1 ottobre 1986
William si sedette pesantemente sulla sedia del tavolo in biblioteca facendo leggermente sobbalzare Lestrange che stava leggendo pacificamente un libro sulle Maledizioni. Su quel campo era decisamente un caso perso, non doveva creare altri sospetti e si metteva a studiare magia oscura alla luce del sole, ma quello non era il momento di fare polemica, almeno per William.
Sospirò frustrato, vedendo come Lestrange avesse inclinato la testa di lato come per capire, anche se la sua espressione era già da schiaffi. Chi lo aveva obbligato ad aiutarlo? Certe volte William doveva ammetterlo, se le andava proprio a cercare.
"Invece di guardarmi come un fesso, potresti fare la tua parte sai? Ho passato tutta l'estate a fare ipotesi, tutto il viaggio sul treno a farmi domande e tutto settembre ad arrovellarmi su enigmi e a stare attento alle lezioni per i G.U.F.O. Tu cosa hai fatto in tutto ciò?" chiese irritato da quell'espressione che palesava tutto lo scherno che nascondeva il Serpeverde, quella sarebbe stata la prima e ultima volta che lo avrebbe aiutato.
Lestrange alzò le spalle con nonchalance: "Tutto quello che farebbe uno studente normale Weasley, e a differenza tua ho intuito una cosa che tu non hai nemmeno considerato" disse girando il libro che aveva in mano davanti alla faccia di William. La pagina in questione mostrava gli schiantesimi usati anche nel duello, che erano programma di quell'anno. Erano gli stessi incantesimi usati per aggredire gli studenti, quindi che stava agendo sapeva usare magie complesse fino a quel livello.
William sbiancò. Sapere una cosa del genere non aiutava per niente, anzi: peggiorava la situazione. Se quella poteva essere un'ipotesi valida, allora l'aggressore doveva essere uno studente del settimo anno, ma se così fosse stato allora dovrva essere un vigliacco.
"Non fare quella faccia!" fece Lestrange intuendo i pensieri del Grifondoro "Non credo proprio che uno studente del settimo anno possa fare una cosa del genere! Io stavo pensando solo a qualcuno del nostro anno che fosse abbastanza bravo da usare magie di questo livello"
"Eh, bravo" disse scocciato William, e chi era l'unico studente in grado di eseguire perfettamente quel tipo di magia? Il Serpeverde che aveva davanti. Tutto si riconduceva a lui, non aveva altre strade, iniziava a pensare che quello là fosse realmente colpevole e che stesse recitando bene. Emise un verso frustrato e si lasciò cadere sullo schienale della sedia portando le mani sugli occhi, gli stava scoppiando la testa e la risatina divertita di Lestrange lo stava mandando in bestia.
"Ma perché ho la sensazione che tu mi stia prendendo in giro?" chiese poi guardandolo male. A questo punto non aveva alternative, troppi elementi collegavano Lestrange agli accaduti, ciò voleva dire che il colpevole era lui e lo nascondeva molto bene. Gli studenti colpiti erano stati attaccati da una potenza incredibile, il Marchio Nero non lo aveva nessuno tranne Lestrange e inoltre lui era l'unico a conoscere bene e a padroneggiare la magia per l'età che aveva. C'era bisogno di altro per assicurarsene?
Lestrange cambiò subito d'espressione, il suo sorriso beffardo si spense in poco tempo. Wilkiam ormai la stava vedendo in quel modo, in tutto quel empo non aveva avuto risposte tranne che per quella, e se fino a quel momento lo aveva ignorato apposta, adesso ne era anche troppo convinto.
Purtroppo pareva una certezza: Antheo Lestrange era il colpevole reale elui lo aveva solo aiutato a nascondersi. In fondo i suoi genitori erano i Mangiamorte più temuti nel mondo magico, la forza e la crudeltà con cui Bellatrix attaccava le sue vittime e il modo enigmatico con cui Rodolphus ingannava anche gli Auror più bravi era totalmente risaputo, e il loro figlio emulava perfettamente entrambe le caratteristiche.
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Buon Sanguepuro non mente || Bill Weasley COMPLETATA
FanfictionFANFICTION Ad Hogwarts spesso capita di circondarsi di amici, nemici e rivali, compagni di studio o di squadra. Ma niente può descrivere il terribile rapporto che hanno avuto due maghi sanguepuro appartenenti a due mondi totalmente diversi: William...