La serata passò in fretta tra obblighi divertenti (come bussare alla porta fingendosi i corrieri della pizza) o tra verità molto imbarazzanti.
Si erano riuniti tutti sul divano a vedere un film, un horror, per precisione la bambola assassina
An:"Aaaaaa"
Urlò dal terrore, mettendosi sopra le gambe di Ettore
N:"aahahahahahaaha, ma che fifona"
Disse ripiegandosi tra le risate
E:"tu sei peggio"
N:"non è vero"
Disse per poi rigirarsi a vedere il film, certo, il primo piano della bambola non era proprio il massimo.
Nicola, anche, nel vedersi la bambola di fronte, sobbalzò, facendo cadere le patatine che aveva nel piatto
E:"lo, sapevo"
Disse con aria soddisfatta scandendo bene le parole
An:"voi come fate a non avere paura?"
Chiese Anna ormai diventata color latte per gli spaventi mentre si rivolgeva a Giorgio e Federico
F:"Giorgio dorme"
Esclamò voltandosi verso di lui, per poi continuare
F:"ed io, ho visto di peggio"
Pronunciò stiracchiandosi, guardando annoiato il film
An:"c-cosa? "
Balbettò aspettandosi che dalla bocca del moro uscisse chissà quale affermazione.
F:"un FaNtAsMa~"
Provocò in tutti una risata, ci voleva per alleggerire l'atmosfera.
Nicola si guardò il polso, dove c'era posato un orologio che segnava precisamente le 1:00 di mattina
N:"cazzo, è tardi, domani abbiamo lezione e ci dobbiamo svegliare presto"
Disse alzandosi, spengendo la tv, tirando fuori il sacco a pleid e mettendosi dentro di esso
Skip time:tutti stavano in posizione per andare a dormire
An:"ma Giorgio?"
Chiese indicando l'amico dormiente ancora disteso sul divano
E:"se la caverà"
rispose il fidanzato abbracciandola da dietro.Tutti si addormentarono tranquillamente. La notte che passò fu una notte calma, dove si poteva per ben vedere la luna, che aveva un sorriso, tipo quello dello stregatto dell'Alice nel paese delle meraviglie, forma della luna che piaceva molto a Federico...
Skip time:è pomeriggio la scuola è appena finita e i ragazzi, si devono salutare, si rivedranno il lunedì, quando i dormitori si riapriranno...
N:"è stato orribile passare questi 2 giorni con voi"
Disse con aria ironica, mentre incitava a tutti di fare un abbraccio di gruppo. I cinque si abbracciarono, si sarebbero rivisti, ognuno aveva il numero dell'altro, e poi, vivevano abbastanza vicini... Tranne per uno, uno, che non aveva cellulare, e che non poteva uscire dall'edificio se non andare in quel cortile d'epoca...
An:"Fede, non abbiamo il tuo numero di cellulare, ti va di scambiarlo"
F:"non ho un cellulare"
Quell'affermazione fece scoppiare tutti, tranne Nicola che già lo sapeva, in una grossa risata
E:"ma veramente?!"
Chiese ancora stupito mentre si asciugava le lacrime con la manica della felpa.
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"La mia unica cura" strecico❤️💜
Ficción GeneralUn ragazzo di nome Federico all'età di soli 8 anni viene mandato in un manicomio, nel suo percorso incontrerà un ragazzo di nome Nicola... Ma non vi voglio dire troppo leggete la storia per sapere 😀 ⚠️ATTENZIONE⚠️ Questa storia è ambientata in un m...