Sfida tra divinità

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Pairing: Afuhiro (credo si chiami così, comunque si tratta di Kira Hiroto x Afuro Terumi)

Trama: Hiroto e Terumi sono nel bel mezzo di una contesa per scoprire chi tra i due si avvicina di più ad una divinità.

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Kira Hiroto non lo sopportava. Esiste sempre un limite a tutto, ma quella sfrontatezza infinita lo oltrepassava in una maniera indescrivibile.
Durante i mondiali se l'era tenuto dentro perché dopotutto doveva mostrare un comportamento professionale - il più possibile almeno - ma ora non c'era più niente che gli impedisse di saldare i conti.
Come osava quel ragazzo definirsi un dio davanti a lui, il God Striker? Il suo "esistono tanti dei sull'Olimpo" era una cazzata.
Ci poteva essere una sola divinità nel campo da gioco, e quella sicuramente era lui!

Ma visto che l'altro non capiva, non gli rimase altra scelta se non sfidarlo apertamente.

— Dimostrare chi è veramente degno di essere un "dio"? — ripeté come conferma il ragazzo dai capelli d'oro.

Sinceramente, non comprendeva bene da dove fosse nata quell'improvvisa rivalità nei suoi confronti, però intuiva che in fondo poteva essere divertente.
Le sue labbra si curvarono in un sorriso interessato e preparato a superare ogni ostacolo.

— Accetto.

E Hiroto ricambiò il sorriso.

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— E quindi? In che cosa consiste la sfida?

— Come "in che cosa"? — espresse la sua indignazione. — Sarà una sfida di calcio, ovviamente! Chi farà per primo 5 gol, vince. E così, potrò finalmente essere acclamato a pieno titolo come il God Strik...

— No, non mi convince. E perché non proviamo qualcosa di diverso? — lo interruppe Terumi. — Hiroto-kun, sai chi è Afrodite?

Il menzionato lo guardò storto, non solo perché il suo discorso era stato appena troncato, ma anche perché non capiva dove volesse andare a parare. Tuttavia rispose alla sua domanda.

— Certo che lo so. È la dea della bellezza e dell'amore, no?

— Esatto! E il mio soprannome qual è?

— .... — a Hiroto non piaceva dove si stava dirigendo la conversazione. Un brutto presentimento pervase il suo corpo, tanto da fargli venire i brividi lungo la schiena. — Aphrodi...

Le labbra di Terumi si flessero in un sorriso malizioso. Aveva qualcosa in mente e non era sicuramente niente di buono.

Il suo atteggiamento era tipico di qualcuno che ottiene sempre quello che vuole. Alcuni lo potrebbero definire capriccioso, ma quella era pura ambizione.

— La sfida che ti propongo è... un appuntamento.

— Un appuntamento? — ripeté; una smorfia confusa si modellò sul suo viso. Cosa poteva mai avere a che vedere quello con la loro sfida? Pregava solo che non si trattasse di niente di strano.

— Sì. Se riesco a farti arrossire tre volte, come il dio dell'amore che sono, vinco io. Se invece riesci a resistere fino alla fine dell'appuntamento, vinci tu. Cosa ne dici? — spiegò tutto contento. Gli occhi brillavano per l'emozione.

— Beh, non so quanto sia adeguato come... — cercò di tirarsi fuori da quella situazione apparentemente problematica, ma fu interrotto un'altra volta.

— Che c'è? Hai forse paura di perdere? — Quella era una provocazione abbastanza evidente e banale, però vuoi che una persona così orgogliosa come Kira Hiroto non la prenda sul serio?

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