casa, lo vidi, con un sorrisetto stampato sul volto.

"Guarda un po' chi si rivede"...

Angolo autrice:
Allora ragazzi devo dire che sono abbastanza soddisfatta di come stia andando la storia, però da questo capitolo inizia la parte interessante della storia, intanto se vi va, ditemi nei commenti se vi sta piacendo e cosa dovrei migliorare se non fosse così :)

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