5. Il parco

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Taehyung's pov

Dovevo andare a lezione ad ogni costo, anche se per il terzo giorno di seguito volevo rimanere rinchiuso in casa, immerso nei miei pensieri.

Mi alzai nervoso e lamentandomi

Quando mi girai per andare verso la porta vidi quel maledetto disegno ancora li, davanti al mio letto, che mi faceva passare ore della mia vita a fissarlo

Perché tu?

Perché noi

Perché...

Erano le domande che giravano nella mia testa da quel s(piacevole) incontro, le domande che mi perseguitavano la notte fonda, riducendo il mio sonno.

<<Taehyung muoviti>> urlò Jimin dalla cucina

Sorpassai la tela e cercai di non pensare a lui per almeno un giorno.

<<Se faccio tardi per colpa tua non ti darò più passaggi>> sospirò pulendo la sua tazza

<<Ma se sei il maestro dei ritardi>> risi prendendo la mia tazza di cioccolata calda, che in quelle mattinate primaverili ancora fresche, berla, regalava una calda e piacevole sensazione.

🥀🥀🥀

L'accademia nel centro di Seoul era completamente ricoperta di fiori, vi erano i giardinieri che ripulivano e le foglie e i fiori che nello stesso tempo continuavano a cadere.

Guardare le foglie cadere, il cielo schiarirsi e il sole uscire lentamente, mi faceva sentire una strana malinconia, una strana solitudine.

Era come se sentissi la necessita di avere una persona al mio fianco, di potermi svegliare con lui, al mio fianco.

Quel lui però doveva essere qualcun altro, perché il lui che volevo io non era quello destinato a me, per quanto fosse doloroso, nonostante la breve conoscenza..

<<Taehyung>> mi girai e vidi Lisa uscire dalla macchina e venirmi incontro

<<Che succede?>> le chiesi notando la sua preoccupazione in volto

<<Ho bisogno di una mano>> aveva gli occhi tristi, le occhiaie scolpite, sotto i suoi grandi e dolci occhi

<<Ieri Jungkook è stato da me>> ahia <<ma non so cosa sia successo>> sospirò sul punto di piangere <<è scappato mentre eravamo in intimità e non riesco più a contattarlo>>

<<Come posso aiutarti, non lo conosco nemmeno...>> la guardai senza aver la minima idea di come potesse uno come me aiutarla, uno che non conosce il suo ragazzo, che sa a malapena cosa gli passi per la testa

<<Se lo senti dimmelo, ti prego>> mi limitai ad annuire

Mi diede un abbraccio e tornò in macchina.

Rimasi fermo all'entrata e intorno a me il mondo andava avanti, mentre io rimanevo fermo e mi chiedevo cosa volessi fare: mettere un piede fuori dal cancello e cercarlo, o continuare con la mia vita, perché lui non ne faceva parte e dovevo pensare a me..

"Quando ero piccolo mi portava sempre al parco. Rimanevamo minuti a guardare i petali cadere lentamente"

Il parco

I fiori di ciliegio

So dove sei.

Feci quel passo, uscì dall'accademia e corsi, non so per quale motivo ma corsi

𝐶ℎ𝑒𝑟𝑟𝑦 𝑏𝑙𝑜𝑠𝑠𝑜𝑚 [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora