01-12-2021

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Ultimo giorno di scuola. Parto con l'allegria del meritato riposo che mi aspetta e la nostalgia di tanti momenti che vanno via.
Oggi ho portato dei regalini ai bimbi ed è successo qualcosa che non mi spiego ancora e per la quale mi sento davvero molto triste e arrabbiata.

Ho diviso i regalini in vari pacchetti, ben preparati e disinfettati e prima di andare via ho iniziato a mettere i regalini negli zaini di alcuni bimbi che uscivano prima a causa dei pulmini.
Poco dopo è entrata un'insegnante portandomi tutti i regali che erano negli zaini dei bambini, sostenendo che per l'emergenza Covid non avrebbero potuto portarli a casa. Subito dopo però ha detto che quei regali sarebbero dovuti rimanere a scuola perché li avrebbero distribuiti prima di Natale.

Inizialmente ho pensato di riprenderli tutti e portarli di nuovo a casa, ma poi ho pensato ai bimbi e al loro dispiacere nel non ricevere nulla.
Insomma non credo che il 23 dicembre l'emergenza covid non ci sia, non vedo quale sia la differenza nel darli prima o dopo. Forse l'unica differenza sta nel fatto che il 23 dicembre non sarà merito mio, nonostante abbia messo il mio tempo e i miei soldi per prepararli.
Ci sono rimasta male e mi sono sentita mortificata. Se ci ripenso mi dispiace ancora fortemente.

La serata si è conclusa con i miei amici a casa e ci siamo divertiti molto con la PowerPoint night, una serata nella quale abbiamo creato dei Power Point a tema. Abbiamo riso a perdifiato.
E abbiamo inaugurato il primo dicembre giocando a tombola.

C'è stato un momento nella serata in cui ho pensato a quanto alcune foto, come alcune persone, siano costantemente presenti nella vita anche se non vorremmo più. Un nome, una foto, una parola che compare all'improvviso nell'arco della giornata e fa crollare il mondo perché tornano troppi ricordi dolorosi e belli. Ricordi lontani che creano vuoti.
Non vedo l'ora di riempire i vuoti con ricordi nuovi.

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