Febbre

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Pairing: Enkaze

Trama: Kazemaru ha la febbre alta ed Endou si offre a prendersi cura di lui.

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— Grazie Endou-kun, non so cosa avremmo fatto senza di te — disse la donna con un sorriso che trasmetteva gratitudine sul volto.

— Di nulla, signora! Lasciate Kazemaru nelle mie mani. Vi prometto che mi prenderò cura di lui — rispose allegro Endou, mettendo una mano sulla fronte come un soldato, e fece un sorriso che emanava fiducia e sicurezza, uno che solo lui come capitano della Raimon sapeva fare — Abbiate un buon viaggio — aggiunse alla fine, prima che i padroni di casa chiudessero la porta.

In breve, Kazemaru, il suo miglior amico e il ragazzo per cui aveva una cotta, si era ammalato ed era incatenato al letto con una febbre di quaranta grandi. Lui, da bravo amico che era, venne a visitarlo e, mentre beveva il suo tè nel salotto, sentì i genitori del ragazzo parlare preoccupati dell'appuntamento importante con il loro capo quel giorno. Loro erano delle persone molto responsabili quando si trattava di lavoro, ma non potevano di certo lasciare il figlio da solo a casa in quelle condizioni. Stavano pensando di cancellare l'appuntamento ma Endou decise di salvare la giornata e si offrì a prendersi cura del amico.

Ovviamente non lo stava facendo perché voleva passare più tempo con il ragazzo di cui era innamorato, no no - o almeno così cercava di autoconvincersi.

Salì le scale che portavano al secondo piano della casa ed entrò nella stanza del povero malato.

Lo vide steso sul letto con tre coperte sopra - evidentemente aveva molto freddo - e con un panno umido sulla fronte, per abbassare la temperatura.

— Ah, Endou — lo chiamò con voce debole ma allo stesso tempo soffice il ragazzo dai capelli blu, non appena lo notò — Grazie per esserti offerto e scusa, probabilmente adesso preferiresti andare a giocare a calcio — un piccolo sorriso dispiaciuto apparve sul suo volto.

— Ma no! Guarda che per me è un piacere poterti aiutare. Lo dico sul serio — si fermò per qualche secondo prima di continuare — e poi non potrei neanche giocare sapendo che tu stai qui a soffrire per la febbre — le sue guance si tinsero di un leggero rossore.

Kazemaru gli sorrise dolcemente e il castano arrossì ancora di più.

— Grazie Endou.

Ora che era seduto accanto a lui e poteva osservarlo meglio, Mamoru notò che il ragazzo aveva i capelli sciolti, e non legati in una coda alta che tanto lo caratterizzava. Non era la prima volta che lo vedeva così, dopotutto si conoscevano da molti anni, ma le volte che era successo le poteva contare sulle dita, tanto erano rare. Si perse ad osservarli. Aveva sempre pensato che Ichirouta avesse dei bei capelli, e aveva pure immaginato come sarebbe stato potergli toccare e accarezzare la testa. Adesso quel suo desiderio si intensificò improvvisamente, facendogli provare un prurito alle mani dalla voglia di poter affondare le proprie dita tra quei lunghi e morbidi capelli - perché cavolo, sembravano super morbidi!

Scosse improvvisamente la testa. Se continuava così, di lì a poco si sarebbe lanciato sulla testa dell'altro e il suo amico avrebbe sicuramente pensato che fosse impazzito. Non ci teneva a fare una figura del genere.

— Hai fame? Tua madre ha lasciato un piatto di zuppa in cucina, ha detto di portartelo nel caso avessi fame — l'altro annuì soltanto, probabilmente perché era così privo di forze da stancarsi solo a parlare. Endou ringraziò mentalmente la signora, perché se fosse toccato cucinare a lui probabilmente avrebbe in qualche modo dato fuoco alla cucina. Conosceva bene i propri limiti. Scese di nuovo al piano di sotto, prese il piatto e lo riscaldò, lo mise su un vassoio e lo portò di sopra al suo amico.

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