21/11/2021

32 1 0
                                    

Avete visto la serie di Zero Calcare?
Io sì. L'ho divorata in un momento di felicità assieme ai miei amici. E quando l'ho terminata sapete cosa ho pensato?
Ho detto: "Wow, lui ha fatto esattamente ciò che ho fatto io con i miei dettagli quotidiani, ma è riuscito a dare immagine ai suoi pensieri, pubblicando una serie TV". E se è come penso, l'emozione di vedere il suo lavoro, ma prima di tutto le sue riflessioni, i suoi pensieri, la sua anima pubblicata su Netflix, prima in classifica su Netflix, apprezzata da migliaia di italiani, beh, quella emozione non può essere descritta con parole umane.
È una serie TV che mi ha colpita profondamente. E che colpisce tutti profondamente perché scava e comprende le sensazioni che chiunque, ogni giorno, può dire di provare.

E allora ho iniziato a pensare a se fosse possibile una nuova rubrica di dettagli quotidiani. Una rubrica che abbia senso, che sia piena di sensazioni. Ci sto pensando tanto in questi ultimi tempi.
Ci sto pensando perché ho capito che forse i dettagli quotidiani non erano fondati sulla ricerca della felicità. Forse ho sbagliato tutto. O meglio, in parte.
Sia chiaro, io ero felice di scriverli. Mi sentivo fiera del libro di pensieri che stavo creando. Ero fiera della mia poesia, delle mie riflessioni aggrovigliate e complicate che sembravano non portare da nessuna parte. E poi alla fine a qualcosa portavano sempre

Dico sempre che i dettagli quotidiani erano un'ancora di salvezza, unica certezza in un periodo pieno di incertezze e ogni volta che ne parlo provo a convincere chiunque mi conosca un po' a leggerli.
E penso che ormai sappiate quanto io sia insistente se tengo tanto a qualcosa.
Devo dire che questa mia insistenza però non mi ha ancora portato a nulla: buona parte delle persone a cui ho consigliato la lettura si è fermata o non ha mai iniziato. Mi dispiace sinceramente. È una parte di me e del mio passato che vorrei far vivere a chi mi è profondamente amico.
Non per vantarmi né per avere complimenti o chissà cosa (sempre che io li meriti, ma mi piace crederlo).
Mi piace consigliare la lettura perché penso che in qualche modo ciò che ho vissuto possa essere condiviso.

Insomma non penso di essere l'unica al mondo ad aver affrontato determinati pensieri in determinati momenti. E credo che la condivisione sia il primo passo per comprendere la profondità di chi abbiamo attorno.

Il secondo motivo per cui consiglio la lettura è perché mi sento superficiale.
Questa è una rubrica intima e ammettere questa sensazione non mi riesce facilmente. Ma mi spiego meglio.
Da un paio di anni a questa parte mi sembra di nascondere la parte che ammiro di me stessa, quella complicata, strana, che da sola si pone mille domande e poi si dà le risposte. Mi sembra di nascondere quella parte che forse alcuni riterrebbero bella. La nascondo dietro le chiacchiere, le battute stupide, le risate.
So di non essere davvero così e mi chiedo spesso cosa mi ha portato a nascondermi in questo modo. Spero che scrivere mi aiuti a riscoprire quella parte di me che non trovo più.

Dalla scorsa rubrica sono accadute tante cose.
Mi sento meno sola, per quanto la solitudine mi appartenga.

Mi sono legata a persone che qualche volta ho citato o che incontravo di passaggio, ombre dei primissimi dettagli quotidiani, sempre presenti eppure sempre considerate come cornice della mia vita.
Ecco, immaginando la mia vita proprio come un quadro, direi che io stavo al centro mentre loro stavano proprio sulla cornice. Una cornice che credevo fosse di legno e mi sono accorta tardi che invece fosse d'oro.
Parlo al passato perché quando poi mi sono allontanata dal centro ho scoperto che il mondo vero era tutto fuori dal quadro, dalla cornice in poi.

E ho trovato persone con le quali ho vissuto, in poco tempo, tutto.

E a volte, a pensarci, mi emoziono e mi sento fortunata.
Non so perché mi faccia questo effetto. Forse dovevo aspettare 23 anni per incontrare persone che fossero simili a me e non avere paura di chiamarli amici.

Comunque, dopo questo lunghissimo giro di parole sono qui per annunciare una nuova rubrica di dettagli quotidiani. Inizia qui e ora.

Devo ammettere che ho pensato molto e per tanto tempo di ricominciare a scrivere. Ho pensato soprattutto a quale dovesse essere il nuovo obbiettivo dei dettagli quotidiani, a un nuovo titolo, al senso di ricominciare. E non sono riuscita a rispondere neanche a una domanda.
Quindi questi dettagli non hanno un obiettivo, si chiameranno comunque, forse momentaneamente, Dettagli quotidiani 2, così un po' a caso, perché la seconda rubrica dei dettagli quotidiani mi è sempre sembrata un fallimento sul nascere.
Ma forse questa potrebbe funzionare. Una rubrica che non ha un obiettivo, non ha un senso, non vuole giungere da nessuna parte se non alla condivisione di pensieri.

L'idea di una nuova rubrica ha iniziato a prendere forma nella mia testa a Gennaio 2021, più o meno, quando ho conosciuto una persona Bella, di quelle con la B maiuscola, come dico sempre. Una persona che giorno e notte, attraverso un computer, ha avuto modo di condividere con me una parte della sua vita e mi ha suggerito un po' per volta di ricominciare a scrivere.

Oggi, dopo tanti mesi di riflessioni e dopo la spinta finale che mi ha dato Zero Calcare con il suo piccolo capolavoro, sono qui.
Pronta a parlarvi. Pronta a fare la cosa che mi riesce meglio: scrivere.

Scriverò di quei dettagli che sembrano quasi insignificanti e che invece rendono ogni giorno unico, quei piccoli frammenti di vita che valgono la pena di affrontare ogni giorno un nuovo giorno.

E se la verità è che la felicità si trova in tutte queste piccole minuzie quotidiane, allora siamo davvero tanto tanto fortunati.

Dettagli quotidiani 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora