🌃RISATE NOTTURNE🖤

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Emetteva dei gemeti dal dolore,teneva gli occhi serrati ,non li avrebbe aperti per nessun motivo al mondo fino a che non avrebbero smesso.
Era sdraiato a terra e tutti lo guardavano con aria preoccupata.L'ultima volta che emise queste mosse era diventato paopazzo ,gli dovettero dare il vallium per farlo calmare...

Al:"Fede,rispondimi ,mi senti ,va tutto bene?"

Disse Alessandro accasciandosi alla sua stessa altezza ,mentre ad ogni domanda il suo tono diventava sempre più preoccupato.Federico non rispose ,l'unica cosa che si sentiva uscire dalla sua bocca erano versi di dolore.Con le mani si attaccava sempre di più alla testa,la compressava sempre di più sperando che diminuendo lo spazio ,anche il tono si sarebbe abbassato o meglio ,alcune voci se ne sarebbero andate.
Alessandro non avendo risposta ed essendo molto preoccupato decise di prendere le redini

Al:"capo,scusi per l'ordine,ma,VOGLIO qualcuno CHE VADA A CHIAMARE LE GUARDIE ,ORA!!"

urlare,secondo lui,era segno di imponenza,e da Alessandro divenne Alex ,certo una abbreviazione del suo nome,ma una persona molto diversa.Come vi avevo accennato in capitoli precedenti ,Alessandro soffriva di una leggera bipolarità,ma niente di tanto grave,e,questa parte di lui,usciva proprio in queste situazioni:
situazioni di pericolo,e situazioni dove bisogna prendere decisioni vitali.

Uno del gruppo ascoltò i suoi ordini e, prendendo le scale che portavano all'interno dell'edificio ,andò a chiamare una guardia

F:"m-mio, mio,MIO"

Disse in modo affannato Federico aprendo piano piano gli occhi.Si stava dondolando su se stesso senza lasciare nenche un secondo le mani dalla testa.

Al:"VIA"

Tutti scapparono in preda al panico a cercare un nascondiglio .Era impazzito ,e quando impazziva, poteva uccidere anche il suo migliore amico .

Tutti erano nascosti,o dietro le colonne,o chi,più forbo,dentro il manicomio.

Aprì piano piano gli occhi ,e alzò in modo quiete la testa.I più curiosi,girarono la loro faccia per vedere cosa stava succedendo...c'era un silenzio tombale,un silenzio da cimitero, che veniva illuminato dalla luce di una luna piena,si potevano vedere alcune nuvole grigie che volavano in cielo poco visibili da quel blu notte che mette paura a tutti...ma in quel momento,i ragazzi non avevano paura del buoi illuminato solo da una fioca luce bianca,no,avevano paura che quella notte sarebbe stata l'ultima,a causa della persona che illuminava il quel momento.

Quel silenzio non passava mai,e quei pochi secondi che sembravano ore ,finalmente,o,sfortunatamente,
Vennero tagliati da una risata,una risata così sforzata che per farla la pancia si comprimeva in un modo sovraumano,una di quelle risate che iniziava e non finiva più rendendo la suspence ancora più alta,una di quelle risate degne dei migliori attori ,una di quelle risate che ti congelano il sangue,una di quelle risate da veri fuori di mente,una di quelle risate che se la senti,sei sicuro,che non ne scapperai vivo.Questo,questo fu l'unico verso che Federico riusciva ad emettere in quel momento.

F:"vedo che volete giocare a nascondino"

Cantilenò alzandosi e saltellando,per scovare qualcuno.

Il suo occhio sinistro riniziò a dipingersi,e da un verde smeraldo quel che era ,divenne un azzurro cielo.Ma ben presto,anche qull'azzurro angelico si scurì,e lasciò spazio ad un blu oltre mare.

Teneva un coltello in mano che aveva appena sfilato dalla sua tasca.

F:"amici ,voglio giocare"

Saltellava come un pazzo nel perimetro dello spiazzale facendo attenzione a non andare ,o guardare,dietro le colonne.Aveva gli occhi spalancati ,facendo vedere ancora più in evidenza quel suo occhio cromato,mentre i saltelli erano accompagnati da un movimento di braccia molto evidente,e da un sorriso a 32 denti a dir poco spaventoso.

F:"nananananansanaanana"

Vedeva le persone dietro le colonne,ma amava anche vedere i volti impauriti delle persone.

F:"nannananananannanana"

Cantava senza fermarsi neanche per mezzo secondo.

F:"ed un amico,ECCOLO QUA"

Si fermò per brevi istanti prima di colpire un ragazzo in pieno petto.Era comandato da entità invisibili,da manipolatori instabili,era questa la pazzia di Federico.Aveva delle persone che sotto la forza lo costringevano a fare determinate cose,e lui doveva starci sotto se non si voleva ritrovare con il collo appeso a qualche corda.

Colpì il ragazzo in petto...

⚠️PARTE LEGGERMENTE SENSIBILE⚠️

Fissò con sguardo quasi innamorato il corpo che cadde a terra.In quel momento non vide nient'altro,era attratto da quella bellissima figura morta che cadave senza vita sul pavimento,con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta da dove uscivano gocce di sangue che andavano a macchiare leggermente il terreno.Cazzo quanto gli piaceva,amava vedere quella chiazza rossa,quella chiazza di sangue che in un modo cellere ma non troppo si spargeva dabpertutto.Amava qul mar rosso che ci bastava un piccolo passo sopra per farti udire il suono della morte.Anche i sospiri,quanto amava quei sospiri così affannati di dolore. Vide tutti gli altri ragazzi scappare disperati,mentre lui,tranquillamente,si avvicinò al cadavere ,gli stacco il coltello dal petto ,producendo un altro suono mortale,seguito da una piccola chiazza di sangue,che non tardò a sporcare quella maledetta maglietta viola chiaro,ed iniziò a leccarne la punta ,per poi andare per tutta la parte metallica.Se c'era una bevanda che amava ,era il vino rosso,creato con il sangue delle sue vittime.Quanto amava quel sapore.

⚠️FINE⚠️

Appena finito di leccare riniziò il suo bel girotondo tutto allegro.

Al:"Fede,stai fermo"

Disse Alessandro, o meglio,Alex tremando,e mettendosi di fronte al ragazzo facendolo fermare a pochi centimetri di distanza.

F:"Alex,mi hai rovinato la passeggiatina.Lo sai che non si fa"

Non fatevi trarre in inganno dalla prima frase,detta con un tono così innocente e con occhi così lucidi.La seconda la pronunciò con un tono autoritario,alzandosi dalla sua posa di tenero bambino quel che voleva sembrare,e puntando il coltello alla gola di Alex.

F:"preferisci morire sgozzato,oppure con un coltello nel cuore?"

Disse Federico facendogli un rapido controllo dalla testa ai piedi mentre si avvicinava lentamente alla sua vittima ,che come risposta,faceva un passo indietro ad ogni passo avanti,con il collo in alto e sguardo vigile.

Stava per affondare la lama, e tirare una linea retta,con un taglio che sarebbe stato degno dal nome dic"Jeck lo squartatore" .

Ma fortunatamente non fu così,perchè una mano di una persona ,sconosciuta a Federico,e di conseguenza anche a noi,infilò con cattiveria una siringa nel braccio di quest'ultimo ,facendogli entrare nel corpo la sostanza che teneva prigioniera.

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SPAZIO AUTRICE❤🌟

Hola miei lettori e miei lettrici come state??

Spero abbiate passato un buon natale <3

E mi raccomando ditemi i regali che avete ricevuti così ve li rubbo mentr evoi state nei vostri caldi lettini a dormire :>

Oggi non è successo un granchè fa forse nel prossimo capitolo succederà qualcosa :^) .

Domanda esistenziale:

Secondo voi chi sarà lo strano o la strano personaggio e personaggia(non credo che esista come termine)che "penetra" la carne di Federico con la siringa :^ .

LA RISPOSTA NEI COMMENTI

DETTO QUESTO ,
CIAO MIEI CARI LETTORI E LETTRICI CI VEDIAMO IN UN PROSSIMO CAPITOLO <33333333

&quot;La mia unica cura&quot; strecico❤️💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora