"Quando pensi che abbia colpito?" chiese Lestrange guardando lo sgabuzzino con occhi vigili; un altro studente era stato colpito, era un Serpeverde, il ché contribuiva a scagionarlo del tutto: primo perché non era presente, poi perché non avrebbe colpito uno della sua stessa casa. William lo vide aggirarsi con circospezione, la bacchetta ben impugnata e il Lumos bello accesso per controllare gli angoli nascosti.
"Non credo sia ancora qui, rischierebbe di farsi scoprire" constatò William indicando con un cenno della mano tutto lo spazio circostante. L'attacco era stato per forza fatto durante la loro permanenza in biblioteca, non poteva essere successo in un altro momento, se ne sarebbero accorti tutti a quel punto.
"Non sto cercando lo stronzo infatti" fece secco Lestrange guardandolo come dopo aver detto una cosa ovvia "Non noti niente di diverso dal solito?"
William emise un verso scocciato, odiava quando lo trattava con minimizzazione, poi si concentrò sullo spazio che stava illuminando il Mangiamorte, ed effettivamente qualcosa di strano gli balzò all'occhio: Il Marchio Nero non era stato inciso vicino allo studente attaccato. Che fosse stato un attacco dell'ultimo minuto? Magari non era programmato, l'aggressore iniziava a vacillare.
Il malcapitato era Felix Rosier, un amico di Lestrange, Zabini, Goyle e Parkinson; a volte lo vedeva con loro e a volte se ne stava per i fatti suoi. Essendo anche parte della combriccola delle serpi, era logico che un compagno non potesse attaccarlo, e inoltre non si poteva essere in due posti contemporaneamente a meno che non si fosse usata una Giratempo. Ma tracciando la magia, non vi era segno che fosse stata usata una Giratempo, e non vi erano tracce di magia oscura.
"Che tu sappia, Rosier aveva problemi con qualcuno?"
"Lui? Sono più le volte in cui non lo vedi che quelle in cui si fa sentire. Ma credo che sia successo altro: magari ha visto chi è stato e il colpevole lo ha abbattuto in fretta e furia, sai quando ti studi bene un piano, finisci sempre per perderti in dettagli inutili" constatò Lestrange esaminando per bene il suo amico. Cosa potevano fare adesso? Andare a chiamare qualcuno poteva essere un'arma a doppio taglio: avrebbero potuto far ricadere la colpa su entrambi, in fondo non c'era nessuno a vedere insieme a loro, erano gli unici presenti. Quindi se qualcuno si fosse fatto vivo in quel momento, avrebbe collegato loro all'attacco.
Lestrange rimase di vedetta, in modo che potesse avvisare ogni movimento, che fosse stato di uno studente o di Filch. Quel custode li odiava, più di ogni altro studente: per lui erano i re dei combina-guai, tante volte paragonava il Serpeverde al cugino Sirius Black per quanto fosse in grado di fargliela da sotto il naso. William invece si mise ad esaminare il resto dello sgabuzzino, l'aggressore DOVEVA aver lasciato qualche traccia, aveva attaccato qualcuno per sbaglio, poteva aver anche trascurato altro. Eppure lo spazio era perfettamente lindo e pulito, possibile che non si fosse lasciato indietro niente?
Gli diede una pacca sulla spalla per chiamarlo subito dopo, non era stato necessario un grande intervento, lo sgabuzzino non aveva dato nulla, e William non aveva cavato un ragno dal buco.
"Ma ora cosa facciamo con Felix? Se lo lasciamo qui se ne accorgeranno"
"Lo dobbiamo comunque portare in infermeria, o almeno avvisare Silente" disse William in tono mortificato, avvisare Silente avrebbe anche significato un piede nella fossa. Se anche il Ministro della Magia, se Crouch senior si fosse fatto avanti, Lestrange sarebbe stato decisamente spacciato, avrebbero fatto di tutto pur di espellerlo. E William? Non avrebbe avuto un risultato migliore, ci mancava solo che lo accusassero di complicità.
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Buon Sanguepuro non mente || Bill Weasley COMPLETATA
FanfictionFANFICTION Ad Hogwarts spesso capita di circondarsi di amici, nemici e rivali, compagni di studio o di squadra. Ma niente può descrivere il terribile rapporto che hanno avuto due maghi sanguepuro appartenenti a due mondi totalmente diversi: William...